IL SERVIZIO DI CONNESSIONE VIA RADIO
IN COLLABORAZIONE CON I RADIOAMATORI



Ma chi può accedere al gate? Ovviamente solo radioamatori, i quali entrando dal canale radio "non vedono" Internet, non possono usufruire dei servizi che offre Internet, usano il canale fisico della rete solo per collegare altri OM, e solo per questo scopo: ogni altro tentativo di accesso è negato dal programma, ogni tentativo di uscire dalla rete è impossibile, ogni tentativo di usare i servizi di Internet comporta la esclusione dal gate. In futuro, su frequenze debitamente assegante dal Ministero PT e con mezzi tecnici non già amatoriali ma professionali, accederanno le strutture universitarie interessate.


Dopo tre anni di attesa (tanto infatti si è dovuto aspettare) finalmente dal Ministero PT, che nel frattempo ha pure cambiato nome diventando Ministero delle Comunicazioni, abbiamo ricevuto la Concessione per l'uso e l'utilizzo di una frequenza ad uso privato, per poter mettere in pratica le conoscenze e le soluzioni acquisite dopo questi anni di esperienze, ricerche ed esperimenti. Nel frattempo però sono anche successe molte cose intorno a noi. Le telecomunicazioni hanno avuto uno sviluppo impressionante, specialmente per quanto concerne la telefonia; torri per la telefonia cellulare sono sorte dappertutto; la rete telefonica cellulare copre virtualmente tutta l'Italia; i computer portatili sono diventati sempre più piccoli, veloci e compatti; i modem sono ormai grandi come delle schede telefoniche... insomma, accedere ad Internet via radio (per mezzo di un telefono cellulare), oggi come oggi, è semplicissimo e costa relativamente poco; un sistema di tipo radioamatoriale, che prevede un TNC, una installazione di antenna, una radio e quant'altro, è quindi decisamente superato, ingombrante, lento, costoso. Per noi radioamatori oggi non ha più senso spendere ancora del tempo e delle risorse, per mettere a punto e sperimentare dei sistemi di tipo amatoriale e poco affidabili quando la tecnologia ha nel frattempo fatto passi da gigante e permette a qualsiasi utente di telefonia cellullare di accdere alla rete in qualsiasi momento, da qualsiasi luogo, a basso costo, velocemente. Sistemi alternativi composti da moduli ricetrasmittenti a larga banda ad alta frequenza, molto più sofisticati di quanto potremmo mai realizzare noi, sono in vendita presso i negozianti specializzati; sistemi di accesso remoto via radio vengono venduti chiavi in mano da ditte specializzate; si parla già di telefonia digitale via satellite, che permetterà accessi ancora più veloci e sicuri.

Come radioamatori, in questo particolare progetto, abbiamo fatto il nostro tempo. La nostra sperimentazione può pertanto considerarsi conclusa. Così come in moltissimi altri campi è successo, quanto è stato fatto dai radioamatori in modo amatoriale, con pochi mezzi e tanta buona volontà, con intuizioni fortunate, con invenzioni ed applicazioni mirate, è stato acquisito dal mercato e viene offerto al grosso pubblico ed agli utilizzatori in modo più organico e funzionale.

A noi resta il ricordo di tanto tempo passato insieme a cercare, provare, costruire, smontare, testare, sperimentare, rompere ed aggiustare, e la consapevolezza di essere stati i primi in Italia a realizzare un tale sistema e di aver instillato in tanti altri gruppi l'idea della fattibilità anche in Italia di un radiogateway di tipo radioamatoriale, a beneficio di ricercatori e sperimentatori quali sono, per l'appunto, i radioamatori.

Il Radio Gateway non è più un progetto, quindi, è da tempo diventato realtà; e come tale non risponde più alle motivazioni per cui il CISI lo aveva preso in esame, accettato e varato come progetto; ora non è più funzionale alle specifiche attività del CISI; e perciò chiude i battenti.

I curatori del progetto hanno ora altre attività più pressanti: Andrea Borgnino IW1CXZ lavora ormai da due anni a Roma presso la RAI; Domenico Casarino IW1BI lavora come sviluppatore di software presso una software-house; Michele Debandi IW1CFL, è in dirittura d'arrivo per la sua laurea e non può permettersi di perdere altro tempo "giocando a fare il radioamatore".

Per quanto concerne lo scrivente, IK1QLD, sono ancora il responsabile della stazione radio IK1XHT, che fa ancora sentire la sua voce in HF, in VHF, in UHF, in tutte quelle occasioni che di volta in volta si presentano; ricordo per inciso che durante l'alluvione del novembre del 94, che tanti disastri provocò in Piemonte, alla stazione IK1XHT si alternarono diversi operatori che disbrigarono una notevole mole di traffico, sia in voce che in digitale, in aiuto alle popolazioni colpite da tale sciagura, di concerto con il Dipartimentio di Protezione Civile della Regione Piemonte e le altre Autorità preposte alla gestione dell'emergenza; in tale occasione siamo stati fatti oggetto di elogio formale da parte del Rettore dell'Ateneo torinese.

Ci sono in cantiere ancora dei progetti che compatibilmente alle disponibilità di tempo, di lavoro e di interessi, e con il costante supporto di amici radioamatori, cercherò di portare avanti per il comune interesse per la ricerca e la sperimentazione che caratterizza tutti noi Radioamatori.