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GALASSIE
Sono
degli enormi contenitori di astri e corpi celesti situati nello
spazio extragalattico e distanti fra loro miliardi di anni luce.
Delle isole nell'universo dunque, dalle dimensioni enormi, il
cui diametro può ammontare a migliaia di anni luce.
A
separarle l'una dall'altra solo immense quantità di pulviscolo
intergalattico e materiale interstellare estremamente rarefatto.
Data la grandissima distanza che ci separa dalla piu' vicina,
le galassie sono state scoperte solo negli ultimi tre secoli,
anche se la prova certa della loro esistenza si è avuta
solo nel 1925 grazie ad E.Hubble.

foto Hubble Heritage
Team (STScI/AURA/NASA)
Prima
di allora, quelle poche che erano state individuate, venivano
scambiate per stelle, vista la mancanza di strumenti adeguati
all'osservazione di oggetti così lontani.
Hubble inoltre le distinse in base al loro aspetto ed
alle loro dimensioni in gruppi omogenei, a loro volta suddivisi
in sottogruppi:
-
Ellittiche
- Hanno una forma ellissoidale ed allungata caratterizzata
da un nucleo molto intenso che si va disperdendo verso l'esterno.
Per la maggior parte sono composte da stelle di vecchia
formazione. Sottogruppi E, E4, E5,
SO.
- Spirali
- Dello stesso tipo della nostra galassia si caratterizzano
per il nucleo centrale, di forma quasi sferica, che è
circondato da un alone. Da esso si dipartono i bracci che
a forma di spirale formano il disco disponendolo sul piano
galattico. In questo tipo di galassia coesistono stelle
di tutte le età, anche se quelle piu' giovani sembrano
trovarsi nel disco. Sottogruppi
Sa, Sb,
Sc.

NGC 4414
foto Hubble Heritage Team (STScI/AURA/NASA)
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- Barrate
- Pressochè
uguali alle precedenti, si differiscono solo per i bracci
che invece di essere a forma di spirale si dipartono dagli
estremi di una barra centrale. Sottogruppi Sba,
Sbb, Sbc.

Altri
gruppi minori sono quelle irregolari, caratterizzate
da forme prive di simmetria, e le lenticolari, una via
di mezzo fra quelle ellittiche e quelle a spirali, che probabilmente
traggono origine da queste ultime, avendo perso la loro forma
originaria per l'interazione gravitazionale con altri corpi
galattici vicini.
Ogni
galassia ha la caratteristica di aggregarsi con altre in
ammassi
e quindi in superammassi, fino ad un massimo di un
migliaio di oggetti nel primo caso e di centinaia di migliaia
nel secondo. Possono
inoltre essere aperti, se composti da una struttura
irregolare, o regolari, se mostrano una forma sferica
che solitamente è piu' densa verso il centro.
Data
l'alta densità che caratterizza i superammassi, può
capitare che qualche galassia si scontri con un'altra, ma
senza le conseguenze che si potrebbero immaginare.
Le
galassie sono costituite infatti da zone estremamente rarefatte,
con il risultato che spesso si fondono l'una con l'altra creandone
delle altre di dimensioni maggiori. Se invece lo scontro avviene
a velocità tali da permettere di sfuggire alla forza
di mutua attrazione, esse verrano intaccate solo marginalmente,
subendo variazioni nella forma.
Una
particolare specie di corpi galattici emette energia sotto
forma di radiazione in grandissima quantità, così
da meritarsi l'appellativo di attive. Le cause di
tutto questo sono ancora sconosciute, ma è possibile
distinguerle in base al tipo di energia irradiata:
-
Radiogalassie
- Sono di forma ellittica ed emettono radiazioni sotto forma
di onde radio. Hanno un nucleo formato da due lobi contrapposti
e la loro fonte energetica si pensa possa essere un buco
nero.
-
Quasars
- Particolari tipi di radiogalassie scoperte negli anni
'60. Hanno la caratteristica di essere situate a distanze
enormi e di emettere una quantità di energia, centinaia
di volte piu' di una galassia normale.
-
Markarian - La loro caratteristica è la grande
emissione di radiazione ultravioletta ed è probabile
che siano fra le piu' giovani di tutto l'universo.
-
Seyfert
- Scoperte dall'astronomo di cui portano il nome, sono caratterizzate
da intense emissioni di energia, da una forma a spirale
e da un nucleo molto luminoso.
Probabilmente
ogni galassia si è formata a partire dalla materia primordiale
generata dal Big Bang. Questa, durante la fase iniziale di espansione
dell'universo, iniziò ad addensarsi in grandi nubi, che
a causa delle forze gravitazionali cominciarono a contrarsi e
a ruotare attorno alla propria parte centrale.
E'
sicuramente in questo frangente, a causa delle interazioni gravitazionali
fra le diverse nubi di materia, che la velocità di rotazione
condizionò quella che poi sarebbe stata la loro forma finale.
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lattea
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