All' inizio del 1993 si è costituito all'interno del CISI un gruppo di persone, legate da un interesse e hobby comune, composto da quattro radioamatori aventi come precipuo interesse la ricerca e la sperimentazione nelle comunicazioni radio digitali. Il gruppo si è formalmente costituito all'indomani dell'assegnazione, da parte del Ministero PT, del nominativo di Stazione di Radioamatore IK1XHT ad una struttura dell'Ateneo. La cosa è tanto più sorprendente in quanto, al momento attuale, l'Università degli Studi di Torino è l'unico Ateneo in Italia ad avere un nominativo radioamatoriale e di conseguenza una stazione radio legalmente autorizzata. In Italia come all'estero essere Radioamatore non significa essere amante della radio se non in senso lato e generico: infatti la Legge sancisce che Radioamatore è persona dotata di Patente di Operatore di Stazione di Radioamatore e Licenza d'Impianto ed Esercizio di Stazione di Radioamatore.La Patente si consegue previo superamento di esami ministeriali, si ottiene la Licenza e quindi il Nominativo di Stazione di Radioamatore avendo conseguito la Patente ed avendo soddisfatto taluni disposti di legge. Il Servizio di Radioamatore è formalmente definito come "servizio di istruzione personale, di intercomunicazioni e di ricerche tecniche effettuato da Radioamatori, cioè persone debitamente autorizzate, interessate alla radiotecnica senza scopo di lucro", sia dalle vigenti leggi italiane, sia dalla Conferenza Internazionale delle Telecomunicazioni di Ginevra (ITU).
Per queste ed altre peculiarita' la Licenza di Radioamatore viene concessa a persone fisiche e ad Istituti di Istruzione Secondaria od Atenei che ne facciano motivata richiesta, ove ci sia un Radioamatore responsabile. Nasce così nel febbraio del 1994, all'interno della Stazione Radio Amatoriale, il server TCP/IP e nodo digitale ik1xht.ampr.org , una stazione radioamatoriale "gateway" tra la rete scientifica Internet (cablata) e le reti digitali dei radioamatori che, dal momento in cui è nata la radio ad opera di uno dei più grandi geni italia ni, Guglielmo Marconi, hanno cercato e sperimentato sistemi di comunicazione sempre più redditizi, sempre più perfezionati; ed è in questo sito, il CISI appunto, che si sposano la ricerca scientifica universitaria e le sperimentazioni messe in atto dai radioamatori. Crediamo che non sia un caso se questa sperimentazione si svolge al CISI, dal momento che quivi trovano felice connubio le Scienze Umane, le Scienze Informatiche, le Scienze della Comunicazione, le Scienze Sociali.
Che cos'è il radiogateway, come funziona, a cosa serve, e cosa si propone la ricerca e la sperimentazione che viene effettuata dai radioamatori, sono l'argomento dei prossimi punti.
Cos'è il radiogateway
ik1xht.ampr.org è un server capace di interfacciare la rete Internet alle reti radio-digitali dei radioamatori e viceversa. Un OM (radioamatore) ha così la possibilità di inoltrare una chiamata verso un altro OM anche attraverso un canale cablato, realizzando cioè una comunicazione mista, così come è possibile contattare un radioamatore, collegato al gate via radio, usufruendo di una connessione ad Internet.
Come funziona
Ad un PC collegato in rete sono connesse delle ricetrasmittenti attraverso dei TNC (Terminal Node Controller) che fungono da interfacce. Le radio funzionano su frequenze differenti, sintonizzate su reti digitali radioamatoriali; efficienti antenne sono collegate ad ogni radio. Un programma di comunicazione, che usa il protocollo TCP/IP, appositamente sviluppato ed implementato, si occupa di gestire ed inoltrare il traffico, controllare gli accessi, gestire un BBS, ecc.
A cosa serve
Permette ad OM di tutto il mondo, che usufruiscono di un centinaio di gateways già attivi, di comunicare anche con l'Italia; ci permette quindi di essere continuamente aggiornati e partecipare attivamente alla ricerca e sperimentazione di comunicazioni miste cavo/etere, che saranno il futuro prossimo dei sistemi informatici di comunicazione.
Cosa si propone la ricerca al CISI
Sviluppare in proprio un sistema hardware/software, con l'aiuto della sperimentazione effetuata da tutti gli OM del mondo, per collegare siti universitari alla rete Internet via radio, laddove questo non sia possibile tecnicamente o non conveniente finanziariamente.
Perche' il nome IK1XHT.AMPR.ORG ?
Il nominativo IK1XHT è l'identificativo, assegnato dal Ministero P.T. italiano, e identifica univocamente questa stazione radio.
ampr è acronimo di AMateur Packet Radio.
Ma chi può accedere al gate? Ovviamente solo radioamatori, i quali entrando dal canale radio "non vedono" Internet, non possono usufruire dei servizi che offre Internet, usano il canale fisico della rete solo per collegare altri OM, e solo per questo scopo: ogni altro tentativo di accesso è negato dal programma, ogni tentativo di uscire dalla rete è impossibile, ogni tentativo di usare i servizi di Internet comporta la esclusione dal gate. In futuro, su frequenze debitamente assegante dal Ministero PT e con mezzi tecnici non già amatoriali ma professionali, accederanno le strutture universitarie interessate.
