Marelli RR1-A
(is0iek, formerly SWL is1-
Ricevitore a singola conversione per AM / CW
in cinque gamme d'onda da
Comandi : Sintonia, Gamma, Sintonia fine
(Bandspread), Sensibilità (RF gain), Volume (AF gain), Limitatore (NL), Acceso
/ St-by, Fonia / Telegrafia
Tubi impiegati
(equivalenti) :
6K7-GT preselettore HF, 6K7-GT mixer, 6K7-GT oscillatore HF, 6K7-GT ampl. 1.
stadio IF, 6K7-GT ampl. 2. stadio IF, 6K7-GT BFO, 6H6 rivelatore & AGC, 6H6
noise limiter, 6J7-GT amplificatrice BF, 5Y3-GT raddrizzatrice, OD3
stabilizzatrice a gas.
I tubi originali
erano siglati : 6RV (6K7-GT), 6R (6J7-GT), 6DD2 (6H6), TR2/?
(OD3)
Media frequenza : 940 kHz.
Per una ricostruzione
storica ed una descrizione dettagliata, vedi su Radio Rivista gli articoli di M.Toni I1TOM ed S.Guarnaschelli I1WQ (09/1964),
e di M.Gaticci I0-14769 (10/1973).
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L'RR1-A, compromesso ottimale tra i miei
desiderata ed il budget disponibile, cui si era pervenuti non senza molte
consultazioni di riviste, opuscoli e locandine, e visita di qualche magazzino
di residuati, senza contare le tante considerazioni e suggerimenti degli amici
OM della Sezione (questi si, da contarsi allora sulle punte delle dita), era
arrivato, ben imballato con della paglia, entro una bella cassa in assi di
legno di discrete dimensioni. Questa conteneva infatti anche il blocco di
alimentazione alloggiato dietro un robusto pannello normalizzato in alluminio,
recante anche l'altoparlante coperto da una robusta griglia, oltre al cavo di
connessione, allo stock delle valvole (tutte nuove nella scatolina originale !)
e vari altri materiali uniti nell'ordine (approfittando così di qualche sconto
e dell'abbattimento spese di spedizione) tra cui un tasto verticale in legno
(che ho ancora), ed un paio di cuffie.
Dopo un controllo piuttosto accurato alla
meccanica ed alle condizioni dei cablaggi, il tutto abbastanza OK,
all'accensione un sottile ma persistente filo di fumo si sollevava dal
gruppo alimentatore. Arturo (allora is1zdt, presidente di Sezione) fu senz'altro della sana
opinione che mi ci dovessi fare le ossa, e quale migliore occasione ! Nel
frattempo con la mia famiglia ero rientrato al paese d'origine
per le vacanze estive, non senza portarmi appresso i numerosi ferri del
"mestiere", schemi, manuali, riviste, saldatore e stagno, ecc. ed
ovviamente la radio ; mancava però ancora il tester, ed ordinatolo, mi venne
spedito per ferrovia (ricordo ancora l'arrivo del tanto atteso pacchetto
in stazione). Grazie ad esso riuscii, malgrado la poca esperienza data dalla
giovanissima età, con molto impegno e non senza qualche preghierina (è
difficile esprimere cosa potesse rappresentare la prima ed unica vera
radio) a rintracciare il guasto, ed a porvi rimedio ; si trattava di un qualche
corto sull'anodica dovuto ad un contatto difettoso, e per di più il primario
interrotto del trasformatore d'uscita.
Non
sto a raccontare la mia esultanza quando ne vennero fuori i primi segnali !
Issato abbastanza fortunosamente un
dipolo ripiegato, dire che passassi gran parte delle giornate alla radio, è
poco ; ricordo gli ascolti sul far della sera, il tintinnare argentino delle
telegrafiche e delle RTTY, il brillare nella penombra della stanza della
lucetta rossa dell'alimentatore, ed il pallido chiarore azzurrino del tubo
stabilizzatore al neon ; più tardi, qualche violento temporale estivo con
fulmini, via la corrente elettrica e tutti al buio ; le prime piogge autunnali,
l'odore caratteristico dei cablaggi e delle bobine del gruppo R.F. nel vetusto
apparato, che si univano a quello della vernice della cassa e del frontalino
riverniciati di fresco. Poi a tutto volume, nelle luminose mattinate estive, il
suono si spandeva dalle finestre aperte della stanzina sulla passerella
che univa le vecchie case, eletta a mio laboratorio, ed anche mio padre che
talvolta vi si affacciava prestando ascolto alle broadcasting in lingua
italiana, francese, spagnola (*). Gli allineamenti ritoccati ad orecchio, la ricerca e
l'ascolto, all'inizio piuttosto faticosi, dei segnali SSB, modifiche all'AGC,
poi modifiche al rivelatore, modifiche agli stadi di amplificazione (RF e
conversione, IF, AF ...) sostituzione dei tubi originali con altri più moderni
(noval e miniatura), modifiche all'alimentazione (resa entrocontenuta), e man
mano, sempre più modifiche e modifiche alle modifiche delle modifiche ...
(*) Mio
padre sarebbe poi deceduto nel gennaio dell'anno successivo 1963 ; anno nel cui
prosieguo sarebbero anche scomparse due eminenti figure, e cioè Papa Giovanni
XXIII ed il Presidente J.F. Kennedy. Altri miei ricordi di fine estate '62,
oltre alla ripresa delle scuole, sono legati ai grandi avvenimenti del periodo,
in primis l'apertura del Concilio Ecumenico ; al volo spaziale orbitale Mercury
Sigma 7 (W. Schirra), al timore generale per la crisi internazionale di
ottobre. Avvenimenti riguardo ai quali il vetusto ricevitore, peraltro ben
riverniciato, aveva giocato il suo ruolo quanto all'informazione domestica ! A
Natale mi era stato donato, assieme ad un set di cacciaviti (per me certo
utilissimi !), un bel pannello in alluminio nuovo fiammante, destinato a
sostituire definitivamente nelle mie successive autocostruzioni, il cartone largamente adottato in precedenti occasioni.