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CASSINI
La navicella Cassini, lanciata il 15 ottobre 1997 dal cosmodromo di Cape Canaveral tramite il razzo Titan IV/B Centaur, costituisce una delle più complesse e più grandi sonde interplanetarie mai costruite.

Essa è composta dall'orbiter, 2150 chilogrammi (inclusi i 687 kg degli strumenti, fra i quali 350 della sonda Huygens) per un'altezza di 6,8 metri e 4 di larghezza e con un diametro massimo costituito dall'antenna ad alto-guadagno (HGA), il riflettore primario, di 4 metri.

foto JPL-NASA

Considerata la distanza e la lunghezza della missione, e quindi la necessità di completare la missione in un lasso di tempo accettabile, la sonda non è stata inviata direttamente verso Saturno, ma indirizzata verso una traiettoria denominata VVEJGA (Venus-Venus-Earth-Jupiter Gravity Assist).

Sfruttando infatti l'energia derivante dai flybys con Venere (26 aprile 1998 e 24 giugno 1999), con la Terra (18 agosto 1999), e quindi con Giove (30 dicembre 2000), la sonda giungerà a destinazione il 1 luglio 2004, e quindi dopo 6,7 anni ed aver percorso 3,2 miliardi di km. A quel punto inizierà la missione vera e propria della sonda, con un tour orbitale di quattro anni attorno al pianeta Saturno, che permetterà un miglioramento delle conoscenze del pianeta, del suo famoso anello, della sua magnetosfera e quindi del satellite principale Titano.



La strumentazione di bordo è costituita da 18 elementi principali, sei di essi si trovano allocati sul modulo Huygens, e fra questi un analizzatore di gas, alcuni sensori vari per la misura delle proprietà fisiche ed elettriche dell'atmosfera di Titano e quindi una fotocamera per la ripresa di immagini. L'alimentazione elettrica è invece fornita da tre RTG, dello stesso tipo di quelli impiegati nel progetto Galileo, e congegnati per avere un lungo ciclo operazionale. Alla fine della missione, dopo 11 anni, essere saranno ancora capaci di produrre 628 W di potenza.
Vista la distanza fra Saturno e la Terra, una particolare importanza rivestono le comunicazioni fra lo spacecraft e la base di controllo. Specificatamente, quando Cassini sarà a circa 8 U.A., i segnali radio per giungere dalla Terra allo spacecraft, e viceversa, impiegheranno circa un'ora. In termini pratici questo significa che i tecnici della NASA non saranno in grado di dare istruzioni in caso di imprevisto.

Una parte rilevante nella missione la ricopre il modulo
Huygens, progettato dall'ESA (Agenzia Spaziale Europea) per lo studio dell'atmosfera e della superficie di Titano. Esso consiste nel probe che discenderà su Titano, e nell'apparecchiatura di sostegno (PSE), che include l'elettronica necessaria per seguire la sonda, recuperare i dati rilevati durante la sua discesa, e quindi elaborarli e consegnarli all'orbiter, che avrà il compito di ritrasmetterli verso la Terra.

Dopo essere rimasto inattivo per 6,7 anni, e quindi per tutto il tragitto interplanetario, giunto in prossimità di Titano, il 6 novembre 2004, esso si separerà dall'orbiter, rimanendo in stand-by ancora per circa 21 giorni, fino all'accensione dei sistemi, che avverrà 15 minuti prima dell'ingresso nell'atmosfera del satellite.
La fase successiva sarà la discesa tramite paracadute attraverso gli strati atmosferici di Titano, quindi il loro studio e l'impatto con la superficie, circa 2,5 ore dopo.

Galileo
Mars Odissey 2001
Pioneer 10-11
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