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Vita Extraterrestre
Nella
storia è sempre piu' cresciuto il desiderio da parte
dell'umanità di ricercare nello spazio cosmico eventuali
forme di vita. Infatti, da quando si è raggiunta la certezza
di un universo immenso, ben piu' grande dello spazio angusto
occupato dalla Terra, e se vogliamo dal sistema solare, i confini
dell'osservazione astronomica si sono allargati a dismisura
arrivando a comprendere quelli della nostra galassia. E'
naturale dunque il desiderio da parte dell'uomo di ricercare forme
di vita aliene, con le quali confrontarsi, e poter così
fugare il turbamento che deriva dall'idea di essere soli nell'universo.
In
passato si riteneva certa la presenza di esseri viventi nel nostro
sistema solare, particolarmente sul pianeta Marte. Tutto questo
è nato da errate valutazioni che nei secoli scorsi hanno
visto protagonisti persino eccellenti scienziati. Ad esempio nel
diciottesimo secolo un astronomo Schiaparelli, attraverso le sue
osservazioni al telescopio, notò sul pianeta Marte delle
linee che tagliavano il pianeta. Furono interpretate come delle
opere irrigue di ipotetici ingegneri marziani, mentre in effetti
non erano altro che delle distorsioni visive dello strumento.
Le
sonde spaziali del ventesimo secolo, inviate sul pianeta Marte
e verso altri pianeti, hanno però escluso in maniera categorica
ogni possibile presenza di vita sul pianeta rosso od all'interno
del sistema solare, sottolineando la mancanza di quelle condizioni
necessarie all'evoluzione di una qualsiasi forma di vita attuale
o pregressa. E'
come se la posizione della Terra sia quella piu' favorevole per
lo sviluppo di determinati elementi ritenuti indispensabili a
modelli vitali simili al nostro.
La
temperatura ad esempio, proibitiva su quasi tutti i pianeti, o
la mancanza di una atmosfera ricca di ossigeno, per non parlare
della gravità, eccessiva su Giove e Saturno e debole sulla
Luna. Conclusasi
la ricerca nel sistema solare, gli orizzonti del campo d'indagine
si allargano necessariamente alla nostra galassia ed a quelle
adiacenti, avvalendosi di teorie, oramai accertate dagli studiosi,
le quali fanno pensare che comunque da qualche parte nello spazio
cosmico una qualsiasi forma di vita dovrà pur esistere.
Per
prima l'immensità dello spazio che rende irragionevole
pensare che il fenomeno della vita possa essere circoscritto ad
un'area così ristretta qual è il sistema solare,
seguita dalla scoperta in quasi tutto l'universo di quei componenti,
ritenuti essenziali per la vita di ogni organismo, ossia le molecole
organiche. Basate
sul carbonio e l'ossigeno, esse sembrano essere presenti sia nei
corpi del sistema solare come nelle grandi nubi intergalattiche
che adornano il cosmo. La
cosa piu' importante che supporta la ricerca di vita extraterrestre
è comunque la scoperta di alcune stelle che come il Sole
sono dotate di pianeti, i quali se dotati di caratteristiche simili
alla Terra, potrebbero presentare forme di vita in evoluzione
o già sviluppate.
La
ricerca di queste probabili civiltà aliene è comunque
resa difficoltosa dalla impossibilità di poter interagire
con loro, date le immense distanze in gioco. E' per questo che
in passato, precisamente negli anni settanta, alcune sonde interplanetarie
sono state equipaggiate con dei particolari messaggi sperando
che in futuro possano essere intercettati ed interpretati da civiltà
intelligenti, visto che le navicelle, una volta assolto il compito
di esplorazione all'interno del sistema solare, avrebbero vagato
nello spazio esterno.
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E'
il caso della sonda PIONEER 10, inviata verso il pianeta Giove,
che conteneva un disegno raffigurante l'uomo e la donna, nonchè
dei riferimenti alla Terra, al sistema solare ed alla rotta della
navicella.
Le
sonde VOYAGER, inviate verso Saturno, Nettuno ed Urano, sono state
dotate invece di dischi sui quali sono stati registrati immagini
e descrizioni della nostra civiltà. Il
sistema piu' pratico su cui si può basare la ricerca di
eventuali contatti con civiltà aliene, provenienti dallo
spazio, è quello delle onde radio, visto che esse viaggiano
alla velocità della luce, attualmente la piu' alta conosciuta.
Ed è appunto in questo settore che si stanno intensificando
l'osservazione e gli studi.
Gia
dagli anni sessanta è stato introdotto questo metodo grazie
ad uno scienziato americano F.DRAKE, che persino quantificò
nella seguente equazione, l'esistenza di civiltà intelligenti
nella nostra galassia:
C
= S x Sp x St x Sv x Si x Sit x D
-
C
numero di possibili civiltà intelligenti;
- S
numero delle stelle della Via Lattea;
- Sp
percentuale di S con pianeti;
- St
percentuale di Sp con pianeti terrestri;
- Sv
percentuale di St con presenza di vita;
- Si
percentuale di Sv con presenza di vita intelligente;
- Sit
percentuale di Si con presenza di vita intelligente ad un livello
tecnologico simile al nostro;
- D
durata media di una civiltà.
Risolvere
una data formula non è cosa facile, viste le numerose incognite
attualmente esistenti, ragion per cui la ricerca continua con
metodi sempre piu' raffinati.
Nel
1974 ad esempio venne trasmesso dal radiotelescopio di Arecibo,
nell'America centrale, un messaggio radio in codice binario contenente
descrizioni della nostra civiltà, del nostro livello tecnologico
nonchè dei riferimenti al sistema solare ed alla Terra.
Inviato verso l'ammasso di stelle M13 nella costellazione di Ercole,
distante 25000 anni luce, se ricevuto e correttamente decifrato
potrà darci una risposta comunque solo fra 50000 anni.
Un
altro metodo è quello rappresentato dal progetto SETI,
dove milioni di computer di tutto il mondo, sono collegati attraverso
il web per scandagliare uno spettro radio molto vasto.
La
ricerca della vita extraterrestre è perciò da considerarsi
come all'inizio di un lungo percorso dove, nonostante i limiti
degli attuali sistemi di ricerca, si spera che, affinando sempre
piu' le tecniche di osservazione nel campo della radioatronomia,
si possa dare un giorno una risposta alla domanda che da sempre
ci angoscia: Siamo soli nell'universo?
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