IL MIO ROTORE
ovvero come modificare, riparare,
migliorare un rotore commerciale
Da quando ho aperto un vecchio
DAIWA per una riparazione (comperato usato e danneggiato), ho deciso che non avrei più
comperato un rotore nuovo, ma solo usato e, se possibile, rotto!
Infatti cosi' e' stato; adesso posseggo un DAIWA DC7011 ed uno YAESU G400RC entrambi
comperati per rotti ed ora perfettamente funzionanti e, forse, migliori degli originali;
Voglio qui presentare una serie di modifiche da me effettuate che permetteranno di
allungare notevolmente la vita del rotore; quello che diro' si riferisce in primo luogo ai
rotori DAIWA DC7011 e YAESU G400RC ma lo stesso vale per gli YAESU G450 G600, KEMPRO ecc.
che sono grossomodo tutti uguali (i pezzi sono intercambiabili HI!)
RIFINITURA DELLA SEDE DEL CUSCINETTO REGGISPINTA (Vedi
Fig 1);
la campana di questi rotori e' in alluminio presumibilmente fusa, viste le numerose
imperfezioni presenti sulla sede delle sfere del cuscinetto; queste imperfezioni non fanno
altro che aumentare l'attrito che, se a rotore nuovo non costituisce un problema, con il
tempo, con l'ossidazione di altre parti e quindi con l'aumentare degli attriti, possono
causare, in talune condizioni (come spieghero' in seguito) il blocco del rotore, che
magari comincia a girare solo grazie ad una spinta del vento!
Probabilmente in alcuni esemplari non ci sara' bisogno di effettuare alcuna modifica ma in
altri la cosa è obbligtoria, per esempio il mio YEASU G400RC presentava solo piccole
imperfezioni mentre il DAIWA DC7011 oltre a tali imperfezioni aveva del materiale in
eccesso che rendevano la sede delle sfere ovale anziche' rotonda (stampo ovalizzato??).
In questo caso, dopo aver bloccato il pezzo in una morsa, ho provveduto ad eliminare le
imperfezioni e rendere i cuscinetti rotondi prima con una lima per ferro, poi ho ritoccato
il pezzo con carta vetro sempre piu' fina fino ad usare della retina metallica per
levigare le superfici rendendole liscie;
la prova del nove l'ho effettuata montando la carcassa del rotore senza il meccanismo
degli ingranaggi (in pratica solo le carcasse in alluminio esterne) con le sfere nella
loro posizione ma senza grasso; se prima, tendando di far ruotare il rotore a mano con una
spinta, questo non compieva neanche mezzo giro, adesso compie uno e piu' giri, segno di
una brusca diminuizione degli attriti.
Nel caso dello YAESU G400 mi sono limitato ad una rifinitura delle imperfezioni con retina
metallica.
Lo stesso dicasi per la corona dentata piu' esterna, dove spesso tra i denti ci sono
sbavature ed ecceso di materiale che vanno rimossi con una limetta.
SOSTITUZIONE DELLE VITI CHE FISSANO IL MECCANISMO DEGLI INGRANAGGI ALLA CARCASSA CON ALTRE DI
MAGGIOR TENUTA (Vedi Fig 2);
questa semplice modifica potra' risparmiarvi un sacco di fastidi in seguito: nel mio caso
avevo montato una due elementi QUAD (vedi pagina apposita nel mio sito) senza alcuna
gabbia direttamente sul rotore, quindi un bel po' di fatica in piu' per lo stesso;
col tempo le varie forze in gioco avevano fatto allentare queste viti con il risultato che
i denti dell'ultimo ingranaggio non avevano una perfetta aderenza sui denti della corona
piu' esterna in alluminio ( bensi' leggermente angolare); capitava spesso che il rotore
non partiva, inconveniente che all'inizio (viti poco allentate) si poteva risolvere con
dei veloci cambi di direzione (pressione alternata dei tasti LEFT e RIGHT) in seguito
(viti molto allentate) dovevo attendere settimane intere sperando nella coincidenza -mia
presenza in radio- giusta raffica di vento- HI. Alla fine non ne ho potuto piu', ho
smontato il rotore e....sorpresa.
Dei bulloni + rondelle spaccate dovrebbero risolvere egregiamente il problema (nel mio
caso in inox, ma anche normale acciaio va bene).
SOSTITUZIONE DEI BULLONI ESTERNI CON ALTRI IN INOX : avendoli a disposizione, ne ho usati alcuni inox e con testa piu' alta, che offrono una presa migliore.
CONTROLLO ED EVENTUALE SOSTITUZIONE DELLA GUARNIZIONE FRENANTE SULLA TESTA DEL MOTORE (Vedi Fig 3); osservando il motore del rotore, quando viene fatto girare, si notera' che il suo albero si " alza di pochi millimetri" per poi ricadere quando interrompiamo la rotazione; a questo punto una guarnizione presente intorno al foro da cui fuoriesce l'albero del motore funge da freno impedendo che il motore, per inerzia (e quindi l'antenna), continui a girare. Questa guarnizione col tempo si logora e si consuma, se fosse necessario sostituirla.
