Salve, siete curiosi di sapere qualcosa su di me, vero?
Come tutti sono andato a scuola e ho fatto venire l'esaurimento nervoso a più di un docente; alla fine ho preso il diploma di Maturità Classica e mi sono tuffato nel mondo universitario. Al momento non ne sono ancora fuori, infatti dopo aver trascorso diversi anni studiando medicina, lingue, scienze antropologiche, ora sono funzionario tecnico dell'Università degli Studi di Torino! Nel frattempo mi sono interessato ad una marea incredibile di cose, scoprendo di avere nel sangue, oltre a piastrine e globuli di vario colore, anche delle onde elettromagnetiche. Infatti "pasticciare" nel campo radio mi ha sempre interessato, più dal punto di vista pratico che teorico.
Oggi sono radioamatore, funzionario tecnico all'Università di Torino presso il
CISI (Centro Interstrutture di Servizi Informatici e Telematici per le Facoltà Umanistiche).
Qui al CISI mi occupo del "PROGETTO
RADIO GATEWAY" nel passato insieme ad altri tre amici e radioamatori Andrea IW1CXZ, Domenico IW1BI, e Michele IW1CFL. Cosa sia il PROGETTO è spiegato in altra parte di queste pagine; tento invece di spiegarvi quali siano in pratica le mie attività.
Una rara immagine di Guglielmo Marconi a bordo del panfilo Elettra alla fonda a Venezia (dalla raccolta fotografica di I3TXQ)
Da incallito radioamatore, ho creduto opportuno adoperarmi affinché le mie conoscenze, le mie potenziali capacità, il mio bagaglio di esperienze in campo radio e fuori fossero messe a disposizione della comunità scientifica; quale luogo infatti è più idoneo a sposare le attività di sperimentazione, proprie di buona parte dei radioamatori, con le attività di ricerca, proprie di buona parte delle strutture dell' Università? Il CISI è di per sé è un sito ove vengono offerti servizi, ma ciò non toglie che si possa fare sperimentazione, ed anche ad un certo livello.
In cosa poi consista l'attività di sperimentatore svolta da un radioamatore non è cosa così facile a dirsi. Ogni radioamatore ha un campo specifico di interesse, dal momento che questi sono molteplici. C'è infatti chi cerca di operare collegamenti con altri OM (così si abbrevia il termine radioamatore) in microonde facendo rimbalzare i suoi segnali sulla luna, c'è chi invece riesce a comunicare con l'altra parte del globo in onda corta; c'è chi predilige i contatti in telegrafia e chi usa solo sistemi digitali. C'è chi ama cimentarsi in gare di collegamento e chi va a caccia solo di OM residenti su isole. E così via. In ognuna (ed in altre ancora) di queste attivitaà bisogna affinare al massimo le conoscenze sui mezzi tecnici, sulla propagazione delle onde radio (ionosferica, per via di terra, via e-sporadico, ecc.), sulle antenne (via libera dunque all'autocostruzione), sui componenti, sul software, ecc.
Personalmente ho iniziato la mia attività in radio rivolgendomi unicamente alle onde corte, privilegiando cioè i contatti con altri OM su quella porzione dello spettro radio che è compreso tra 3 e 30 MHz. Il nostro Ministero delle Comunicazioni ha riservato (di concerto con i relativi organismi mondiali) delle porzioni di frequenza, destinate al traffico tra radioamatori, molto differenti tra loro non solo per lunghezza d'onda, ma per caratteristiche propagative, di sensibilità al rumore, alle stagioni, alla luce del sole, ecc. Dopo essermi fatto una discreta esperienza in questo settore delle onde radio, ottimizzando il mio sapere in funzione delle attrezzature radio e delle antenne usate, ho scoperto l'affascinante mondo delle VHF, e delle UHF ove i contatti possibili sono a molto più a breve distanza, i fenomeni di propagazione sono molto differenti ed affascinanti. In questo caso, antenne ed apparecchiature sono molto più piccole e trasportabili, e la buona riuscita di un collegamento dipende anche dalla altezza dell'antenna dal suolo; ho così potuto coniugare la passione della radio con l'amore per la montagna: se vi imbattete, dopo una estenuante camminata, sulla cima di un picco poco accessibile, in uno strano personaggio con cuffie in testa, mentre manipola con una mano un tasto telegrafico, con l'altra scrive strane cose, con una terza ruota la sintonia di un ricetrasmettitore, e con la quarta gira e direziona una stranissima antenna..... beh, forse mi avete trovato!
Un campo di interesse però non avevo ancora esplorato, quello inerente alle tecniche digitali applicate ai sistemi di trasmissione via radio. Con il prezioso aiuto di altri OM ho cominciato a rivolgermi e ad approfondire un campo molto particolare che mi era sempre stato oscuro e per tale motivo avevo sempre cercato di sfuggire. Se infatti avevo usato come modo di trasmissione la fonia, la telegrafia, la RTTY, giammai avevo pensato di trasmettere informazioni digitalizzate. Bene, oggi sono tutt'altro che un esperto nel campo, ma posso dire che sono in buona compagnia di un gruppetto di radioamatori che ha delle conoscenze complessive piuttosto invidiabili. Ed è con alcuni di questi che ci siamo proposti al CISI, luogo dove per l'appunto si fa largo uso di sistemi e trasmissioni digitali, fino a ieri unicamente via cavo, tra PC e PC, in ogni angolo del mondo, oggi invece anche via radio.
Con avanzate tecniche, programmi opportunamente implementati, trasmettitori modificati alla bisogna, modem studiati apposta per traffico radio, oggi dal CISI siamo in grado di diffondere via radio i segnali digitali che transitano su Internet. È stato cioè costruito un gateway, un ponte che fa da interfaccia di collegamento tra la rete cablata Internet e le reti radio digitali dei radioamatori.
