| Unione Europea | Repubblica Italiana | Regione Marche | Provincia di Macerata | | Comune di Ussita |


ABITANTI: 445
ALTEZZA s.l.m. mt. 730
SUPERFICIE: Km2 55,22
C.A.P: 62030
DISTANZA DA MACERATA: Km 73
PREFISSO TELEFONICO: 0737
POSTO TELEFONO PUBBLICO: Bar Due Monti P.zza centrale Tel.0737-99333
                                                             Orario: feriale 08:30 � 12:30 � 15:00 � 19:00
                                                                       festivo 08:30 � 12:30
INFORMAZIONI TURISTICHE: Tel. 0737-971000

FRAZIONI: Calcara, Casali, Capo Vallazza, Cuore di sorbo, Fluminata, Frontignano, Pian Dell'Arco, Pieve, San Placido, Sammerlano, Sant'Eusebio, Sasso, Sorbo, Tempori, Vallazza, Vallestretta

CALENDARIO DELLE MANIFESTAZIONI:
Luglio: Mercato domenicale. A Frontignano festa degli aquiloni con serata danzante. Sagra dei prodotti tipici della montagna. Torneo delle guaite. 
Agosto: Mercato domenicale. Serate musicali e commedie teatrali. Teatro e spettacoli per bambini.

Impianti sportivi funzionanti
Tutto l'anno: Palazzo del ghiaccio
Giugno-Settembre: piscina coperta, solarium, campi da tennis, minigolf, maneggio, campo da calcio.
Dicembre-Aprile: apertura impianti sciistici di Frontignano.
Luglio-Agosto: apertura sciovia Selvapiana

Il Comune al centro del Parco Nazionale dei Sibillini, � costituito da numerose frazioni sparse in una vallata alle pendici del Monte Bove; di eccezionale importanza paesistica, � un'amena ed attrezzata valle di villeggiatura estiva ed invernale. 
Gli impianti di risalita (seggiovia, sciovia, funivia) e le numerose piste, permettono di praticare i pi� diffusi sport invernali; la conformazione dei luoghi circostanti favorisce le escursioni e le ascensioni nei Monti Sibillini; inoltre la presenza del Monte Bove Nord (2112 m.), del Monte Bove Sud (2169 m.) e del Monte Bicco, costituenti un'imponente massiccio roccioso dalle caratteristiche decisamente alpine, offre la possibilit� di scalate di varie difficolt� e di escursioni di eccezionale interesse.
La Storia
Il nome deriva dal torrente Ussita che scorre nella valle. La storia di Ussita � legata a quella di Visso di cui era la pi� importante delle cinque guaite che nel XIII secolo, svincolatesi dall'autorit� dei feudatari, entrarono a far parte di questo Comune, mantenendo sempre autonomia amministrativa nel proprio territorio. Risale al 1380 la costruzione del Castello sul colle Fantellino, favorita da Rodolfo di Varano. Il castello, di cui resta una torre in pietra del secolo XIV a base quadrata, consisteva in una cinta murata di forma trapezoidale, difesa da cinque torri e da un fossato esterno; i ruderi sono visibili in localit� Castelmurato.
La costruzione del castello costitu� un'efficace deterrente contro le eventuali incursioni da parte dei comuni situati sul versante adriatico dei Monti Sibillini. Negli anni che seguono si manifestano cruente lotte all'interno della stessa famiglia dei Varano.
 

 Nel 1433, Visso, proteggendo nella rocca Elisabetta Malatesta, vedova di Piergentile si schier� apertamente contro i suoi fratelli Gentil Pandolfo e Berardo da Varano ai quali invece rimase fedele Ussita. Questo fatto fu la causa di continue rappresaglie da parte degli abitanti di Visso. Le discordie cessarono con l'arrivo nelle Marche dell'esercito di Francesco Sforza. Dopo alcuni anni di dominio Sforzesco, nel 1443 i territori dell'Alto Nera tornarono sotto l'autorit� della chiesa. Segu� un lungo periodo funestato da continue pestilenze come � anche confermato nelle chiese dai numerosi affreschi votivi, raffiguranti i santi protettori dal terribile morbo: San Rocco e San Sebastiano. Nel 1522 Ussita partecip� valorosamente, al fianco dei Vissani alla battaglia del Pian Perduto contro il Comune di Norcia per il dominio su parte dei rigogliosi pascoli dei Piani di Castelluccio. Il territorio di Ussita, prevalentemente montuoso, non ha mai favorito la pratica dell'agricoltura, favorendo invece, nel corso dei secoli un grande sviluppo della pastorizia. Nel secolo scorso i pastori di Ussita, con sapienti incroci, crearono una nuova variet� di pecora, la "sopravvissana", che rapidamente, per le sue pregiate qualit� si � diffusa su gran parte della penisola.
Molto interessante l'archivio comunale, che senza subire spoliazioni, conserva gran parte delle testimonianze di vicende politiche e amministrative che nel corso dei secoli hanno segnato la vita della piccola e fiera comunit�.


Testi e foto per gentile concessione di Progetto Italia s.r.l -Cagli (PS) Tel. 0721-781693

Impaginatura a cura di IK6COX Zeno Della Ceca

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