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sito personale
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Nel centenario (2001) del primo collegamento transatlantico del 12 dicembre 1901, ricordiamo un altra data storica nel campo della Radio. 12
FEBBRAIO 1931: |
12 febbraio
1931: a Roma é una giornata rigida ma limpida, spira una leggera
tramontana. L'EIAR annuncia: "Temperatura massima 12 gradi,
minima meno 1. La depressione nordica continua a spostarsi verso
Levante, interessando tutta l'Europa Settentrionale..." |
ultime
prove di collegamento con stazioni radiofoniche e radiotelegrafiche di
tutto il mondo. E' il sacrista Monsignor Zampini a procedere al rito. Per l'occasione viene circuiti complementari. La prima trasmissione ufficiale in telegrafia, ha luogo nella Sala del traffico. Il Papa pone mano al tasto telegrafico per trasmettere al mondo |
la frase: "In Nomine Domini, Amen". Mario Farneti I0TAD
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l i b e r a d i s c u s s i o n e
Onde radio ed elettrosmog
LA RADIO VATICANA E I PROBLEMI DELL'ELETTROSMOG INTERVISTA
AL EX MINISTRO DELLA SANITA' UMBERTO VERONESI L'elettrosmog è davvero fonte di tumore? Di fronte a quella che potrebbe rivelarsi, come la vicenda dei proiettili all'uranio, una caccia all'untore, il ministro della Sanità Umberto Veronesi propone una sua ricetta antipanico. Professor
Veronesi, le antenne allungano su di noi l'ombra sinistra del cancro. Quale peso
si deve dare alle accuse e ai timori di questi giorni? L'elenco
dei cancerogeni certi o probabili non comprende le onde elettromagnetiche.
Eppure c'è un rapporto inglese. Questo
"piccolo rischio" in eccesso che cosa comporta? Occorre
dunque guardarsi dalle interpretazioni istintive? Il
rogo dei semi Monsanto a Lodi richiama alla memoria l'incendio doloso delle
cascine lombarde che nel dopoguerra adottarono per prime i nuovi ibridi di mais
ad alta produttività, oggi entrati nell'uso comune. Il
Parlamento vota a favore delle medicine alternative, c'è chi chiede di
estendere agli animali di allevamento le cure omeopatiche e, apparentemente, la
medicina antroposofica. Che cosa ne dice? (di GIOVANNI MARIA PACE, La Repubblica, 7 aprile 2001
LETTERA
DEL MINISTRO DELLA SANITA' UMBERTO VERONESI La
verità è umanitaria "Ho letto con interesse, su La Stampa di ieri, l’editoriale del filosofo Gianni Vattimo, che definisce le mie posizioni «pragmatiche», a petto di quelle del ministro dell’Ambiente Willer Bordon, considerate invece «umanitarie», a proposito di onde elettromagnetiche come presunta causa di tumore. Vorrei rispondere a Vattimo che anch’io, come ministro della Sanità e medico che presto tornerà ai pazienti e alle ricerche, considero «umanitarie» le mie idee. E cerco un’etica matura, capace di resistere alle emozioni d’accatto e guardare alla dolorosa malattia che si chiama tumore con gli strumenti della ragione, della scienza e dell’intelligenza d’amore. Non sono a caccia di voti, quando sottopongo alla riflessione di Vattimo e dei lettori quel che è il pane quotidiano di noi ricercatori. L’Agenzia Internazionale per le Ricerche sul Cancro (Iarc) ha censito - dopo anni e anni di lavoro - 78 cause a effetto cancerogeno: inclusi il fumo da tabacco, certa muffa dei vegetali (aflatossine), l’amianto, il benzene, il radon, le radiazioni solari, gli estrogeni, vari virus, le polveri di legno, il cloruro di vinile. Basta una prova - anche minima - perché un agente sia definito cancerogeno per gli esseri umani. Lo Iarc cataloga anche 63 altri fattori a probabile, ma non assodata, cancerogenicità. Fra di essi non sono incluse le onde elettromagnetiche, come prova lo studio di Richard Doll, per conto