Primo Articolo


		   TCP/IP, protocolli ed altri misteri



     PREFAZIONE

      Il TCP/IP, in campo OM, si e'  diffuso parecchio  negli ultimi 3
      anni, sebbene non siano apparse sulla  letteratura specializzata
      italiana molti articoli al riguardo.  Le  grandi possibilit… del
      sistema hanno attratto moltissimi,  ma altrettanti  ( o  forse i
      pi—) ne  sono stati  respinti dopo  il primo  approccio  a causa
      delle tantissime cose misteriose che circondano l'argomento e le
      non sempre chiare istruzioni che accompagnano il package.

      Lo scopo di questo ed altri articoli che  seguiranno (forse..) Š
      di buttare   un po'   di luce   su  questo   argomento  mettendo
      particolarmente   in  risalto   gli  aspetti   filosofici   (  o
      sistemistici ) di  tutti i  discorsi che  riguardano le  reti al
      fine  di disseminare  le idee  di fondo  ,  le  esperienze  e le
      prospettive che riguardano questo mondo in frenetica evoluzione.

      I particolari di installazione e configurazione saranno lasciati
      per  ultimi perchŠ  seguiamo il  motto "Pensiero  e  Azione" nel
      significato di: " Prima pensiamo e poi, di conseguanza agiamo, e
      dai risultati dell'azione riprendiamo a pensare per  la prossima
      azione, e cosŤ in continuazione".

      Nessuno comunque si  aspetti da  questi scritti  la Pappa Pronta
      !...perchŠ questo sarebbe contrario al principio:

	 <<  Non sottrarre ad alcuno il proprio divertimento ! >>

	     Infatti il  divertimento degli  OM consiste nell'imparare
      sforzandosi  di   realizzare  e   far  funzionare    le  proprie
      apparecchiature...( o no ?  )

      La sequenza degli argomenti sar… un po'  dettata dalle necessit…
      espositive  e non  seguir… un  piano ordinato,   prestabilito ed
      organico semplicemente perchŠ la materia  stessa Š ingarbugliata
      ed in continua evoluzione.  Faremo sovente  dei salti  in avanti
      ed in dietro sperando che poi, alla fine, il  quadro si illumini
      e che tutti gli  argomenti che  riguardano la  trasmissione dati
      acquistino una loro collocazione  nella cultura  tecnica di ogni
      Radioamatore.



				--- * ---


				Parte 1


	RETI


	Ma cosa sono queste reti di cui tanto si parla ?

      Vediamo di darne una descrizione generale dal punto  di vista di
      chi  le usa,  poi, in  seguito, penseremo   a capire   cosa c'e'
      dentro, come funzionano e come differiscono una dall'altra.

      Una rete, per l'utente, e' un  corpo misterioso  e complesso con
      tanti   punti di   accesso.  La   rete telefonica   Š certamente
      l'esempio che tutti  hanno sott'occhio  e conoscono bene....come
      utenti.

	      La rete  telefonica si  presenta all'esterno  con le sue
      terminazioni, i  telefoni, e  fornisce agli  umani una  serie di
      servizi tutti  ottenibili  agendo  su  un'interfaccia  nota  : i
      numeri ed i toni.

	  Cosa  succede dentro  lo sanno  solo gli  addetti ai lavori,
      daltronde la conoscenza  degli eventi  e dei  componenti interni
      alla rete non d… alcun contributo agli utenti.

      Ovviamente la rete Š composta  da tanti  diversi macchinari che,
      lavorando di concerto, realizzano gli  scopi per  cui la  rete Š
      stata progettata  e realizzata  ed in  realta' all'interno della
      rete  telefonica   mondiale  ci   sono  apparati   meccanici  ed
      elettronici  di tante  marche diverse,  differenti  tecnologie e
      differenti principi di funzionamento  che, tutti  assieme, danno
      l'impressione all'utente che l'insieme sia una macchina unica.

