Oggi e':

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La mia Citta' e' Andria in provincia di Bari, da cui dista circa 55 Km., ed e' a 151 mt. sul livello del mare, da cui e' separata in linea d'aria da circa 6 Km.( Mar Adriatico).

Essa gode di una posizione climatica tra le piu' salubri della regione, con scarsa umidita' e l'alternarsi della brezza di monte e di mare. Il paesaggio tutt'intorno alla mia citta' e' caratterizzato da distese di uliveti, che ne rappresentano la coltura maggiore, tanto da farla risiedere nei primi posti in campo nazionale.
Ancora oggi, nonostante la riduzione del numero degli addetti, l'attivita' prevalente e' l'agricoltura, seguita dal commercio, dall'artigianato e dall'industria, ancora in fase organizzativa, ma che non tardera' a dare una spinta decisiva alla sua economia.

Ad Andria viene prodotto un olio di oliva extravergine di eccellente qualita', rinomato in tutto il mondo.

Incerte sono le origini storiche della mia Citta', le prime note scritte circa la "civitas" di Andria risalgono al IX° Secolo, pur avendo monumenti archeologici pre cristiani.
La Citta' fu sotto vari dominatori, primi tra tutti i Normanni, che la cinsero di mura, ancor'oggi parzialmente conservate; seguirono poi nel XII° Secolo gli Svevi, la cui storia, e nella fattispecie quella di Federico II , e' strettamente legata a quella della citta', oltre alla costruzione di  CASTEL DEL MONTE . Nella cripta dellaCattedrale dedicata a San Riccardo, sono infatti state sepolte due delle sue mogli; Jolanda di Brienne e Isabella d'Inghilterra. Qui nacque il futuro Imperatore Corrado IV; di Svevia.
Seguirono poi gli Angioini, gli Aragonesi, gli Spagnoli, i Borboni ed i Francesi.
Partecipo' attivamente alle lotte politiche del Risorgimento.
Giuseppe Garibaldi fu Deputato di Andria nel Primo governo del Regno d'Italia nel 1861, seguendo poi le sorti politiche ben note a tutti.

A pochi chilometri da Andria, si puo' ammirare il monumento della Disfida di Barletta, eretto nel 1583 in ricordo del famoso duello.

Tra le note caratteristiche della mia citta', non poteva passare inosservata la buona cucina; infatti la cucina andriese e' genuina e gustosa; prevalentemente legata ai prodotti dell'agricoltura locale a cominciare dall'eccellente olio di oliva. Ancora viva e' la tradizione della pasta fatta in casa, come le "orecchiette", preparate con farina di grano duro e semola. Sono squisite con pomodoro, rucola e ricotta dura; con le cime di rapa o con il ragu'. Nel settore caseario non passano inosservati: i bocconcini con la panna, provoloni, ricotte, scamorze, treccioni e caciocavalli oltre alla famosa e rinomata "burrata" un impasto di panna e striscioline di latticino.
Molto usate le preparazioni a base di ortaggi quali pure' di fave e cicorie, "cocuzze alla poverella", le cime di rapa; gustosissime le focacce rustiche, non da meno i panzerotti, i "calzoni" variegatamente ripieni ed i taralli.
Vere prelibatezze i dolci a base di pasta di mandorle e le "rose", tipici dolci natalizi con vino cotto o miele, per i piu' golosi, sono da segnalare i "confetti" prodotti sulla base di un'antica ricetta.

Di ottima qualita' la produzione vinicola con alcuni vini D.O.C. bianchi, rossi e rosati.

Per i golosi, una ricetta:

Cime di rape con diavolicchio

Dosi: 1 Kg. di cime di rape, dl 1 di olio extra vergine di oliva; una punta di
diavolicchio (peperoncino rosso).
Pulite le rape avendo cura di sceglierne le cime, lavate e lessatele in acqua salata. Sgocciolatele per bene e versatele in una padella dove precedentemente erano stati soffritti uno spicchio di aglio e un po' di peperoncino.
Fatele saltare per qualche minuto e servitele calde. Buon pranzo!



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