ANTENNA
EH 160 mt
Il
Secondo Prototipo (1)
A questo
punto bisognava lavorare su vari fronti:
1) rendere l'antenna quanto piu' leggera possibile per poterla sistemare ad una
altezza decente dal suolo;
2) usare dei condensatori variabili con una variazione di capacita' piu'
"dolce" per agevolare le operazioni di taratura.
3) Rendere l'antenna modulare, cioe' fare in modo che la sostituzione di una
parte non avrebbe influenzato le altre.
Per quanto riguarda il primo punto, i due cilindri, che prima erano montati su uno spezzone (pieno) di tubo PVC da 250mm, sono stati collegati tra loro tramite 4 listelli dello stesso tubo con un notevole calo del peso.
Per il
secondo punto, sono stati eliminati i condensatori variabili di tipo commerciale
e sono stati realizzati tramite un sistema a due cilindri concentrici separati
da un tubo in PVC che funge da dielettrico:
uno interno, che scorre in su e giu' tramite un perno, ed uno esterno, fisso ed
aperto (cioe' non chiuso su se stesso).
Per permettere al cilindro interno di scorrere su e giu' e' stata praticata un'asola sul tubo in PVC.
I collegamenti elettrici sono stati eseguiti con lo stesso cavo unipolare da 4mm per impianti elettrici usato per le bobine, intestato con dei capicorda e fissato con dei rivetti nei punti da non toccare piu', con un perno + dado a farfalla in quei punti sottoposti a taratura.
Le bobine del network sono state avvolte con cavo da 4 mm su spezzoni di tubo da 160mm (con verso di avvolgimento opposto, ma la cosa e' stata casuale).
Infine i vari pezzi (i cilindri, i condensatori e le due bobine) sono stati assemblati su un palo in PVC da 80mm (molto piu' leggero del 160mm) lungo tre metri fissandoli con dei rivetti.
Sui
condensatori ho appuntato vari valori di capacita' per facilitare la taratura;
secondo IK5IIR, infatti, la capacita necessaria per C1 e C2 deve essere prossima
a 128Pf con circa 19-18 spire per L1 e 1-2 in meno per L2.
73 de iz7ath, Talino Tribuzio