      (Fig. 1.1)






      Le reti per la trasmissione dati si sono evolute in modi diversi
      rispetto alla rete telefonica mondiale.  Per la rete telefonica,
      infatti,  gli organismi  statali delle  varie  nazioni, raccolti
      intorno al CCITT, iniziarono subito a mettersi d'accordo  in modo
      da armonizzare le  rispettive reti  nazionali.  Sebbene esistano
      notevoli differenze fra le varie reti nazionali, piu' o meno fare
      una telefonata  in Italia  e' come   farla in   Giappone: magari
      cambia solo la probabilita' di trovare una linea libera (HI).

	   Le reti  dati invece  si sono  sviluppate in  casa dei vari
      costruttori di computer, ognuno attento a far si che  la propria
      rete   fosse   incompatibile   con   quella   dei   concorrenti.
      Soprattutto  in queste  reti "proprietary"   le stesse   CPU che
      eseguono le applicazioni sono anche parte integrante del sistema
      trasmissivo.   L'idea di  avere una  rete indipendente, separata
      cioŠ dai computer utenti,  inizio' a svilupparsi una  ventina di
      anni  fa   in  concomitanza   con   gli   studi   teorici  sulla
      "commutazione di  pacchetto", finanziati  dal DOD  (il Ministero
      della Difesa americano), studi poi  sfociati della realizzazione
      di ARPANET e successivamente del TCP/IP.

      Concentriamo, innanzitutto, l'attenzione sulla differenza fra le
      reti a commutazione di circuito rispetto a quelle a commutazione
      di pacchetto.

      In una rete a commutazione di circuito,  come quella telefonica,
      l'operazione di connessione  fra due  utenti fa  si che  la rete
      metta a  disposizione dei  due utenti  una  serie  di  risorse e
      queste risorse sono di uso esclusivo dei due  parlatori fintanto
      che  la conversazione  non viene  abbattuta.  Le  risorse sono i
      vari   canali analogici   o digitali   che connettono   le varie
      centrali  telefoniche  e  gli  organi  di  scambio  in  ciascuna
      centrale  attraversata.  Sia  che gli  utenti parlino,   sia che
      stiano zitti gli scatti si incrementano lo stesso perche' nessun
      altro puo' usare quelle risorse.

	   Il grosso  spreco di  risorse di  una tale rete puo' essere
      immediatamente  percepito pensando  al fatto  che in  genere due
      persone ben  educate in  conversazione parlano  uno  alla volta,
      quindi il canale in ogni direzione e' in media occupato  solo al
      50%, senza poi pensare alle pause fra una parola e l'altra.

      In una  rete a  commutazione di  pacchetto le  cose avvengono in
      modo molto diverso.  Le risorse tramissive vengono  assegnate ai
      vari utenti in modo dinamico, cioe' nessun canale Š assegnato in
      esclusiva ad un utente bensŤ i dati che ognuno vuole trasmettere
      viaggiano sugli stessi canali. Ovviamente, poiche' vale la legge
      universale secondo cui:

		     " Non esistono pranzi gratis"

      l'aumento di efficienza  si paga  con un'accresciuta complessita'
      degli organi   di commutazione   che in   questo caso   sono dei
      computer dedicati  sui quali  girano degli  appositi programmi (
      dei TNC in grande stile...per intenderci ).

      Di  reti a  commutazione di  pacchetto ce  ne sono  tanti tipi e
      queste si distinguono soprattutto  dal modo  in cui  i pacchetti
      vengono instradati.  Attenzione a non confondere il  modo in cui
      una rete si presenta all'esterno,  cioŠ all'utente,  rispetto ai
      modi  e  agli  algoritmi  che  vengono   usati  all'interno  per
      realizzare effettivamente la commutazione !

       Se,  infatti, oggigiorno  tutte le  reti pubbliche  o private a
      commutazione   di  pacchetto   si  presentano    all'utente  con
      l'interfaccia standard X.25 , al loro interno funzionano in modi
      totalmente differenti.

      E' proprio per inquadrare le  nostre reti  per OM  che si stanno
      sviluppando che  di seguito  esamineremo le  tecniche principali
      che  sono  state  inventate   per  consegnare   i  pacchetti  ai
      destinatari. Questa analisi sara' utile per capire i  vantaggi e
      gli svantaggi delle varie soluzioni  e poter  fare dei confronti
      con le varie NETROM, ROSE e IP che noi usiamo.