dell’Authority britannica sulla protezione radiologica. Tutto qui. Non sarei dunque «umanitario»? Perché? Perché ritengo che non sia morale investire 20-30 mila miliardi (tanti ne occorrerebbero) per prevenire due ipotetici casi di leucemia, quando con la stessa cifra possiamo combattere i danni causati - con assoluta certezza - dai fattori prima indicati, salvando la vita a migliaia di bambini e adulti, che davvero contrarranno tumori e leucemie? E’ «umanitarismo», o non piuttosto paura irrazionale, quella che spingerebbe ad abbattere una selva di tralicci pressoché innocui, mentre sui gradini di tante chiese io vedo accovacciati i rappresentanti di quel mezzo milione di schizofrenici che non abbiamo i soldi per curare? E le anoressie? Le malattie mentali? Ho mille difetti, ma fin da ragazzo sono andato ogni giorno in ospedale, come un monaco. A combattere la malattia. Provando a guarire, quando possibile, senza dolore. Aver testimoniato della sofferenza di tanti non mi ha assuefatto, mi ha reso semmai più sensibile. Non cambierò quindi codice etico per un pugno di popolarità. I miei malati mi hanno insegnato che la verità è umanitaria."
COMUNICATO
STAMPA DELLA RADIO VATICANA La
Direzione della Radio Vaticana ha preso nota di quanto rilevato dagli organi di
controllo italiani in materia di emissioni elettromagnetiche nel territorio
italiano circostante il Centro Trasmittente di Santa Maria di Galeria.
NOTA CONCLUSIVA(?) Bordon pesta i piedi, come un bambino capriccioso, e si dimette, ma subito "mamma e zie" riescono a convincerlo di rimanere e così le dimissioni rientrano. Come hanno fatto queste brave persone? Con la promessa che il 18 maggio sarà fissata una data certa per il progetto di rientro, da parte di Radio Vaticana, nei limiti fissati dalla legge italiana... Salvati capra e cavoli?
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IN MARGINE ALLE POLEMICHE CONTRO RADIO VATICANA, ACCUSATA DI INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO _______considerazione del cittadino qualunque, però esperto in materia_______ QUELLO CHE IL CITTADINO DOVREBBERO SAPERE, MA E' SOMMERSO DALLA DISINFORMAZIONE 1. NON E' VERO CHE LE ANTENNE DELLA RADIO VATICANA FACCIANO AMMALARE DI TUMORE GLI ADULTI. "IN SINTESI, L'ANALISI DELLA MORTALITA' NEL PERIODO 1987-95 NON HA EVIDENZIATO ECCESSI DI MORTALITA' PER TUTTI I TUMORI E PER LE CAUSE TUMORALI". E' quanto afferma testualmente la ricerca dell'Agenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio, da molti citata per sostenere la falsa accusa che le antenne della Radio Vaticana provocano un aumento dei tumori negli adulti e leucemie infantili. L'area esaminata si estende per un raggio di 10 Km intorno al Centro trasmittente e presenta dati nella media di Roma. I mass media hanno invece accreditato l'immagine distorta di una vera e propria epidemia di tumori. 2. NON E' VERO CHE LE ANTENNE DELLA RADIO VATICANA FACCIANO AMMALARE DI LEUCEMIA I BAMBINI. La stessa ricerca afferma: "L'ANALISI DELL'INCIDENZA DI LEUCEMIA INFANTILE EVIDENZIA CHE NELL'AREA IN STUDIO (raggio=10 Km) IL TASSO DI INCIDENZA NON SI DISCOSTA DA QUELLO OSSERVATO NEL COMUNE DI ROMA". (si parla di 8 casi in 13 anni su circa 10 mila bambini). La falsa informazione che i bambini si ammalino sei volte più che a Roma deriva da questa sola riga : "IL RISCHIO MASSIMO SI OSSERVA NELL'AREA 0-2 KM DALLA STAZIONE DI RADIO VATICANA ED E' DOVUTO AD UN SOLO CASO OSSERVATO". Poiché la media di Roma è di 0,16 casi di bambini leucemici, per arrivare ad un caso unico (un bambino intero) bisogna moltiplicare 0,16 per 6. Da qui la deduzione errata: vicino alle antenne della Radio Vaticana i bambini si ammalano di leucemia 6 volte di più rispetto