MODIFICA DEL POTENZIOMETRO DA 500 Ohm PER IL RILEVAMENTO POSIZIONE (Vedi fig 4);
al control box del mio DAIWA DC7011 e' capitato che, con il tempo, girando il rotore la
lancetta della posizione non seguiva più l'andameto del rotore; il rotore girava
tranquillamente ma la lancetta rimaneva immobile per molti gradi, posizionandosi
correttamente solo dopo ampi spostamenti; inizialmente pensavo si trattasse di un problema
elettronico (integrato o transistor in avaria), poi mi sono accorto che la causa era il
potenziomentro da 500 Ohm che nel DAIWA era diverso dallo YAESU; in quest'ultimo infatti
il contatto centrale e ' collegato all'inteno con uno spezzone di filo che ruota con il
potenziomentro mentre nel DAIWA questo contatto e' affidato a due superfici metalliche
sovrapposte nel potenziomentro stesso; contatto che, forse a causa di un cattivo montaggio
dello stesso (asse non perfettamente perpendicolare alla base), era divenuto instabile;
questo faceva assumere al potenziometro solo alcuni valori (es 400 200 e 100 ohm) anziche'
una continua variazione 0-500 ohm; per rimediare a cio' ho saldato un filo tra il contatto
centrale esterno del potenzionmertro e l'interno.
SPOSTAMENTO DEL CONDENSATORE DI SPUNTO DALLA CAMPANA DEL ROTORE ALL'INTERNO DEL
CONTROL BOX ED EVENTUALE SOSTITUZIONE (Vedi fig
5);
mentre nello YAESU G400 (come nella maggiorparte dei rotori moderni) il condensatore di
spunto si trova nel control box, nel DAIWA DC7011 questo si trova nella campana del
rotore; ai fini del funzionamento la cosa non è molto importante ma in caso di guasto
dello stesso una cosa e' aprire il control box per la sostituzione e ben altra e' aprire
il rotore (magari abbassando il palo, smontanto l'antenna ecc.); quindi ho provveduto allo
spostamento e poiche' lo spazio a disposizione nel control box era limitato, l'ho
sistemato come in figura.
Nel caso il condensatore originale fosse da sostituire (motore che non parte o
funzionamneto a tratti), e non si riuscisse a reperirne uno identico, si puo' ovviare in
due maniere:
- usare un condensatore non polarizzato di un motore trifase (o anche quelli usati in
piccoli elettrodomestici) di valore uguale;
- costruirne uno simile utilizzando due condensatori elettrolitici polarizzati e due
diodi.
SOSTITUZIONE DELLA CINGHIETTA DEL MOTORINO CC (Vedi
Fig 6);
Nei negozi di ricambi per videoregistratori e Hi Fi non dovrebbe essere
difficile trovare degli O' ring simili, in extremis si puo' usare un
elastico.
MONTAGGIO DEGLI INTEGRATI DELLA
SCHEDA DEL CONTROL BOX SU ZOCCOLI (Vedi Fig 7);
la scheda del control box contiene solo un paio di integrati e pochi transistor;
dal momento che i cavi di controllo del rotore si estendono fin sopra l'antenna, potrebbe
capitare che, in seguito a temporali o fulmini caduti nelle vicinanze, gli integrati
rimangano danneggiati: niente paura, si tratta di economici amplificatori operazionali ma
è molto scomodo dover smonatre l'intero control box per la loro sostituzione; per questo
ho provveduto a montarli su degli zoccoli: in caso di guasto (presunto o reale) basta
sfilarli e sostuituirli.
FILTRAGGIO DI TUTTE LE ENTRATE ED USCITE (Vedi Fig.9): come ho detto prima i cavi di controllo del rotore giungono fin sopra l'antenna percorrendo parecchie decine di metri; in pratica si comportano come una antenna (anzi 6) captando RF e disturbi che si presentano nello shack; per questo ho provveduto ad inserire in serie a ciascuna linea delle impedenze di blocco ( meglio se delle perline di ferrite su ciascuna linea) e dei codensatori di by-pass verso massa; inoltre se il cavo fosse in eccesso, conviene arrotolarlo a mo' di choke; l'immagine mostra una modica effettuata ultimamente ad un control box GIOVANNINI ELETTROMECCANICA appartenente a Mike, IK7UFR (OVER OVER) i cui cavi di controllo captavano un'enorme quantita' di RF.
AGGIUNTA DI UN CIRCUITO PRESELETTORE;
qualche modello piu' costoso ha gia' questa opzione, quelli più economici no; durante i
contest o DX-Pedition e' molto scomodo portare l'antenna nella posizione desiderata
mantenendo premuto il tasto LEFT o RIGHT e contemporaneamente sintonizzare il proprio RX o
consultare il log; per questo ho cercato di risolvere il problema modificando quanto meno
possibile il circuito originale (SORRY! IL PROGETTO E' RIMASTO INCOMPIUTO)
SOSTITUZIONE DEI MORSETTI NEL RETRO DEL CONTROL BOX CON UN CONNETTORE; non so se tale modifica e' proprio necessaria; se siete soliti smontare e rimontare questi fili per varie prove, allora lasciate stare; certo è che conviene poter staccare il cavi del rotore durante un temporale per evitare che "qualcosa" arrivi in stazione proprio attraverso questi cavi.
E PER FINIRE UN TOCCO DI COLORE (vedi Fig 8): il mio DAIWA era di colore rosa sbiadito; non ho nulla contro il rosa, pero' non mi sembrava il colore idoneo quindi ho provveduto a sverniciare il rotore mediante sabbiatura con il risultato che potete vedere: nuovo!
Segue una serie di files contenenti vari progetti di rotori o control box apparsi su varie riviste italiane di elettronica:
73 de iz7ath, Talino Tribuzio