      Una rete a commutazione  di pacchetto  puo' essere vista come un
      insieme di  risorse messe  a disposizione  di tutti  gli utenti.
      Queste risorse sono, dicevamo, i canali trasmissivi, i buffer di
      memoria  nei  nodi  e  la  potenza  elaborativa  delle  CPU  che
      costituiscono i nodi stessi.   L'allocazione dinamica  di queste
      risorse Š appunto cio' che distingue  le reti  a commutazione di
      pacchetto da quelle a commutazione di circuito.

	Le funzioni principali che ogni rete svolge sono due e cioŠ:

	   - Instradamento (Routing), la capacita', cioe' di consegnare
	     al destinatario un pacchetto di dati utilizzando il
	     cammino piu' efficiente.

	   - Controllo del Flusso ( Flow Control) che e' la capacita' di
	     gestire la quantita' di servizio richiesto dagli utenti in
	     modo che la rete stessa non venga paralizzata
	     (congestionata) da una richiesta di servizio superiore
	     alle sue capacita' fisiche.


      Il modo in cui queste due funzioni vengono  realizzate Š appunto
      cio' che distingue una rete dall'altra dal  punto di  vista degli
      algoritmi   di  funzionamento,   ma  esiste   un'altro  tipo  di
      classificazione che dipende dal modo un cui successivi pacchetti
      inviati da un utente all'altro vengono trattati.

      Ci sono cioŠ reti di tipo DATAGRAM e reti a Canale Virtuale.

      Nelle reti Datagram ogni segmento di dati  viaggia attraverso la
      rete in modo del tutto indipendente rispetto ai segmenti  che lo
      hanno preceduto.   I segmenti  di dati  vengono appunto chiamati
      datagram ed   in genere,   ma non   sempre,  coincidono   con  i
      pacchetti.  (  parlando  dell'  IP  vedremo  perche' possono non
      coincidere )

      Nelle reti a Canale Virtuale ( VC  ) il  primo pacchetto inviato
      apre la strada attraverso la rete e tutti i successivi gli vanno
      dietro a meno che non si interrompa un qualche canale  su questo
      circuito virtuale cosi' tracciato.  Ovviamente in  questo tipo di
      rete ogni  nodo deve  mantenere traccia  di ogni  CONNESSIONE in
      corso.

      Nelle  reti Datagram,  al contrario,  non esiste  il concetto di
      "connessione"  (stiamo parlando  a livello  di rete  !).  Queste
      reti sono dette "Unconnected".

       Ovviamente ogni  soluzione presenta  vantaggi e  svantaggi e su
      questi  argomenti si   sono a   lungo scontrate   diverse scuole
      filosofiche.

      I partigiani delle reti Datagram mettono in risalto  che le loro
      favorite  sono piu' semplici da  realizzare e  che ogni  nodo ha
      bisogno di meno memoria perche'  non deve  ricordare niente sulla
      storia passata.  Gli oppositori ribattono che il risparmio sulla
      memoria  viene scaricato   sugli utenti   che hanno   bisogno di
      faticare di  piu' per  rimettere ordine  nei datagram  che  non Š
      detto che  arrivino a  destinazione nello  stesso ordine  in cui
      sono stati  immessi nella  rete,  infatti  possono  aver seguito
      cammini diversi con tempi diversi di attraversamento.

      Allora i datagrammisti parlano di  come le  loro reti reagiscano
      bene ai  guasti ed  alle interruzioni  o saturazioni  dei canali
      trasmissivi e  di rimando  gli avversari  ridicolizzano il fatto
      che le reti datagram possono perdere per strada i dati.

      Ma lasciamo perdere le discussioni filosofiche e concentriamoci,
      piuttosto, su come le due funzioni principali (Forwarding e Flow
      Control ), che ogni rete deve fare, possano essere realizzate in
      pratica.

      Da  questo punto  di vista  le reti  possono essere classificate
      secondo quattro classi o "politiche" di funzionamento.