a Roma. Con tutto il rispetto per il dolore della famiglia del bambino, non stiamo parlando di centinaia di malati, ma di uno. Gran parte dei mass media hanno fatto ripetere al dott. Carlo Perucci, responsabile della ricerca, il rischio "sei volte maggiore" : ma questi ci ha detto di aver visto tagliata una sua frase, fondamentale, citata subito dopo : "Parlando di un solo caso, il dato non è statisticamente significativo!" Lo studio comunque, basandosi su questo piccolo numero di casi, nota un aumento di leucemie man mano che ci si avvicina alle antenne. Ma anche questo aumento "geografico" è poco significativo in quanto non prende in considerazione il fattore molto più importante degli effettivi campi elettromagnetici : e c'è da segnalare, che il caso di leucemia più vicino al Centro trasmittente è in una zona dove le antenne della Radio irradiano da anni emissioni elettromagnetiche inferiori ai livelli più restrittivi stabiliti oggi dalla legge italiana. La ricerca afferma infine : "AD OGGI LA CANCEROGENICITA' DELLE RADIOFREQUENZE RISULTA BEN LONTANA DALL'ESSERE DIMOSTRATA". 3. NON E' VERO CHE LA RADIO VATICANA SI SIA DISINTERESSATA E SI DISINTERESSI DELLA SALUTE DEI CITTADINI. Per quanto riguarda le emissioni elettromagnetiche la Radio Vaticana, molto prima che l'Italia si desse qualsiasi normativa, ha seguito scrupolosamente dai primi anni '90 i livelli indicati dalla Commissione internazionale competente in materia (ICNIRP). Da allora ha compiuto periodicamente adeguate misurazioni per tutelare anche i propri dipendenti operativi nel centro trasmittente, che in 44 anni non hanno mai segnalato conseguenze negative per l'elettrosmog. Le indicazioni della Commissione, aggiornate nel 1994, sono state fatte proprie nel 1999 dal Consiglio dell'Unione Europea, con la sola eccezione dell'Italia che nel 1998 aveva stabilito norme più restrittive. Le indicazioni della Commissione sono state sempre ritenute sicure per la salute delle persone dall'OMS, l'Organizzazione Mondiale della Sanità. Le radiofrequenze della Radio Vaticana, dobbiamo dedurre, non fanno male in tutto il mondo : t ranne che in Italia. LA RADIO VATICANA E' IN LINEA CON I PARAMETRI EUROPEI. 4. NON E' VERO CHE LA RADIO VATICANA DISPREZZI LE LEGGI ITALIANE E SI NASCONDA DIETRO LA EXTRATERRITORIALITA' La Radio Vaticana non intende prescindere dalla legge italiana in merito ai tetti di radiofrequenza. Per questo ha chiesto la costituzione di una Commissione con l'Italia per discutere la situazione che si è venuta a creare. La Radio ha già dimezzato unilateralmente dal 1 febbraio la potenza della sua antenna "principale" e ha ridotto anche altre emissioni, prima di qualsiasi ultimatum. La Commissione bilaterale Italia-Santa Sede sta lavorando proficuamente, con la massima collaborazione delle due parti, proprio per risolvere i complessi problemi connessi con le misurazioni dei campi elettromagnetici, che si fanno con strumenti sofisticati e adeguatamente tarati e non con gli apparecchietti-giocattolo che abbiamo visto in alcune trasmissioni, tanto strillate quanto calunniose e superficiali. Bisogna stabilire la fonte effettiva delle emissioni (ci sono in zona altri impianti che producono emissioni elettromagnetiche) nonché gli ambienti interessati da queste emissioni (secondo la legge italiana devono essere presi in considerazione non il muro di cinta della Radio Vaticana, come è stato fatto da alcuni, ma gli ambienti abitativi). Nello stesso tempo bisogna ricordare che il Centro esiste in base all'accordo bilaterale ratificato nel 1952, con il quale l'Italia si impegna ad "assicurare alla Santa Sede di effettuare trasmissione dirette a tutto il mondo cattolico". 