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STELLA di Natale
Il
Santo Natale, così come lo conosciamo oggi, è
sicuramente la festa piu' amata dai cristiani di tutto il mondo,
non solo per gli ovvii risvolti religiosi, ma anche per quegli
aspetti (pace, fratellanza) e simboli (albero di Natale,
presepe, luci) che caratterizzandolo ne hanno conferito
un fascino particolare.
Fra
questi c'è ne anche uno di natura astronomica, che riveste
una certa importanza riguardo allo studio delle origini di questa
solennità, ossia la famosa "stella",
quell'astro che avrebbe guidato i Magi, così come recita
il Vangelo di Matteo:
Nato
Gesu' in Betlemme di Giuda, al tempo di re Erode, ecco, dei
Magi arrivarono dall'oriente a Gerusalemme, e chiesero: "Dov'è
il re dei Giudei nato da poco? Perchè noi abbiamo visto
la sua stella in oriente e siam venuti ad adorarlo."

Come
sappiamo la nascita di Gesu' Cristo, attualmente datata
a 2001 anni fà, è celebrata ogni anno il 25 di
Dicembre. Tuttavia, ambedue questi riferimenti temporali, sembrano
non corrispondere alla realtà, almeno a quanto si rileva
esaminando le fonti attualmente piu' attendibili: il già
citato Vangelo di Matteo e quello di Luca. Infatti
la datazione di questo evento risale al 4°-5° secolo
DC, quando la Chiesa romana, avendo la necessità di fissare
una data per la sua celebrazione, scelse il 25 Dicembre.
In
tale giorno, a Roma, veniva festeggiata la festa pagana del
Sole Invitto, una ricorrenza annuale dedicata alla rinascita
del ciclo solare dopo che il Sole, al solstizio d'inverno, e
perciò qualche giorno prima, il 21, aveva toccato la
minima declinazione per poi invertire il percorso segnando l'inizio
di un nuovo periodo. Per
fronteggiare allora il paganesimo, venne introdotta la festività
cristiana del Natale, onde permettere una maggiore integrazione
fra le due religioni.
Per
quanto riguarda l'anno, la relativa collocazione è invece
opera di Dionigi il Piccolo, che la fissò al 753°
anno dalla fondazione di Roma (ab urbe condita).
Tuttavia,
analizzando ancora i testi dei Vangeli, se ne deduce che tali
calcoli erano affetti da inesattezze, così come racconta
l'apostolo Matteo:
Partiti
che furono quelli, ecco, un Angelo del Signore apparve in
sogno a Giuseppe, e gli disse: "Alzati, prendi il Bambino
e Sua Madre, fuggi in Egitto, e restaci finchè non
t'avviserò" e vi rimasero fino
alla morte di Erode.
Ragion
per cui, essendo la morte di Erode datata al 4 A.C., la nascita
di Gesu', anteriore ad essa, è dunque da collocare
qualche anno prima, così come si può dedurre anche
dal Vangelo di Luca:
In quel tempo fu'
emanato un editto da Cesare Augusto per il censimento in tutto
l'impero.
Tutti andarono a farsi inscrivere ciascuno dalla propria città. Ed
anche Giuseppe salì dalla Galilea, dalla città di Nazareth per
recarsi in Giudea, nella città di Davide, chiamata Betlemme per
farsi inscrivere insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. Or,
mentre si trovavano là, si compirono i giorni in cui doveva avere
il bambino, e diede alla luce il suo figlio primogenito.
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Mediante
riscontri storici, si ottiene che la data del censimento è
databile intorno al 746-748 (ab urbe condita), e perciò
in media 6 anni prima del termine fissato da Dionigi il Piccolo.
Ecco
allora subentrare l'astronomia, con la ricerca dell'astro che
guidò i Magi, che potrebbe aiutare ad individuare la
data effettiva. La
tradizione identifica sinora la famosa stella in una cometa,
ma questa è una consuetudine che è da attribuire
al pittore fiorentino Giotto. Questi infatti nel 1304 dipinse
un affresco, nel quale raffigurava l'astro della Natività
come una cometa, certamente in ricordo dell'allora recente passaggio,
avvenuto 3 anni prima, ossia nel 1301, di quella che poi sarebbe
divenuta la cometa di Halley.
Potrebbe
comunque trattarsi anche di un altra cometa o di una
supernovae,
ma allo stato attuale non esistono riscontri riguardo a fenomeni
di tal genere, la cui visibilità ad occhio nudo, non
sarebbe certamente passata inosservata agli astronomi del tempo.
Alla
luce di quanto sopra, l'evento piu' probabile consisterebbe
allora in una rara configurazione planetaria, così come
sostenuto da diversi studiosi. Infatti
i Magi, sacerdoti di origine caldea, amministravano il culto
dello zoroastrismo ed eccellevano nelle arti divinatorie ed
in quelle astronomiche, traendo quindi auspici per l'interpretazione
della volontà divina dall'osservazione celeste. Considerando
inoltre che i 5 pianeti visibili ad occhio nudo, piu' il Sole
e la Luna, erano oggetto presso di loro di un particolare culto,
venivano infatti assimilati a divinità, è possibile
che la famosa stella di cui parla il Vangelo, sia in realtà
uno di questi corpi od un eccezionale ravvicinamento di due
di essi.
In
effetti, analizzando con software astronomici la situazione
celeste di quel tempo, si nota come il 7 AC si verificò
realmente una rara congiunzione fra Giove e Saturno. Questi
due pianeti furono infatti protagonisti di un triplice avvicinamento
in meno di un anno, a causa del moto di rivoluzione del nostro
pianeta, che li portò a stazionare a breve distanza l'uno
dall'altro nella costellazione dei Pesci.
E'
probabile dunque che tale aspetto celeste, sfuggito all'attenzione
comune, abbia invece fornito ai Magi, che erano attenti osservatori
del cielo, la previsione dell'imminenza di un evento pari alla
venuta del Messia:
Il re Erode si turbò, e
con lui tutta Gerusalemme Allora Erode, chiamati in segreto i Magi,
volle sapere da loro minutamente da quanto tempo la stella era loro
apparsa; Essi, udito il re, partirono; ed ecco la stella, che avevano
veduto in Oriente, li precedeva, finchè, giunta sopra il luogo ove
era il fanciullo, si fermò.
Concludendo dunque,
abbiamo esaminato quel fenomeno astronomico, da alcuni esperti
indicato come la probabile "stella
di Natale",
ma che per il momento, non essendo supportato da riscontri oggettivi,
rimane circoscritto al campo delle supposizioni, sperando che in
futuro nuove scoperte nell'archeologia, e nella stessa astronomia,
possano aiutarci a dipanare definitivamente il mistero che avvolge il
Santo Natale.
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