   - POLITICHE ISOLATE :

	Il calcolo  per l'instradamento  Š realizzato  da ciascun nodo
      indipendentemente dagli  altri nodi  sulla base  di informazioni
      residenti  sul nodo  stesso.  I  nodi  non  si  scambiano alcuna
      informazione su loro stato nŠ sulle loro conoscenze della rete.

  - POLITICHE DISTRIBUITE :

      Il calcolo dell'instradamento  avviene in  parallelo fra ciascun
      nodo in maniera cooperativa.  I nodi  si scambiano  di frequente
      informazioni sul loro stato e sulla loro conoscenza della rete.

  - POLITICHE CENTRALIZZATE :

      In queste reti esiste  un Centro  di Controllo  della Rete (NCC)
      che ha sott'occhio lo stato  globale della  rete.  In  base alle
      sue informazioni, dinamicamente  aggiornate da  ogni nodo, l'NCC
      calcola  qual'e' il  cammino ottimale   per ogni   connessione e
      distribuisce ai  nodi le  eventuali tabelle  di  instradamento o
      comandi.

  - POLITICHE MISTE :

	   In queste  reti viene  realizzato un  misto delle politiche
      precedenti.  Tipici esempi riguardano un misto fra  le politiche
      centralizzate e quelle isolate.




      Come  al solito  ci sono  vantaggi e  svantaggi in  ogni tipo di
      politica ed ognuna puo' essere realizzata in modo molto diverso,
      quindi,  per esempio,  due reti   a "Politica   Isolata" possono
      essere  molto  diverse  una  dall'altra,  e  soprattutto possono
      essere Datagram o VC.


      Che tipo di politica realizza il nodo NETROM ?   e la  ROSE ?  e
      l'IP ?  Molti di voi avranno gi… la risposta,  ma vediamo  un po'
      di dettagli di ogni tipo di politica  facendo esempi  con i tipi
      di rete effettivamente in uso  per poter  capire, poi,  quale si
      adatta meglio all'uso radiamatoriale.




  RETI A POLITICA ISOLATA

      Dicevamo che queste reti  possono essere  realizzate con criteri
      molto diversi, ed alcuni molto semplici.

	 Un algoritmo  molto bello  Š quello  della "patata bollente".
      Mettiamoci nei panni  di un  nodo isolato.   Questo ha  un certo
      numero di  canali di  ingresso ed  uscita  che  lo  collegano ad
      altrettanti suoi consimili.
      (Fig. 1.2)






      L'unica cosa che questo nodo conosce Š lo stato  dei suoi buffer
      di  uscita, cioe' quanto sono  pieni di  caratteri in  attesa di
      essere  trasmessi.  Quando  un nodo  di  questo  tipo  riceve un
      pacchetto da  instradare non  fa altro  che mandarlo  sul buffer
      meno pieno (che non sia  nella direzione  da cui  il pacchetto Š
      arrivato ).  Sembra incredibile ma la cosa funziona !  ed  ha il
      vantaggio di richiedere un calcolo semplicissimo e rapidissimo.

      Una rete di questo tipo e'  estremamente dinamica  e veloce.  Ha
      il solo svantaggio che i pacchetti  potrebbero metersi  a girare
      in un anello chiuso di  nodi.  Per  evitare questo inconveniente
      ogni nodo attraversato incrementa  di 1  un contatore  posto sul
      pacchetto  stesso.   Quando  questo  contatore  supera  un certo
      valore prefissato il pacchetto stesso  viene scartato.   La cosa
      non Š poi cosi' grave come potrebbe  sembrare a  prima vista.  Se
      un pacchetto  viene perso  ci sara' un'entita' (di   trasporto al
      quarto livello) che se ne accorgera' e richiedera' al mittente il
      ri-invio di quanto non recapitato.

      (Questi concetti saranno ripresi ed ampliati in seguito parlando
      di TCP e del quarto livello OSI)

      Pensate che  non ci  possa essere  niente di  piu' semplice della
      Patata   Bollente  ?    Vi  sbagliate:   L'algoritmo  "Flooding"
      (Inondazione) Š ancora piu' semplice.