5. NON E' VERO CHE IL CENTRO DI SANTA MARIA DI GALERIA SIA IL PIU' GRANDE DEL MONDO E I SUOI TRASMETTITORI I PIU' POTENTI Le antenne sono solo 33 e non 90 come è stato detto; inoltre non possono funzionare tutte insieme e in tutte le direzioni. Ci sono centri trasmittenti molto più potenti in Germania, Inghilterra e Francia per non parlare degli Stati Uniti e della Russia. Ma non fa niente: lo si ripete perché fa effetto. 6. LE CASE SONO STATE COSTRUITE E CONTINUANO AD ESSERE COSTRUITE VICINO AL CENTRO E NON VICEVERSA Un tempo, era il 1957, le antenne della Radio Vaticana si ergevano solitarie in aperta campagna. Oggi si vuole a furor di popolo costringere la Radio Vaticana a spostarsi. Ma la situazione si è creata anche per responsabilità delle competenti autorità italiane: non è stata la Radio Vaticana a costruire un Centro Trasmittente in città, ma la città a crescere vicino al Centro. Anche le Autorità italiane devono dunque collaborare a trovare le soluzioni soddisfacenti per tutti: cittadini e Radio Vaticana. 7. CHI DIFENDE CON PIU' CORAGGIO LA RADIO VATICANA ? RISPOSTA : GLI SCIENZIATI Gran parte dei mass media e alcuni politici sono riusciti ad influenzare l'opinione pubblica facendo leva sulle preoccupazioni per la salute stravolgendo la verità dei fatti. Un gruppo di scienziati, piccola ma autorevole voce, ha scritto una lettera a Ciampi, Amato, Prodi e Veronesi in cui affermano testualmente che "la scienza nel nostro Paese rischia di essere non solo incatenata ma anche calpestata". Questi scienziati sostengono che "le norme sull'elettrosmog sono destituite di ogni fondamento scientifico" e "sono contrarie agli interessi del Paese". Denunciano quindi il tentativo di "creare dannosi allarmismi mediante la diffusione di notizie totalmente contrastanti coi più recenti rapporti scientifici" ; sospettano che si stia commettendo il reato di "procurato allarme" in relazione alla "irresponsabile" campagna che alimenta un panico che non ha ragione di essere. Inoltre affermano che in questo modo vengono sottratti soldi per risolvere questioni più importanti come l'inquinamento provocato dal traffico che, questo sì, provoca certamente tumori ! 8. ALTRI ESEMPI DI DISINFORMAZIONE : IL RAPPORTO DOLL Certa stampa per dar credito a quanti affermano la pericolosità delle antenne della Radio Vaticana ha citato il più recente rapporto sulle emissioni elettromagnetiche, quello dello scienziato inglese Richard Doll. Clamoroso errore in quanto Doll prende in esame le emissioni dei cavi dell'alta tensione che sono molto differenti dalle radiofrequenze. Ma non solo. Sulla stampa si è letto che Doll avrebbe sostenuto nel suo rapporto che "vi sono prove che prolungate esposizioni a livelli più alti di campi elettromagnetici sarebbero associate ad un modestorischio di leucemia nei bambini". Doll ha smentito seccamente questa frase a lui attribuita : "è assolutamente falsa". 9. PERCHE' NON VENGONO CONSIDERATE ALTRE POSSIBILI FONTI INQUINANTI PRESENTI IN ZONA? Nella zona di Santa Maria di Galeria ci sono anche : il principale centro di raccolta di scorie radioattive n Italia dell'Enea (Nucleco di Casaccia) che ha immagazzinati circa 7mila metri cubi di rifiuti radioattivi; un grande elettrodotto; un grande impianto della Marina militare (e due degli otto casi di leucemia infantile sono vicini a questi impianti). In più il terreno vulcanico della zona emette naturalmente il "radon", sostanza radioattiva. Nella zona c'è tutto questo. Perché non si studiano anche questi problemi ? 