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Chi
ha paura dei circuiti stampati?
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Applicazione del Fotoresist SpraySi fa riferimento al fotoresist ``Positiv 20'' della Kontact Chemie.Generalmente i tutti i fotoresist per queste applicazioni sono sensibili alla luce ultravioletta (intono ai 390nm di lunghezza d'onda), pertanto sarà sufficiente fare tutte le operazioni di questo paragrafo in condizioni di assenza di luce solare diretta e magari anche senza lampade fluorescenti, ma la precauzione di ``lavorare in luce attenuata'' o ``in penombra'' è in generale eccessiva, anzi spesso non facendo vedere con precisione cosa si stia facendo può causare errori proprio il troppo buio. Nella fase di essiccazione, siccome i tempi sono lunghi, coprire la basetta dalla luce è una precauzione senza altri fastidi che deve senz'altro essere presa.
Liquido a pennelloVale la descrizione per quello spray, avendo l'accortezza di usare un pennello quanto più morbido possibile e di stendere uno strato di spessore quanto più costante possibile, il che non è una cosa facile perché nessun altra verniciatura richiede questa attenzione. Bisogna fare in modo che il fotoresist non secchi durante l'applicazione, quindi bisogna essere precisi, veloci e ovviamente uniformi.Piastre presensibilizzatePossono apparire la soluzione più semplice specialmente per chi sia alle prime armi e voglia eliminare qualche incognita su un procedimento che deve essere messo a punto in varie fasi. In effetti però ci sono degli svantaggi che vanno considerati.Innanzitutto il costo di una basetta presensibilizzata è molto elevato, approssimativamente (ai prezzi di vendita al dettaglio) la vetronite (più propriamente detta FR4 o G10) ramata da un solo lato costa 7÷8 lire/cm2, quella presensibilizzata 25 lire/cm2, il fotoresist 1 lira/cm2, quindi le basette presensibilizzate costano almeno 3 volte di più non considerando il tempo necessario per l'applicazione del fotoresiste e il rischio che il lavoro vada rifatto. Per le basette a doppia faccia questa differenza è ancora maggiore. Più importante da considerare è il fatto che non è facile trovare delle basette di qualità, cioè che fra un mandata e l'altra o addirittura fra un lato e l'altro non ci sia differenza di spessore nel fotoresist(e quindi tempi di esposizione e sviluppo necessari). Inoltre il fotoresist, che spesso viene dato a rullo, può presentare delle striature molto marcate che rendono i bordi delle piste leggermente frastagliati. Poi bisogna considerare che i tempi di esposizione e sviluppo non saranno uguali a quelli ottenibili stendendo il fotoresist in proprio, pertanto una volta messo a punto il processo per le basette presensibilizzate occorrerà ricominciare da capo quando si voglia passare a una sensibilizzazione fatta in proprio. In ultimo bisogna ricordare che le basette presensibilizzate esistono solo di FR4 e generalmente le si trovano solo di spessore 1.6mm, pertanto quando si voglia usare spessori diversi, oppure materiali diversi, teflon, o quello che sia, indispensabili per certe realizzazioni alle alte frequenze ...bisogna saper stendere il fotoresist.
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