|
LUNA
Caratteristiche
raggio equatoriale
|
1730 km
|
gravità (terra=1)
|
0,166
|
inclinazione orbita
|
05°09'
|
velocità di fuga
|
2,4 km/sec
|
rivoluzione siderale
|
27,3 giorni
|
distanza media Terra
|
384400 km
|
rivoluzione sinodica
|
29,53 giorni
|
volume (terra=1)
|
0,02
|
vel. orbitale media
|
1 km/sec
|
densità (terra=1)
|
0,6
|
eccentricità
|
0,055
|
massa (terra=1)
|
0,0123
|
foto NASA-NSSDC
Inseparabile
compagna della Terra, la Luna è il corpo celeste piu' vicino
a noi, e per questo ben visibile, anche se, non avendo una fonte
energetica interna, essa risplende solo per la luce solare riflessa
dalla sua superficie. Le
sue dimensioni, pari a circa un quarto di quelle del nostro pianeta,
fanno di essa un mini pianeta che
probabilmente si è formato per l'aggregazione di materiale
meteoritico, adiacente all'orbita terrestre, durante il periodo
di formazione del sistema solare. Essa
è priva di atmosfera e di ogni sorta di essere vivente,
ed ha una superficie accidentata e disseminata di crateri con
zone montuose miste a pianure, che vengono denominate mari
(nulla a che vedere con i nostri, data l'assenza di acqua presente
solo sotto forma di ghiaccio nelle zone polari).
La
piu' famosa di queste regioni è il mare della tranquillità,
dove il 21 luglio 1969 sbarcò l'Apollo 11 aprendo
le porte all'esplorazione umana del nostro satellite e dello spazio.
foto NASA
|
|
Sono
comunque degni di nota anche l'oceano Procellarum ed il
mare Imbrium, che per le loro vaste dimensioni sono visibili
persino ad occhio nudo. La
Luna, come dicevamo, è tuttavia composta anche da catene
montuose, che raggiungono in alcuni casi anche i 9000 m di altezza,
e che sono state battezzate con nomi simili alla analoghe strutture
terrestri. Fra esse ricordiamo le Alpi, i Carpazi e gli Appennini
lunari. Mancando
un'atmosfera, la temperatura ha una forte escursione termica fra
la parte illuminata e quella buia, raggiungendo anche un massimo
di oltre un centinaio di gradi. Inoltre la gravità, essendo
solo un sesto di quella terrestre, rende il satellite del nostro
pianeta un mondo completamente inospitale.
Nella
superficie lunare, che conosciamo ormai dettagliatamente fin nei
minimi particolari, spiccano quegli immensi crateri che sono i
resti di un remoto bombardamento meteoritico.
Tre di essi, chiamati coi nomi di altrettanti grandi astronomi
del passato, Tolomeo, Tycho e Copernico,
sono visibili dalla Terra anche con un modesto binocolo, visti
i loro diametri che rispettivamente ammontano a 153, 87 e 90 km.
In
origine è molto probabile che vi sia stata attività
vulcanica, lo dimostrano i reperti prelevati durante le missioni
Apollo, analizzando i quali, si riconoscono strutture simili a
quelle presenti attorno ai vulcani terrestri.
In
particolare sono sicuramente di tale tipo quei canali, che sembrano
essere i resti dell'erosione esercitata dal materiale magmatico,
fuoriuscito dalle fratture createsi sulla superficie, per l'attività
tettonica di miliardi di anni fà.
foto NASA
In
ultima analisi c'è da ricordare come il satellite ed il nostro
pianeta siano legati da una forza di mutua attrazione, che si rende
evidente nel fenomeno delle maree e che produce un rallentamento
della rotazione della Terra, con la conseguenza che il giorno terrestre
va continuamente ed impercettibilmente aumentando.
Fasi
lunari
Moti lunari
|