      Un nodo flooding che riceve un pacchetto lo ritrasmette su tutte
      le sue porte di uscita eccetto, ovviamente, quella da  cui lo ha
      ricevuto.   Quel pacchetto  effettivamente inonda  la rete  e va
      dappertutto e  magari  proprio  al  nodo  a  cui e' connesso  il
      destinatario.  Anche in questo caso, comunque, il  contatore del
      numero  di  nodi  attraversati   puo' decretare   la  morte  del
      pacchetto.

      I due tipi di algoritmi  appena visti  sono effettivamente molto
      robusti ed  insensibili alle  variazioni della   struttura della
      rete  per cui  sono preferiti  dai militari:  i  nodi potrebbero
      essere su arei o carri armati sul campo di battaglia, e,  si sa,
      tali nodi hanno vita breve.  Per  di piu' il flooding garantisce
      la consegna del pacchetto in ogni caso.   Purtroppo l'efficienza
      di  tali  reti  lascia  un  po' a  desiderare.   Se  si vogliono
      sfruttare al meglio i canali trasmissivi bisogna usare algoritmi
      pi— intelligenti e questi costano di piu' in termini  di memoria,
      CPU e di informazioni.

      Ma le reti a politiche isolate non si  fermano qui'.  L' SNA IBM
      ed il   CSD Amdhal   appartengono a   questa categoria,   ma  le
      decisioni sull'instradamento  vengono  prese  con  criteri molto
      diversi.  Nell'SNA, in particolare, uno o piu' cammini possibili
      fra mittente e destinatario sono memorizzati, a  cura del SYSOP,
      (Deus ex   machina) in   ogni  nodo.    All'instaurazione  della
      connessione ogni nodo sceglie il cammino per lui piu' conveniente
      in  base a  criteri di  carico  leggendo  le  informazioni nelle
      tabelle  approntate dal  Sysop.  Il  metodo e'  molto efficiente
      nell'utilizzo  dei  supporti  trasmissivi,  ma  poco  incline ai
      cambiamenti.  Non si  adatta inoltre  ad una  rapida connessione
      con qualunque destinatario.

      Anche in campo radioamatoriale la rete  ROSE proposta  da W2VY e
      soci sembra appartenere a questa categoria.  Per il poco  che ne
      so si direbbe che solo il  SYSOP possa  cambiare da  casa sua le
      tabelle di instradamento  poiche' i nodi non  si parlano  fra di
      loro.  A differenza dell' SNA, per•, ogni nodo ha una conoscenza
      parziale della rete e nelle sue tabelle ha memorizzate strade di
      default a cui spedire i pacchetti che non sa  come gestire, come
      a dire: "Di questo pacchetto non so  cosa farne.   Passiamolo al
      nodo adiacente XYZ e  che sia  lui a  sbrigarsela".  Appena avro'
      maggiori informazioni sull'argomento le divulghero'.

	    E  con che  criterio l'IP  reinstrada i  propri datagram ?
      Parleremo dell'argomento  pi— diffusamente  in seguito,  ma, per
      dare un assaggio gia' qui' diro' che  nelle implementazioni attuali
      del package di KA9Q i possibili ROUTES sono dichiarati dal Sysop
      umano ed al massimo, se uno non funziona  il programma  ne prova
      un altro.  Quindi anche in questo caso siamo in  presenza di una
      politica isolata, almeno finche' non verranno realizzati dei veri
      gateway e questi non si parleranno far di loro.  Ma  non temete,
      ritorneremo sull'argomento.




   RETI A POLITICA DISTRIBUITA


	Ecco un argomento che potrebbe riempire decine di libri !

      In queste reti i nodi si parlano in continuazione e si scambiano
      informazioni utili alla conoscenza della struttura  della rete e
      sulla quantita' di traffico presente in ogni settore.   In queste
      reti,  quindi, oltre  al  traffico  per  gli  utenti,  scorre un
      traffico di gestione della  rete stessa,  quindi piu'  accurate e
      numerose sono  le informazioni  scambiate piu' largezza di banda
      viene  sottratta all'utenza...ma  gia' lo  sapevamo che  i pranzi
      gratis  non esistono  !  Le  informazioni costano  .   Shannon e
      l'entropia entrano anche qui' !