Nessuno si stupisca e si allarmi: non è un modo per usufruire dei servizi di Internet via radio, magari a scrocco, con una radio ricetrasmittente giocattolo o un CB; tutt'altro. La cosa è spiegata in altra parte di queste pagine (vai al Progetto Radio Gateway).
IK1QLD operante la stazione speciale IZ1SSM durante il raduno Scout-JOTA alla Sagra di S. Michele (Val di Susa)
Ovviamente questo comporta un lavoro continuo di controllo, di cure, di modifiche ad una serie infinita di paramentri e di configurazioni, per un sistema che è tutt'altro che configurato in modo definitivo, essendo totalmente sperimentale e non avendo termini di confronto in nessuna realizzazione commerciale. Ogni cosa, ogni modifica, ogni intervento, ogni soluzione ai vari problemi che numerosi ci attanagliano e si presentano su più fronti è frutto dell' intervento di noi OM, con l'ausilio delle notazioni dei radioamatori di tutto il mondo, tutti quelli che ci collegano o transitano sul gate, sia via rete radio che via rete cablata.
Questa è un po' in sintesi la mia storia e la mia attività; non entro nei dettagli che forse non interessano a molti. Non vi starò a raccontare che ora uso le tecniche digitai anche via Onda Corta. E nemnmeno che ho iniziato con successo a trasmettere in SSTV (Slow Scan Television), un altro modo di trasmettere in digitale via radio.
Una cosa però vorrei rendere noto chiaramente: i miei potenti mezzi (come anche quelli installati qui al CISI) non sono trasmettitori professionali dai prezzi esorbitanti, o attrezzature fantascientifiche; sono poco più che giocattoli seri, roba da amatori (o meglio, da radioamatori!).
Collegare la luna con i mezzi della NASA o trasmettere segnali TV con i
mezzi della RAI non è poi impresa complicata: molto più arduo è farlo con
poche decine di watt di potenza, antenne autocostruite, trasmettitori
fatti in casa o modificati in proprio.
Ecco, direi che questo è proprio lo specifico dei RADIOAMATORI, di cui, scusatemi il campanilismo, sono fiero di far parte, nel nome ed in ricordo di GUGLIELMO MARCONI, inventore della radio e padre di tutti noi OM.
Ma di una cosa, sempre legata al mondo della radio, non ho parlato: la mia passione, ancora precedente a quella di radioamatore, per il radioascolto. In Onda Lunga, Onda Media ed Onda Corta si possono ricevere una infinità di cose: stazioni commerciali o broadcasting, bollettini meteorologici, stazioni di tempo e frequenza campione, agenzie stampa, torri di controllo di aeromobili e stazioni marittime e costiere, stazioni militari, cartine meteorologiche, ambasciate e tante altre cose ancora.
Con un adeguato ricevitore si può ascoltare di tutto e da ogni parte del mondo. Il radioascolto è un hobby veramente appassionante; non obbliga necessariamente a dotarsi di antenne sofisticate o ricevitori costosissimi, in quanto molto spesso un lungo spezzone di filo fuori della finestra serve egregiamente per ascoltare le emittenti commerciali di mezzo mondo e sovente il ricevitore domestico consente di passare piacevolmente lunghe ore ad ascoltare sia programmi in lingua italiana trasmessi da emittenti di mezzo mondo, sia trasmssioni in lingua straniera. Occorre invece un po' di ingegno e di capacità per riuscire a sintonizzare deboli emittenti dall'altra parte dell'oceano, o stazioni cosiddette pirata, che per loro natura emettono le loro onde per poche ore la settimana e con potenze irrisorie. Oppure ancora piccole emittenti indipendenti, non legate a scopi commerciali o di propaganda politica.
Il mio primo ricevitore è stato il glorioso Yaesu FRG 7, compagno di una intera generazione di appassionati, oggi piuttosto vecchiotto e decisamente obsoleto, quindi fuori produzione, ma ai suoi tempi abbastanza economico e versatile.
Quello a cui sono più affezionato è quello riprodotto qui, il Sangean ATS 909, le cui caratteristiche sono riportate, ad esempio, sul WEB di Radio Netherlands in uno spazio dedicato ai ricevitori commerciali.
Ma il mio ricetrasmettitore Kenwood TS 50 S ha, in ricezione, copertura conuntua da 150 kHz a 30 MHz, e non e' certo secondo a tanti blasonati apparati costruiti appositamente solo per ricevere. Con una radio da radioamatore ho quindi la duplice possibilità di esercitare sia il mio hobby di radioamatore che quello di radioascoltatore.
Ovviamente anche lo spezzone di filo fuori della finestra è diventato nel corso degli anni la classica antenna a telaio o Marconi, il dipolo random, il loop magnetico, il dipolo windom, la verticale multibanda, il filo corredato di balun magnetico, la rombica e così via. Ed anche gli ascolti si sono fatti via via più affinati, più mirati. Molte emittenti rispondono alle QSL con splendide QSL personalizzate, bandierine o gagliardetti e gadget di varia natura. Capita poi di conoscere, per via fortuita o per precisa volontà, i curatori, gli speakers, i d.j. o i componenti della redazione di questa o quella emittente, e gli incotri che si fanno portano sovente alla costruzione di solidfe amicizie internazionali, magari più solide di quelle che si possono instaurare attraverso contatti avvenuti con altri radioamatori.
Anche per l'hobby del radioascolto esistono associazioni e club, nazionali e internazionali, liste di discussione e News Group. Personalmente faccio parte dell'A.I.R. Associazione Italiana Radioascolto.
Angelo Brunero IK1QLD - SWL 168/TO
an Angelo Brunero production