10. PERCHE' TANTE BUGIE E TANTA DISINFORMAZIONE PROPRIO ORA? Ci sono precisi interessi che sono venuti a coincidere in questo momento particolare: - INTERESSI EDILIZI. SI CONTINUA A COSTRUIRE ANCHE ADESSO VICINO ALLE ANTENNE. - INTERESSI ECONOMICI. MIGLIAIA DI MILIARDI SONO IN GIOCO PER LA PAURA DELL'ELETTROSMOG. Messa a norma di elettrodotti, centrali elettriche, antenne radio-televisive e telefoniche, rete ferroviaria, elettrodomestici - MAGGIORE VISIBILITA' IN CAMPAGNA ELETTORALE. Diversi politici, pure in disaccordo con questa campagna diffamatoria, ci hanno detto di non voler intervenire perché "in questa fase" non bisogna contraddire l'opinione pubblica. - I MASS MEDIA FANNO PIù AUDIENCE CON GLI ALLARMISMI CHE PARLANDO CON OBIETTIVITA' E RAGIONEVOLEZZA. 11. LA RADIO VATICANA HA A CUORE LA SALUTE DELLE PERSONE E RIBADISCE LA CHIARA COSCIENZA DI NON FARE DEL MALE A NESSUNO. INTERVISTA CON IL NOSTRO DIRETTORE GENERALE, P. PASQUALE BORGOMEO (12 marzo 2001) Lunedi 12 marzo è la data per la quale era fissata l'udienza del processo intentato dalla Procura di Roma a tre dirigenti della Radio Vaticana, per presunto inquinamento elettromagnetico nell'area circostante il Centro Trasmittente di Santa Maria di Galeria. Luca Collodi ha chiesto a padre Pasquale Borgomeo, direttore generale della Radio Vaticana, perché fino ad ora l'emittente ha mantenuto il silenzio sulla vicenda: Il silenzio della Radio Vaticana, che ci è costato moltissimo finora, soprattutto sotto l'aggressione di trasmissioni televisive, di articoli di giornali ecc., è stato motivato da un'esigenza di correttezza, sia nei confronti della magistratura, sia nei confronti del governo italiano con il quale siamo in dialogo, in trattative già da alcuni mesi, anche se - devo dirlo con un certo rammarico - la stessa riservatezza non è stata sempre osservata dall'altra parte. Quello che adesso mi induce a parlare è il fatto che proprio un ministro, il ministro Bordon, e alcuni sottosegretari del governo italiano, hanno fatto dichiarazioni abbastanza dure nei confronti della Santa Sede. Questo mi meraviglia, anche perché dalle loro parole appare una mancanza di informazione sull'andamento dei colloqui tra le due delegazioni, Italia e Santa Sede, su questa vicenda. Bisogna sapere quindi che, per quello che riguarda le misure, si sono già presi accordi, lo scorso settembre, per misurazioni congiunte dei campi elettromagnetici nell'area. Non è che la Radio Vaticana voglia sottrarsi a un processo. La Radio Vaticana non riconosce - e prima della Radio Vaticana, la Santa Sede - la giurisdizione della magistratura italiana su persone come i tre indagati, i quali sono nell'esercizio di una attività che è regolata da rapporti internazionali tra Italia e Santa Sede, addirittura da una legge del Parlamento italiano del 1951, in applicazione a sua volta dei Trattati Lateranensi. Questo lascia capire che c'è forse una implicazione, un coinvolgimento, voglio dire qualche responsabilità anche da parte del governo italiano. Ad esempio per il fatto che si è edificato in un'area che 44 anni fa, quando iniziarono le trasmissioni, era aperta campagna. Adesso, soprattutto a Cesano in concomitanza con la ferrovia Roma-Viterbo, la FM3, si moltiplicano le case. Anche dopo il Decreto italiano del 1998, che restringeva drasticamente il livello limite per le emissioni elettromagnetiche assunto da tutta la Comunità Europea - 14 Paesi su 15, quindi l'Italia solitaria rispetto agli altri 14 - anche dopo questo decreto cosi restrittivo, non si sono viste misure atte ad arrestare la costruzione di case, le quali letteralmente continuano ad avvicinarsi al Centro trasmittenti di Santa Maria di Galeria. Padre Borgomeo, con un problema cosi complesso sul piano tecnico, scientifico, giuridico, che cosa si può rispondere alla gente che telefona preoccupata alla Radio Vaticana per sapere notizie più certe su tutta questa