Chi ha paura dei circuiti stampati?

a cura di Lapo Pieri

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Sviluppo

  • Per il bagno di sviluppo preparare una soluzione di soda caustica (NaOH) di 5 ÷ 10 g/l con acqua comune; la concentrazione dipende dalla temperatura del bagno: fra 15 °C e 20 °C ci vogliono almeno 10 g/l, oltre i 30 °C non superare i 5 g/l. Non conviene lavorare a meno di 15 °C. La soluzione non si conserva a lungo e comunque deve essere riposta in un contenitore, e non lasciata nella bacinella in cui si sviluppa; infatti la soda caustica reagisce con l'anidride carbonica presente nell'aria formando un precipitato bianco che ne peggiora la resa. Conservare anche la soda caustica anidra in un contenitore a chiusura ermetica.
  • Immergere la basetta e muoverla lentamente sotto il pelo della soluzione; appena il fotoresist si inizia a sciogliere levarlo tutto e velocemente con un pennello e risciacquare con acqua comune.
  • Asciugare con un cencio; può darsi che su di esso rimangano delle tracce di fotoresist sviluppato, in tal caso sciacquare ancora e asciugare.
  • mettere a seccare, possibilmente in un forno, ad almeno 60 °C, il che dovrebbe anche indurire ulteriormente il fotoresist polimerizzato. Se non si dispone di un forno può andare bene una piastra se il circuito è singola faccia, altrimenti è meglio usare un getto di aria calda (phon da capelli, non sverniciatori o termorestrinitori).

Se i risultati dello sviluppo non sono soddisfacenti può darsi che ciò non sia da imputare esclusivamente al tempo di esposizione o alla concentrazione e temperatura del bagno di sviluppo, ma anche allo spessore del fotoresist e ad eventuali imperfezioni nella stesura di quest'ultimo; alcuni tipi di sporco sulla basetta possono compromettere il buon funzionamento di alcuni fotoresist, per questo è stata descritta una meticolosa operazione di pulizia.

 

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