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PIONEER 10-11
La
straordinaria avventura di queste sonde interplanetarie inizia
il 2 Marzo 1972 dal cosmodromo di Cape Kennedy in Florida, quando
la Pioneer 10 venne lanciata verso il pianeta Giove che avrebbe
poi raggiunto il 4 dicembre del 1973 alla distanza minima di circa
200000 km.
foto NASA
Dotata
di un'ampia antenna parabolica di 2,7 m di diametro, pesa 258
kg, ed è stata guidata da un computer che avvalendosi di sensori,
puntati sul Sole e sulla stella Canopo, ha permesso il controllo
della rotta e dell'assetto per mezzo di piccoli razzi ausiliari.
L'alimentazione
è invece fornita da un generatore elettrico al plutonio
238, che oltre a fornire elettricità alla strumentazione
di bordo, mantiene constatemente la temperatura interna fra i
-23 ed i 30°C.
Essa
è stata la prima sonda interplanetaria ad attraversare la fascia
degli asteroidi, a studiare il pianeta Giove e ad utilizzare come
combustibile la forza gravitazionale della grandi masse planetarie,
come quella dello stesso pianeta, che come una gigantesca fionda
l'ha lanciata verso i confini del sistema solare, facendole raggiungere
una velocità di fuga tale da sottrarsi all'attrazione del
Sole.
Fra
gli strumenti, un magnetometro ed un analizzatore di plasma, con
i quali ha eseguito rivelamenti sull'atmosfera e sulla magnetosfera
di Giove, oltre ad altri che hanno permesso studi sui raggi cosmici,
sul mezzo interplanetario, sul vento solare e fotografie del pianeta
e dei suoi satelliti.
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Dopo
ben 29 anni la sonda continua ad essere ancora attiva. E' infatti
del Maggio 2001 la sensazionale notizia del ricevimento di un
suo debolissimo segnale proveniente dal Toro (a circa 2 milioni
di anni dalla stella piu' vicina di questa costellazione) da una
distanza pari a due volte quella fra il Sole e Plutone, circa
78 U.A. ossia 11 ore-luce. La
Pioneer 10 sta infatti viaggiando con una velocità di 12,24 km/sec
in una direzione contraria a quella del moto del Sole nell'ambito
della galassia, approssimandosi a quello che gli scienziati definiscono
il confine del sistema solare ossia al limite estremo della sfera
di influenza del Sole, che tecnicamente viene definita eliosfera,
punto ove cessano le influenze della nostra stella.
Identicamente
equipaggiata la Pioneer 11 è stata lanciata il 5 aprile
1973 alla volta di Saturno (è stata la prima a studiare
questo pianeta) che raggiunse nel 1979. La sua missione si è
però conclusa nel 1995, quando vennero ricevuti gli ultimi
segnali radio, prima che essa si perdesse per sempre nell'immensità
dello spazio. Esaurite
infatti le scorte di energia, il proprio generatore elettrico
ha smesso di funzionare, e quindi di fornire alimentazione alla
strumentazione di bordo, rendendo la navicella incontrollabile.
Da
ricordare come ambedue le sonde portino un messaggio verso ipotetiche
civiltà tecnologiche extraterrestri. Sono state infatti dotate
di una piastrina metallica raffigurante il sistema solare, le
orbite planetarie, il Sole, il nostro pianeta, la navicella stessa,
le figure dell'uomo e della donna e di riferimenti alla posizione
del sistema solare basati su quelli di 14 stelle pulsar.
foto NASA
Cassini
Galileo
Mars
Odissey 2001
Voyager
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