vicenda? Diciamo che, in linea generale, non hanno ragione di temere per la propria salute - parlo della salute - perché sono in un certo senso salvaguardati da misure protettive, quali quelle che la Radio Vaticana applica da molto tempo prima che in Italia ci fosse una legislazione in merito. E questo è bene sottolinearlo. Altra cosa è invece l'interferenza, il disturbo - diciamo così - l'induzione che i campi elettromagnetici possono avere su apparecchiature elettriche spesso non a norma. Perché lì si apre il campo smisurato dell'ignoranza che spesso però - e questo è doloroso - viene utilizzata sia per fini di strumentalizzazione politica, sia per interessi economici, che sono abbastanza evidenti anch'essi. Qual è una delle manifestazioni di questa ignoranza? Moltissime persone, nel percepire dei disturbi su certe apparecchiature pensano che l'effetto che si ha su un'apparecchiatura corrisponda e sia anzi minore di quello che si ha sul corpo umano. Invece è il contrario, l'effetto è infinitamente maggiore sulle apparecchiature elettriche che sono apparecchi per natura loro sensibili, ipersensibili ai campi elettromagnetici! Certo alcune molestie ci sono, e vorrei ricordare che non poche volte i tecnici di Santa Maria di Galeria sono venuti in soccorso per la schermatura di certe apparecchiature. Ma non si può trasferire così, sic et simpliciter, l'effetto che può avere un campo elettromagnetico su un citofono che non è a norma - cosa che, tra l'altro avviene spessissimo - e quello che può avere sulla salute. Non ci sono certezze scientifiche: questa è una cosa che nessuno ha il coraggio di dire, ma è così. La comunità degli scienziati italiani è indignata per questo: non ci sono certezze scientifiche sulla dannosità dei campi elettromagnetici, ma è prudente prendere delle misure e quindi adottare una filosofia, una cultura della precauzione - ed è quello che noi facciamo - e siamo in buona compagnia a livello europeo e internazionale (n.d.r. avendo adottato i limiti sull'elettrosmog decisi a livello europeo). Come possiamo pensare che 14 Paesi su 15, il quindicesimo essendo l'Italia, siano retti da persone incompetenti o irresponsabili? Padre Borgomeo, sul piano umano, che cosa la cruccia di tutta questa vicenda? Guardi, la prima cosa che mi fa proprio soffrire è pensare che ci siano persone che vivono in una specie di angoscia che è immotivata e che qualche volta, invece, è utilizzata strumentalmente. Questa è veramente una sofferenza. Poi c'è - e questo anche fa molto soffrire - l'accusa di indifferenza che viene lanciata; indifferenza, freddezza, insensibilità sia della Radio Vaticana in prima battuta, ma anche della stessa Santa Sede, per il fatto che noi siamo praticamente già giudicati. Noi siamo in una situazione in cui la sentenza è già stata emessa dall'opinione pubblica, la quale non vuole assolutamente sentire le ragioni degli accusati. E devo anche dire che non vedo un grande interesse sulla grande stampa italiana per chiedere a noi quali siano le ragioni, non solo del perché ci sottrarremmo alla magistratura italiana, ma del perché ci sentiamo tranquilli in coscienza nel fare questo lavoro che facciamo. Questa è un po' la situazione. E non riusciamo a dire le nostre ragioni, perché c'è - diciamo - una specie di onda un po' fanatica e un po' strumentale, che viene denunciata - ripeto - anche dai nostri scienziati. Ed è molto pericolosa poi per il bene della comunità, perché si rischia di versare enormi, ingenti somme in attività di ricerca o di prevenzione non giustificata, mentre invece ci sono emergenze veramente accertate, per le quali non si fa niente, nemmeno come ricerca. Poi, naturalmente, c'è lo sconcerto dei cattolici, dei