      Le reti di questo tipo sono dei sistemi a  retroazione nel senso
      che le informazioni sullo stato  attuale della  rete influiscono
      sulle  decisioni che  in nodi  prendono  ogni  volta  che devono
      stabilire dove spedire un pacchetto.   I sistemi  a retroazione,
      se  ben  dimensionati,  sono  stabili,  ma  se  le  funzioni  di
      retroazione non sono giuste allora tutto il sistema puo' divenire
      instabile, oscillare o addirittura andare nel CAOS.

      E' proprio quello che  successe ad  ARPANET che  col suo vecchio
      algoritmo (nel senso che ora usa il  "nuovo") tendeva  ad andare
      in uno stato caotico poco adatto all'espletamento delle funzioni
      di rete .  ARPANET e' stato il campo di  ricerca piu' interessante
      sull'argomento delle  reti autoadattative  e ha  dato il  via ai
      grandi sviluppi della commutazione di pacchetto.   ARPANET Š una
      rete  datagram, quindi  per ogni  pacchetto viene   calcolato il
      cammino nodo per nodo.  Ogni nodo decide su quale uscita mandare
      un  pacchetto  sulla  base  di  informazioni  ricevute  dai nodi
      circostanti e sulle proprie disponibilita'. Le informazioni
      riguardano i ritardi di propagazione dei pacchetti fra i nodi.

	La  tebella dei  ritardi viene  aggiornata in  modo continuo e
      questo provoca  un traffico  considerevole sulla  rete, inoltre,
      per forti carichi la rete  tende ad  essere instabile  a meno di
      non modificare  leggermente l'algoritmo  di calcolo  del cammino
      migliore  introducendo  una  media  temporale.   Questa  rete si
      adatta molto bene alle variazioni di struttura.

	Il "nuovo"  algoritmo di  ARPANET Š  pi— lento  e richiede pi—
      memoria perchŠ  ciascun nodo  mantiene un  database su  tutta la
      struttura della rete, inoltre lo  scambio di  informazioni fra i
      nodi Š pi—  diradato nel  tempo in  modo da  evitare cambiamenti
      bruschi.

      Fra le reti  "proprietary" la  DNA Digital  Š un  esempio di uso
      della   nuova versione   dell'algoritmo di   ARPANET leggermente
      modificato.  Tale rete Š di tipo  datagram, ma  i nodi terminali
      realizzano un VC (canale virtuale)  occupandosi di  riordinare i
      pacchetti in arrivo ed eventualmente richiedere quelli persi.



	Non vi sembra di sentir parlare della NETROM ?

      Infatti la NETROM (e  THENET) lavorano  in modo  molto simile ad
      ARPANET.  Anche le NETROM si parlano fra di loro e  si scambiano
      informazioni sui NODES conosciuti e sulle qualit… dei cammini.

      Anche le NETROM tentano di memorizzare la totale struttura della
      rete...  peccato che abbiano a disposizione cosŤ  poca memoria !
      infatti  dei 32K  disponibili su  un TNC   non c'e'   spazio per
      memorizzare tutti i  nodi del  mondo.  WA8DED  forse non credeva
      che lo sviluppo del packet sarebbe stato cosŤ rapido e capillare
      per cui ha progettato una rete a dir poco provinciale.  I troppi
      timeout  e la  mancanza di  una seria  politica di  flow control
      rendono impossibile, come tutti  hanno sperimentato, connessioni
      con pi—  di tre  o quattro  salti.  Quindi  le reti  NETROM sono
      fatalmente  destinate  a  rimanere   piccole  reti,  sicuramente
      inadatte alla realizzazione di una rete per OM mondiale.

      E'  interessante notare  che nelle  NETROM, come  in ARPANET, la
      diffusione  sulla conoscenza  dei NODI  avviene con  una tecnica
      simile al Flooding.  Ogni  nodo trasmette  la sua  lista a tutti
      gli altri.







