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GIORNO
Uno
degli aspetti piu' affascinanti della Terra, l'alternarsi del giorno
e della notte, è causato dal moto di rotazione terrestre.
Esso avviene in direzione da Ovest verso Est,
attorno a quell'asse, passante per i poli Nord e Sud, che
risulta inclinato di 23,5° rispetto al piano orbitale, l'eclittica.

Tuttavia
nel valutare questa caratteristica, almeno per quanto riguarda le
rispettive durate del periodo diurno e di quello notturno, bisogna
considerare anche la latitudine. Infatti all'equatore (lat.
0°), dove il Sole è praticamente perpendicolare all'orizzonte,
esse saranno quasi costanti tutto l'anno. Di
contro ai poli (lat.90°), il Sole appare parallelo all'orizzonte,
causando quindi sei mesi di luce e sei mesi di buio, a seconda della
posizione del pianeta lungo l'orbita, ovvero a seconda dell'emisfero
rivolto verso la stella.
A latitudini intermedie tutto ciò varierà proporzionalmente
alla distanza dall'equatore. Infatti, tanto piu' ci si allontana
da questo, tanto piu' aumenteranno le ore di luce rispetto alle
altre. Logicamente la situazione è invertita nell'emisfero
australe riflettendo, in maniera diametralmente opposta, la situazione
di quello boreale.

Inoltre
esistono luoghi sulla Terra, di latitudine prossime ai circoli polari,
dove in determinati periodi dell'anno non fa mai buio, essendo il
cielo illuminato dalla luce crepuscolare. Sono le cosidette "notti
bianche". Infatti
l'atmosfera terrestre, con il suo potere di diffondere i raggi luminosi
che la attraversano, rende il passaggio dalla luce al buio, graduale,
a differenza di quanto avviene invece negli altri pianeti dove,
mancando uno strato atmosferico denso come il nostro, tutto ciò
avviene in modo netto.

Durante
questa fase, detta crepuscolo astronomico, che dura sino
a quando il Sole non si è abbassato sotto l'orizzonte di
18 gradi, è possibile vedere la luce zodiacale, un fenomeno creato da una nube di materia giacente sul piano
dell'eclittica, e dunque lungo lo zodiaco, che diffonde la luce
solare.
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La
durata del giorno può essere espressa in due valori
diversi:
-
siderale - intervallo di tempo fra due successivi passaggi
di una stella al meridiano e dunque dopo due successivi
allineamenti della Terra con la stella. Dura 23 ore 56 minuti
e 4 secondi.
-
solare - periodo compreso fra due transiti consecutivi
del Sole al meridiano e dunque dopo due allineamenti consecutivi
con esso. Dura 24 ore.
Questo
perchè il nostro pianeta, dopo aver compiuto un giro
attorno a se stesso, si è nel frattempo spostato lungo
l'orbita, facendo quindi variare la direzione lungo la quale
vediamo il Sole. Ragion per cui, per riallinearsi, la Terra
deve percorrere un altro tratto di orbita, che corrisponde appunto
allo spostamento apparente e giornaliero dell'astro maggiore. Ciò
non vale per le stelle, perchè queste sono talmente lontane
che è possibile considerarle fisse. Da tutto ciò
si evince allora che l'anno solare contiene 365 giorni,
mentre quello siderale 366.

Il
Sole inoltre, nel suo percorso celeste, traccia degli archi di
ampiezza differenti che intersecano l'orizzonte in punti diversi
a seconda dei mesi.
Per cui quando la Terra si trova agli equinozi, questi corrisponderanno
esattamente ai punti cardinali Est ed Ovest, da cui il Sole sorge
e tramonta, mentre al solstizio d'inverno ed al solstizio d'estate
essi saranno spostati di 23,5° rispettivamente verso Sud e
verso Nord.

Essendo
l'arco descritto al solstizio d'estate piu' ampio, ne consegue
che il Sole rimarrà sopra l'orizzonte per un tempo maggiore
e dunque la durata delle ore di luce sarà piu' grande rispetto
a quelle della notte. Naturalmente la situazione si inverte al
solstizio d'inverno. Agli
equinozi invece, dove l'arco diurno è esattamente uguale
a quello notturno, le durate del giorno e della notte risulteranno
uguali.
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