nostri ascoltatori, di persone laiche di buona fede, i quali non riescono a trarre qualche conclusione. Non hanno gli strumenti perché non viene loro presentato tutto il quadro nella sua complessità e nella sua obiettività. è un'onda emotiva, facilmente manipolabile, con una psicosi che viene indotta, e questo fa soffrire le persone e di questo anch'io, personalmente, soffro. ****************************************************************** a cura di Flaviano, I2MOV COMUNICATO STAMPA DELLA RADIO VATICANA 2 MAGGIO 2001 La Radio Vaticana è soddisfatta che il Consiglio dei Ministri abbia riconosciuto la serietà e la credibilità del lavoro che si sta svolgendo secondo il calendario concordato con la rappresentanza italiana nella Commisione Bilaterale Italia-Santa Sede. Ribadisce la sua piena e leale volontà di collaborazione per risolvere le questioni ancora aperte nel tempo più breve possibile, come è stato più volte dichiarato. Per quanto riguarda la delocalizzazione della trasmissione in onde corte a cui si riferisce il comunicato finale del Consiglio dei Ministri, e che è stata individuata come responsabile di alcuni superamenti dei limiti stabiliti dalla normativa italiana, la soluzione è già pronta. Essa consiste nel fare tale trasmissione da altre antenne dello stesso Centro Trasmittente di Santa Maria di Galeria che si è verificato che non causano superamenti dei limiti di legge. La soluzione può essere attuata in tempi brevissimi e la Radio Vaticana aveva già assicurato che la avrebbe attuata appena terminate le misurazioni congiunte nei prossimi giorni. Il Consiglio dei Ministri riconosce che la soluzione per le onde medie, per altro già allo studio, richiederà qualche tempo in più. A questo proposito la Radio fa notare che in questo caso i residui superamenti dei limiti sono veramente molto ridotti e tali da non comportare rischi sanitari. La Radio Vaticana si augura che il compimento del lavoro della Commissione bilaterale possa veramente condurre alle soluzioni che ricostituiscano quel clima di reciproca fiducia e serenità che tutti giustamente auspicano.
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RADIO
VATICANA
Città del Vaticano, 19 febbraio 2002
COMUNICATO STAMPA
Comunicato
della Direzione della Radio Vaticana
in occasione della nuova udienza del Processo per il presunto inquinamento
elettromagnetico prodotto dal Centro trasmittente di Santa Maria di Galeria
Nell’udienza odierna il Giudice Andrea Calabria della 1° Sezione del Tribunale Penale di Roma, ha accolto l’eccezione, sollevata da Radio Vaticana, di difetto di giurisdizione del giudice italiano nei confronti di tre Dirigenti dell’emittente pontificia accusati di “getto pericoloso di cose” ex art 674 Codice Penale per le emissioni elettromagnetiche del Centro Trasmittente di Santa Maria di Galeria e ha dichiarato la conseguente improcedibilità del giudizio promosso a loro carico. L’eccezione di difetto di giurisdizione é stata sollevata dal Collegio di difesa di Radio Vaticana sulla base dell’art 11 del Trattato del Laterano del 1929 tra la Santa Sede e l’Italia che assicura agli enti centrali della Chiesa cattolica, e quindi anche alla Radio Vaticana, l’esenzione da “ogni ingerenza da parte dello Stato italiano”. L’attività svolta dai tre Dirigenti dell’emittente pontificia è una attività istituzionale della Santa Sede e perciò essi non possono essere giudicati per gli atti compiuti nell’esercizio delle loro funzioni, in forza delle immunità previste dell’art. 11 del Trattato Lateranense. La auspicata e opportuna conclusione della causa penale non significa tuttavia in alcun modo che la Radio Vaticana cesserà di adottare le misure precauzionali intese a venire