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Da decine d'anni ormai i radioamatori stanno sperimentando tecniche di trasmissione digitale basate sull'impiego di personal computer, di modem e di normali ricetrasmettitori. Si � venuta creando una rete di trasmissione dati che lega insieme tutto il mondo, usando un protocollo commerciale modificato per l'impiego radioamatoriale, l'AX25 la cui trasmissione "a pacchetto" prende il nome di packet radio. Con questo sistema � possibile l'invio di messaggi tra radioamatori ed il collegamento a banche dati (BBS) su cui si possono trovare programmi d'interesse radiantistico.
Proprio nel Friuli Venezia Giulia, grazie ad alcuni radioamatori, in particolare IV3ZXF e IW3QOJ, nacque la rete Itanet, un sistema di nodi digitali ad (allora) alta velocit� (1.224.000 bps) che collegarono la Regione ad un sempre maggior numero di province italiane oltre alle reti packet di Austria, Slovenia a Croazia. L'uso del packet nel campo della protezione civile per il momento � limitato a collegamenti di servizio in seno all'ARI, visto che non tutte le Prefetture o le Regioni dispongono delle apparecchiature necessarie. Lo sviluppo continuo della tecnologia peraltro da anni offre sistemi di personal computer portatili di dimensioni minime, per cui si pu� ipotizzare che ci sar� una maggiore attenzione verso le trasmissioni digitali, specie in campi come quello delle radiocomunicazioni alternative di emergenza, dove il traffico da svolgere consiste proprio nello scambio di messaggi. In effetti il terremoto avvenuto in Umbria e nelle Marche nel mese di settembre-ottobre 1997, � stato forse la prima occasione di un uso "in emergenza" della rete Itanet. La prefettura di Perugia � stata infatti connessa direttamente per alcuni giorni con la stazione IV3AVQ di Udine, responsabile per il Friuli Venezia Giulia dell'ARI Radiocomunicazioni emergenza, impiegando un semplicissimo PC portatile collegato ad un comune modem PK232 funzionante in Kiss con il programma TstHost. Il tutto interfacciato ad un ricetrasmettitore bibanda Kenwood TM 731 ed un'antenna ground-plane. Tramite una semplice connessione al nodo Itanet di Terni (IR0TR), in quanto il nodo di Perugia IR0PG aveva la porta a 1,2 bps in avaria, sono stati effettuati i collegamenti con la zona IV3 ed � stato inviato il primo messaggio packet indirizzato ufficialmente da un Prefetto a tutti i radioamatori italiani. L'alta velocit� dei nodi a 1,2 Mbs ha reso pi� rapide le connessioni ai BBS del Friuli Venezia Giulia piuttosto che ai BBS locali con porte a bassa velocit� (9,6 bps), a riprova della validit� di questa rete interamente "made in Italy". Certo che trattandosi di una rete amatoriale, ci sono ovviamente dei problemi che mal si prestano all'uso in emergenza, primo fra tutti l'unicit� dei link presenti su certe tratte vitali, per cui il blocco di un nodo pu� significare il blocco di una grossa parte della rete. Ovviamente maggiore sar� la diffusione del sistema e maggiori saranno i link "alternativi" che permetteranno di bypassare i nodi eventualmente in avaria. Va qui anche fatta un'ultima considerazione su quelli che sono i sistemi di gateway tra rete packet radioamatoriale ed Internet, sempre riferiti all'emergenza: Pur non nascondendone l'utilit�, tanto da averli gi� considerati come risorsa alternativa, non possiamo ignorare che proprio lo sviluppo di sistemi di trasporto interamente basati su tratte via radio, senza quindi alcuna connessione con reti via cavo, rende il sistema Itanet preferibile ad altri sistemi altrimenti fortemente penalizzati in caso di avaria alle linee telefoniche. E ricordiamoci che anche in occasione del sisma in Umbria i radioamatori sono stati chiamati proprio perch� le linee telefoniche erano interrotte.




Rete Itanet


Per saperne di pi� su Itanet e sull'APRS

Relazione su Itanet e sull'APRS presentata alla fiera del radioamatore di Pordenone il 2 dicembre 2001 in formato Acrobat (843 Kb)

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