|
Buchi
Neri
L'oggetto
piu' misterioso che lo studio dell'astronomia possa presentare,
è sicuramente il buco nero. Cosa sia esattamente, gli studiosi
ancora non sanno spiegarlo, visto che per sua caratteristica,
e da cui il nome, esso è un corpo oscuro e misterioso.
buco nero in M87
(foto NASA-HST)
Per
iniziare una descrizione di esso bisogna partire dall'evoluzione
delle stelle. Infatti, come abbiamo detto nella pagina relativa
a tale argomento, esse nascono e muoiono secondo un percorso ben
definito. Prima le vediamo accrescere le dimensioni, sino ad arrivare
ad un punto che innesca la loro attività vera e propria:
la fusione nucleare.
Successivamente,
terminato il combustile, il nucleo stellare non riesce piu' a
contrastare le spinte gravitazionali delle parti esterne e praticamente
collassa su se stesso.
E'
a questo punto che entrano in gioco i buchi neri, infatti, se
le dimensioni della stella ammontano ad almeno 3,2 masse solari,
secondo quanto teorizzato dagli scienziati, la densità
del corpo stellare in agonia va progressivamente aumentando, e
di pari passo cresce anche la forza da imprimere ad un qualsiasi
oggetto, affinchè questo riesca a sfuggire all'attrazione
gravitazionale.
E'
questa la velocità di fuga, che deve avere un corpo
per riuscire ad abbandonare la superficie di un qualsiasi altro
oggetto celeste, che per esempio sulla Terra ammonta a 11,3 km/s.
Quando
questo valore avrà raggiunto i 300000 km/s, nemmeno la
luce potrà piu' sfuggire, e così il buco nero, come
un immane pozzo senza fondo, inghiottirà qualsiasi cosa
gli capiti nei paraggi.
|
|
Tutti
i corpi possono diventare dei buchi neri, e ciò è
stato studiato da uno scienziato tedesco K.SCHWARTZSCHILD,
secondo il quale un corpo ridotto a certe dimensioni, mantenendo
costante la massa, varca un limite oltre cui diviene un buco nero.
Tale soglia viene chiamata raggio di SCHWARTZSHILD.
La teoria della relatività
però ci insegna che
alla velocità della luce entrano in gioco ben altri fattori
di quelli fissati dalla meccanica classica, così nella
descrizione di questo fenomeno, bisogna tener conto anche della
nuova dimensione spazio-temporale introdotta da
A.EINSTEIN.
E'
dimostrato infatti, come un raggio di luce che passi in prossimità
di un corpo, sia da questo attratto in maniera direttamente proporzionale
alla sua massa. Tanto piu' sarà la massa del soggetto attrattore,
di altrettanto il raggio sarà curvato, sino all'estrema
condizione in cui a massa infinita corrisponderà un incurvamento
totale.
Per
dare un'idea del concetto, gli studiosi ricorrono spesso all'analogia
con una pallina di metallo posta su un tappeto di gomma. Piu'
aumenterà il peso della pallina e maggiore sarà
la depressione nella superficie del tappeto, sino ad arrivare
ad un punto, corrispondente a peso infinito, in cui le dimensioni
dello spazio subiranno un mutamento irreversibile.
Nel
caso del buco nero, questo è il limite oltre cui lo spazio
si chiude su se stesso ed il tempo rallenta sino a quasi bloccarsi,
in quello che gli scienziati chiamano l'orizzonte degli eventi,
una sorta di punto di non ritorno. Una singolarità
spazio-temporale, che molti scienziati pensano possa essere
una porta di comunicazione con altri universi o con altre parti
del nostro.
Individuare
un buco nero è però molto difficile, per lo piu'
ci si può basare sugli effetti da esso causati, infatti
gli astrofisici, ritenendo che lo si possa rintracciare in stelle
binarie, hanno già concentrato la loro osservazione sulla
stella Cignus X1 della costellazione del Cigno.
Questa
presenta delle perturbazioni tali da far pensare ad un compagno
impercettibile che le ruoti attorno. Ciò è suffragato
anche dalla discreta quantità di raggi X rilevati, che
pare possano essere radiazioni emesse dalla materia risucchiata
dall'ipotetico buco nero.
Documenti
|