incontro alle preoccupazioni della popolazione in campo sanitario ed ambientale, misure attuate in accordo con le Autorità italiane. E’ opportuno ricordare il proficuo lavoro svolto in tal senso in quella che è l’unica sede appropriata per affrontare tali questioni, cioè la Commissione bilaterale Italia - Santa Sede istituita ad hoc e destinata a continuare il suo lavoro. Per quanto riguarda le preoccupazioni sanitarie della popolazione circostante è in ogni caso doveroso ricordare ancora una volta che nessuno studio attendibile ha dimostrato l’esistenza di danni alla salute connessi alla attività trasmittente del Centro di Santa Maria di Galeria e che quindi non vi sono ragioni fondate di allarme. In particolare i risultati dello studio svolto dal Gruppo internazionale istituito dall’allora Ministro della Sanità Veronesi, e pubblicati dall’Istituto Superiore di Sanità (Rapporti ISTISAN 01/25, www.Pubblicazioni Istituto Superiore della Sanità>), sono tali da riportare la questione nei suoi termini oggettivi, indicando in quali direzioni può essere utile proseguire le ricerche scientifiche a livello nazionale e internazionale, ma contestando allo stesso tempo radicalmente ogni plausibilità delle
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accuse di danni alla salute in base ai dati scientifici disponibili sul Centro della Radio Vaticana, in particolare per quanto riguarda le leucemie infantili. Si deve infatti notare che nel Gruppo di studio il Ministro Veronesi aveva invitato specificamente alcuni esperti di chiara fama proprio nel campo delle leucemie infantili. Inoltre, bisogna ribadire ancora che la Radio Vaticana non solo ha sempre rispettato le raccomandazioni internazionali sulle emissioni elettromagnetiche, ma ha anche attuato entro i tempi previsti (31 agosto scorso) le misure necessarie perché le emissioni elettromagnetiche delle trasmissioni del Centro di Santa Maria di Galeria rientrassero nei limiti previsti dalla normativa italiana. In tal modo ha adempiuto, per parte sua, agli impegni presi nei confronti del Governo italiano nell’ambito dell’accordo raggiunto dalla Commissione bilaterale Italia – Santa Sede lo scorso 18 maggio. La Radio fa presente che a tal fine la potenza delle trasmissioni in Onde Medie 1530 kHz – ritenute la causa principale del problema e perciò già assai ridotte in precedenza nella durata - è stata ulteriormente diminuita da 300 a soli 100 kilowatt, con inevitabili sensibili conseguenze per l’ascolto dei programmi, solo in parte compensate dal trasferimento di alcune trasmissioni al centro trasmittente estero della Montecarlo Radiodiffusion. L’unica trasmissione in Onde Corte che causava inconvenienti era stata già da tempo trasferita ad altra antenna, cosicché per le Onde Corte il problema era già risolto stabilmente dal mese di maggio. La Radio Vaticana ha chiesto da tempo alla controparte italiana di svolgere una nuova campagna di misurazioni congiunte, con i metodi e le procedure utilizzate proficuamente in occasione delle misurazioni congiunte dei mesi di aprile-maggio 2001, per verificare nel modo più affidabile la situazione attuale, che i calcoli scientifici relativi alla potenza di emissione indicano essere in regola con le normative italiane. Tale campagna di misurazioni è in corso e i suoi risultati dovranno essere sottoposti alla Commissione bilaterale appena possibile. La Radio Vaticana auspica dunque che, sgombrato l’orizzonte da accuse ingiuste e infondate nei suoi confronti, la sua attività possa continuare con serenità, nel contesto di un responsabile e corretto rapporto con le autorità italiane e con la popolazione circostante, rassicurata sulla assenza di rischi sanitari. |