Teoria Pratica
Il mio Dipper
IL MIO DIPPER
Il progetto è tratto da un vecchio Handbook
(ed è stato riproposto su radio Rivista) e mi ha colpito per la sua semplicità ed
efficienza;
Si tratta di un oscillatore Colpitts con condensatore variabile e bobine intercambiabili;
il mosfet RCA 40673 (da me sostituito con un BF960 o simile) oscilla sulla frequenza
determinata da L1 e C4; l'oscillazione è stabile e sicura sempre; R2 regola il guadagno
del mosfet ed è utile a volte per far innescare le oscillazioni in particolari
condizioni; il segnale RF generato da Q1 viene rettificato da D1 ed amplificato da Q2,un
comunissimo 2N2222A (sostituibile da moltissimi transistor NPN); R7 regola
l'amplificazione del transistor, cioè la sensibilità dello strumento; eventualmente è
possibile prelevare il segnale RF dal source di Q1 tramite C8 per inviarlo ad un
frequenzimetro o per usare il dipper come generatore di segnali RF. S2 commuta da dipper
ad ondametro ad assorbimento. Il tutto è alimentato da una batteria a 9 V.
Premetto che ho costruito il dipper il giorno
di Ferragosto (negozi chiusi) e mi serviva assolutamente per tarare la mia quad (quattro
giorni dopo sarei partito per il militare, quindi adesso o mai più); per questo potete
notare come tutto sia stato costruito usando i materiali più disparati: la scatola è
completamente fatta di vetronite ramata; lo strumento è stato preso in prestito da un
Hi-Fi (e mai più restituito HI), manopole di lavatrice ecc. ecc.: però funziona, è
efficiente e mi è costato ..un caffè.
- Il condensatore variabile può essere di
qualsiasi tipo, ma visto il basso valore è bene che abbia una capacità residua bassa
(altrimenti funzionerà ugualmente, solo che avremo una escursione di frequenza minore e
quindi avremo bisogno di più bobine); un piccolo difetto da me riscontrato è che la
vicinanza della mano al condensatore provoca un leggero spostamento di frequenza; rimedio:
usare una manopola in plastica ed un asse abbastanza lungo (sempre in plastica), oppure
sostituire C4 con dei diodi varicap. In ogni caso, una volta fatta l'abitudine la cosa non
da fastidio.
- Le bobine (ricordo che era Ferragosto ed avevo
fretta) sono state avvolte su spezzoni di tubo in PVC (per impianti elettrici esterni) e
comuni bocchettoni TV (vanno bene, ma non sono il massimo) usando cavo di rame vario (di
provenienza da trasformatori o piccoli motorini elettrici); le mie bobine vanno da 7 Mhz
ad oltre 60 Mhz (il mio frequenzimetro non va oltre percui non so quale è il limite
superiore); non ho bobine per frequenze sotto i 7 Mhz ma ricordo che una volta dovevo
tarare il circuito accordato di un amplificatore per gli 80 metri e fui costretto a
costruire una bobina per questa banda; tuttavia il dipper non ne voleva sapere di
oscillare; allora fui costretto ad aggiungere un condensatore in parallelo alla bobina dei
40 metri; probabilmente per la fretta avevo fatto un pessimo lavoro o forse realmente la
capacità del variabile C4 è un po' troppo bassa per le bande basse: se cosi fosse, basta
aggiungere una capacità in parallelo alla bobina o prevedere un commutatore che inserisce
un condensatore fisso in parallelo a C4 sulle bande basse.
Se volete potete usare come supporto per le bobine degli zoccoli per valvole, oppure i
morsetti usati negli alimentatori fissati (a coppia) su una basetta di vetronite; la
bobina verrà avvolta su un supporto di teflon fissato sulla vetronite; ho visto anche
adoperati comunissimi jack audio, ma la cosa, sinceramente, non mi convince; si potrebbe
tentare anche con dei PL259 o BNC (sconsiglio gli RCA).
- Lo strumento è di un Hi-Fi;
- Solitamente si usa una scala graduata che indica
la frequenza; personalmente trovo tale sistema molto scomodo (per non dire inutile)
perché ci sarebbe bisogno di una scala per ogni bobina; inoltre la precisione sarebbe
pessima per cui il sistema migliore è quello di usare un frequenzimetro esterno o
(meglio) un ricevitore per monitorare il proprio segnale;
- Ho notato che collegando il frequenzimetro
esterno all'apposita presa, non si ha una buona lettura perché il segnale è appena
sufficiente per la sensibilità del mio frequenzimetro; d'altra parte non è servito a
nulla aumentare il valore di C8 (si carica solo maggiormente il mosfet senza ottenere
risultati); ho aggiunto un piccolo fet per preamplificare il segnale senza caricare il
mosfet; ho ottenuto miglioramenti ma in alcune circostanze il segnale è sempre
insufficiente per il frequenzimetro: è vero però che il mio frequenzimetro è uno
strumento nato per essere abbinato a CB quindi è un po' sordo.
- Mantenete il guadagno del mosfet (R2) al minimo
indispensabile (se necessario aumentate il guadagno dello strumento con R7) altrimenti le
oscillazioni sono un po' "strane" (forse alto contenuto armonico).
CIRCUITO
STAMPATO
DATI PER LE BOBINE
FOTO DEI PARTICOLARI
BIBLIOGRAFIA
Radio Rivista 10/92 pag 23
Radio Rivista 4/95 pag 30
Radio Rivista 8/97 pag 27
Radio Rivista 8/94 pag 45
Radio Kit Elettronica 3/89 pag 28
Radio Kit Elettronica 2/88 pag 21
Radio Kit Elettronica 5/89 pag 29
CQ Elettronica 11/89 pag 32
CQ Elettronica 4/89 pag 36
CQ Elettronica 7/97 pag 77
Nuovo Manuale dei Transistor (G.KUHN) pag 265
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de iz7ath, Talino