Dopo tre anni di attesa (tanto infatti si è dovuto aspettare) finalmente dal Ministero PT, che nel frattempo ha pure cambiato nome diventando Ministero delle Comunicazioni, abbiamo ricevuto la Concessione per l'uso e l'utilizzo di una frequenza ad uso privato, per poter mettere in pratica le conoscenze e le soluzioni acquisite dopo questi anni di esperienze, ricerche ed esperimenti. Nel frattempo però sono anche successe molte cose intorno a noi. Le telecomunicazioni hanno avuto uno sviluppo impressionante, specialmente per quanto concerne la telefonia; torri per la telefonia cellulare sono sorte dappertutto; la rete telefonica cellulare copre virtualmente tutta l'Italia; i computer portatili sono diventati sempre più piccoli, veloci e compatti; i modem sono ormai grandi come delle schede telefoniche... insomma, accedere ad Internet via radio (per mezzo di un telefono cellulare), oggi come oggi, è semplicissimo e costa relativamente poco; un sistema di tipo radioamatoriale, che prevede un TNC, una installazione di antenna, una radio e quant'altro, è quindi decisamente superato, ingombrante, lento, costoso. Per noi radioamatori oggi non ha più senso spendere ancora del tempo e delle risorse, per mettere a punto e sperimentare dei sistemi di tipo amatoriale e poco affidabili quando la tecnologia ha nel frattempo fatto passi da gigante e permette a qualsiasi utente di telefonia cellullare di accdere alla rete in qualsiasi momento, da qualsiasi luogo, a basso costo, velocemente. Sistemi alternativi composti da moduli ricetrasmittenti a larga banda ad alta frequenza, molto più sofisticati di quanto potremmo mai realizzare noi, sono in vendita presso i negozianti specializzati; sistemi di accesso remoto via radio vengono venduti chiavi in mano da ditte specializzate; si parla già di telefonia digitale via satellite, che permetterà accessi ancora più veloci e sicuri.
Come radioamatori, in questo particolare progetto, abbiamo fatto il nostro tempo. La nostra sperimentazione può pertanto considerarsi conclusa. Così come in moltissimi altri campi è successo, quanto è stato fatto dai radioamatori in modo amatoriale, con pochi mezzi e tanta buona volontà, con intuizioni fortunate, con invenzioni ed applicazioni mirate, è stato acquisito dal mercato e viene offerto al grosso pubblico ed agli utilizzatori in modo più organico e funzionale.
A noi resta il ricordo di tanto tempo passato insieme a cercare, provare, costruire, smontare, testare, sperimentare, rompere ed aggiustare, e la consapevolezza di essere stati i primi in Italia a realizzare un tale sistema e di aver instillato in tanti altri gruppi l'idea della fattibilità anche in Italia di un radiogateway di tipo radioamatoriale, a beneficio di ricercatori e sperimentatori quali sono, per l'appunto, i radioamatori.
Il Radio Gateway non è più un progetto, quindi, è da tempo diventato realtà; e come tale non risponde più alle motivazioni per cui il CISI lo aveva preso in esame, accettato e varato come progetto; ora non è più funzionale alle specifiche attività del CISI; e perciò chiude i battenti.
I curatori del progetto hanno ora altre attività più pressanti: Andrea Borgnino IW1CXZ lavora ormai da due anni a Roma presso la RAI; Domenico Casarino IW1BI lavora come sviluppatore di software presso una software-house; Michele Debandi IW1CFL, è in dirittura d'arrivo per la sua laurea e non può permettersi di perdere altro tempo "giocando a fare il radioamatore".
Per quanto concerne lo scrivente, IK1QLD, sono ancora il responsabile della stazione radio IK1XHT, che fa ancora sentire la sua voce in HF, in VHF, in UHF, in tutte quelle occasioni che di volta in volta si presentano; ricordo per inciso che durante l'alluvione del novembre del 94, che tanti disastri provocò in Piemonte, alla stazione IK1XHT si alternarono diversi operatori che disbrigarono una notevole mole di traffico, sia in voce che in digitale, in aiuto alle popolazioni colpite da tale sciagura, di concerto con il Dipartimentio di Protezione Civile della Regione Piemonte e le altre Autorità preposte alla gestione dell'emergenza; in tale occasione siamo stati fatti oggetto di elogio formale da parte del Rettore dell'Ateneo torinese.
Ci sono in cantiere ancora dei progetti che compatibilmente alle disponibilità di tempo, di lavoro e di interessi, e con il costante supporto di amici radioamatori, cercherò di portare avanti per il comune interesse per la ricerca e la sperimentazione che caratterizza tutti noi Radioamatori.
Il software "eQSO" non è l'unico prodotto per effettuare questo tipo di comunicazioni basato sul protocollo VoIP. Un altro bel software è "EchoLink"; come viene riportato sul Web, "EchoLink is software which allows Amateur Radio stations to communicate with one another over the Internet, using voice-over-IP (VoIP) technology; the program allows worldwide connections to be made between stations, from computer to station, or from computer to computer". Anche EchoLink come eQSO è ditribuito gratuitamente alla comunità mondiale dei radioamatori. Attualmente presso la stazione IK1XHT sono attivi i canali di Conference sia di eQSO che di EchoLink.
Per chi fosse interessato a questa sperimentazinoe, questi sono i link giusti:
la modulazione radio digitale | il TNC | il protocollo AX25 | il protocollo TCP/IP | il TCP/IP via radio | il protocollo VoIP |
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