  RETI A POLITICA CENTRALIZZATA

	Come dicevamo queste reti si basano sull'esistenza dell' NCC,
      il controllore centralizzato di rete. Tale controllore sa tutto
      di quello che avviene nella rete poichŠ riceve da ogni nodo un
      periodico aggiornamento sullo stato della rete stessa e con
      queste informazioni calcola per ogni nuova connessione qual'Š il
      cammino pi— efficiente fra due utenti oppure pu• instruire i
      nodi ad eseguire particolari operazioni. TYMNET, la rete
      pubblica americana a commutazione di pacchetto Š forse l'esempio
      pi— noto.

      Avrete subito capito che una tale rete Š entrinsecamente di tipo
      VC e che se l'NCC si guasta la  rete Š  totalmente bloccata.  In
      pratica   quindi gli   NCC sono   due o   pi—, in   riserva  uno
      dell'altro.  In queste reti l'NCC puo' comportarsi almeno in due
      modi diversi.  In certe reti, cioŠ, l'NCC raccoglie informazioni
      da  ogni  nodo  e  con   queste  costruisce   delle  tabelle  di
      instradamento che poi periodicamente vengono distribuite a tutti
      i nodi.  In questo caso il VC vengono costruiti dai singoli nodi
      sulla base delle suddette tabelle.  In altre reti ogni  VC viene
      difatto costruito dall'NCC  il quale  manda solo  dei comandi ai
      singoli nodi.

	Anche in queste reti c'e' molto traffico di servizio fra i
      nodi e l'NCC.

	Questo tipo di rete non sembra molto adatto ai radioamatori,
      che ne pensate ?





 RETI A POLITICA MISTA


      TRANSPAC, la rete pubblica francese a  commutazione di pacchetto
      Š  una rete  che utilizza   l'NCC per   disseminare ai   nodi le
      informazioni sullo  stato di  di  connettivit…  della  rete, poi
      politiche isolate   sono usate   da ogni   nodo per   reagire  a
      cambiamenti di traffico e a guasti.

	Altre combinazioni delle politiche viste in precedednza sono
      possibili. Ognuno pu• provare ad immaginare la propria.








 RIFLESSIONI

      Quando le reti diventano molto grandi, diciamo  migliaia di nodi
      e decine di migliaia di utenti, ( come potrebbe essere  una rete
      di  tutti  i  radioamatori   mondiali)  tutte   le  tecniche  di
      instradamento che   abbiamo visto   fin quŤ   sembrano diventare
      impraticabili.    Per  esempio   in   una   rete   tipo  ARPANET
      occorrebbero   in ogni   nodo dei   data  base   grandissimi  ed
      aggiornati in  continuazione, oppure  in  una  rete  a controllo
      centralizzato l'NCC dovrebbe  essere un  computer mostruosamente
      grande e  nel suo  intorno ci  sarebbe una  quantit… di traffico
      grandissima.  Non oso pensare al traffico  flooding in  una tale
      rete !

      Allora  come ce  la caviamo  ?  possibile  che non  ci siano vie
      d'uscita ?

      Un modo ci sarebbe, e l'IP potrebbe giocare un ruolo chiave.  Si
      potrebbe realizzare,  cioŠ, una  rete a  struttura gerarchica in
      cui anche l'instradamento segue lo steso principio.

      Una rete gerarchica Š costituita da tante reti regionali, queste
      reti, poi, sono interconnesse fra di  loro da  opportuni nodi di
      collegamento (Gateway)  per formare  un'unica rete  nazionale, e
      cosŤ  via  su  gerarchie  superiori.   In  una   tale  rete  gli
      instradamenti regionali avvengono con politiche  "regionali" che
      potrebbero anche essere diverse dalle politiche di instradamento
      fra regioni.   Una struttura  di  questo  tipo  permetterebbe di
      usare le tecniche pi— opportune caso per caso.

      Flow Control : Abbiamo visto cos'Š e perchŠ  Š indispensabile in
      ogni rete.   Come questo  viene realizzato  nelle varie  reti lo
      esamineremo   un'altra  volta.    Per  ora   Š   importante  non
      dimenticarsene  soprattutto quando  abbiamo a  che fare   con un
      intasamento delle nostre NETROM.


fine  Parte 1