SIGNAL TRACER (by Daniele IZ7CFF)

Il circuito che presento in questa pagina è molto utile nella ricerca dei guasti, in tutti i tipi di apparecchiature che trattano segnali a bassa frequenza (come gli amplificatori HI-FI), ma anche ad alta frequenza (ricevitori radio). Si tratta di un sensibilissimo amplificatore a bassa frequenza che ha come caratteristica principale, oltre alla già menzionata sensibilità, un'alta impedenza d'ingresso pari a 1 MΩ. Questa caratteristica è molto utile in quanto, applicando l'ingresso di questo dispositivo a qualsiasi stadio di un circuito BF in esame, non se ne determinerà il sovraccarico (con conseguente forte abbassamento del segnale). E' necessario dotarsi di una sonda, formata da un semplice cavo schermato sul quale saranno saldati un connettore coassiale (RCA) a un capo, e all'altro un puntale sul polo caldo e un coccodrillo sulla calza di massa. Nel caso in cui si voglia esaminare uno stadio che tratta segnali ad alta frequenza (tipicamente lo stadio di media frequenza di un ricevitore), si dovrà fare uso di una sonda rivelatrice, che farà giungere il segnale ad alta frequenza, già rivelato, al nostro signal tracer, rendendo così possibile l'ascolto in altoparlante del segnale radio ricevuto.

Esame del circuito

Lo stadio d'ingresso è formato dal JFET a canale n tipo 2N3819, in configurazione a source comune, che svolge la funzione di preamplificatore, e determina l'alta impedenza d'ingresso del circuito (pari a circa 1 MΩ). I condensatori C12 ,C13 e C15 eliminano i segnali ad alta e altissima frequenza e determinano la limitazione della banda passante a circa 10kHz. Il segnale preamplificato giunge al potenziometro logaritmico R9, che svolge la funzione di regolazione del livello di segnale in ingresso all'amplificatore finale, costituito dal circuito integrato IC1 (TDA2003). IC1 dunque, amplifica il segnale e pilota l'altoparlante da 8 ohm - 5W collegato all'uscita.

Note realizzative

Si raccomanda di realizzare il circuito su un circuito stampato, e di racchiudere il tutto in un contenitore metallico collegato a massa. Si eviti il contatto elettrico della massa della presa d'ingresso (RCA femmina) con il contenitore metallico (per evitare eventuali loop di massa), utilizzando una presa da pannello con opportuna rondella isolante. Si monti IC1 su un radiatore adeguato a dissipatore il calore generato.

Modifiche e migliorie

A gentile richiesta, da parte di alcuni visitatori del sito, propongo alcune modifiche da effettuare per utilizzare efficacemente il signal tracer, anche nella riparazione e taratura di apparecchiature audio professionali e hifi. Le modifiche prevedono l’abbassamento della sensibilità dello stadio preamplificatore a fet, e un miglioramento della timbrica sonora (allargamento della banda passante).

Eliminare il condensatore C3 da 47uF (diminuzione guadagno dello stadio a fet).
Inserire in serie al puntale della sonda di input, una resistenza da 22000 Ω - ½ W.

Per controllare meglio il livello massimo di segnale in ingresso a IC1, inserire un trimmer da 47kΩ in configurazione controllo volume, ponendolo in serie al cursore del potenziometro R9.
Sostituire i condensatori C10 e C12 con condensatori da 1000 pF 50V al poliestere.

Se il signal tracer dovrà essere impiegato su circuiti a valvole, consiglio vivamente di sostituire il condensatore C1 con uno al poliestere (o polipropilene) di pari capacità (470nF), ma tensione lavoro di almeno 400-630V. Anche C15 dovrà avere una tensione lavoro di almeno 400V.

 

 


(circuito stampato adatto alla fotoincisione )

 

 

 

NOTE

Data: agosto 2012

Bibliografia: STMicroelectronics Semiconductor datasheets, Fairchild Semiconductor datasheets.