GRECIA:
Diario di Viaggio
(Settembre 2006)
Stanotte non ho chiuso un occhio per il caldo e le zanzare. Piccola parentesi filosofica: ma per quale cacchio di motivo le zanzare devono ronzarti sempre intorno alle orecchie? Stanotte, esasperato, ho provato ad offrire loro parti scoperte del corpo ma non c'è stato nulla da fare: preferiscono sempre ronzarti intorno alle orecchie!
All'alba preparo la moto (bagagli, ingrassaggio catena ecc.) e poi vado nella fortezza di Monemvasia per ammirarla con la luce del giorno e fare qualche foto: è incredibile quanto unico sia questo posto e quanto poco sfruttato.
Da
noi un posto del genere avrebbe divieti dappertutto, vigili, biglietti di
ingresso ecc. Qui
nulla di tutto questo: ci puoi arrivare fin sotto, sull'ingresso ci sono i
mattoni degli
operai che ci lavorano all'interno, cavalli che entrano ed escono (unico mezzi
di trasporto pesante): scene di normale vita quotidiana non influenzate dal
turismo.
Anche
oggi torno indietro con quel senso di soddisfazione dentro.
Comunque
sia è ora di partire; oggi è stata tutta un'escalation di pensieri che
cambiavano continuamente. Il programma prevedeva inizialmente un giro nella
penisola del Mani, poi mi sono ricordato che il 22 dovevo essere a casa per
degli impegni; quindi
ho pensato di effettuare un taglio tra le montagne per ritrovarmi quanto piu'
vicino possibile a Patrasso per potermi imbarcare il pomeriggio del giorno dopo.
D'altra
parta il non visitare quello che mi ero prefissato mi fa da stimolo per
ritornarci e completare l'opera piu' in la.
Cosi
ho risalito la penisola Krithinia?? Fino a Sparta. Non vi rimane nulla qui
dell'antica gloria, tranne una coda chilometrica in ingresso per la strada in
rifacimento.
Di qua prendo per Mistras per visitare (sempre di fretta) la fortezza che domina
dall'alto.
Da
Mistras comincio a salire destinazione Kalamata: la strada dovrebbe essere
abbastanza caratteristica;
Dopo
pochi km già il territorio diventa aspro; la strada
sale continuamente arricchendosi di innumerevoli tornanti, la temperatura
diminuisce e gli insediamenti umani spariscono;a volte il sentiero è intagliato
nella roccia,altre volte sono state scavate delle vere e proprie
gallerie.
Dopo
parecchi km in una specie di vallata tra le montagne, riappare qualche casa;
lungo la strada ci sono delle piccole bancarelle dove i contadini vendono i loro
prodotti: per la maggiorparte miele,origano,salvia e piccoli oggetti fatti con
le pigne.
Ne
approfitto per comprare delle mele; viaggiando ogni giorno non ci si puo'
permettere sempre il ristorante; panifici e fruttivendoli permettono di tirare
fino a sera in maniera economica ma
genuina.
Poco
prima di Kalamata la strada torna a salire bruscamente: superate questa ultima
barriera montuosa comincia la lenta discesa a mare: terrazze di ulivi cominciano
a dominare il paesaggio.
A
Kalamata succede quello che avviene quando si perde la serenità
del viaggiare spensierati: vado di la, ma no,taglio di qua,accorcio di
qua insomma,quello che doveva essere un viaggio alla scoperta della grecia senza
tempo sta diventando un problema: non riuscire a tornare in tempo per gli
impegni presi.
Sono
sulla costa del
peloponneso vicino Kalo Nero: il mare è di un azzurro chiaro sotto costa e di
un blu intenso al largo:bello.
Ho
sempre sottovalutato le distanze in grecia ma stavolta è accaduto il contrario;
un cartello con su scritto "PATRA 177" mi indica che Patrasso è
vicino;sono le 14:30, il traghetto se non erro lascia Patrasso alle 17:30.
Così
come girovagare per la Grecia era una sfida,venuta meno questa, un'altra la
mente umana ne aveva già trovata: riuscire ad arrivare a Patrasso in
tempo,trovare il porto,fare i biglietti e imbarcarmi.
Mi
fa pensare a quanto poco possa bastare per distruggere una filosofia di vita.
Per
me da questo Momento il viaggio puo' dirsi concluso;spingo sull'acceleratore per
vincere questa nuova sfida..100,80,30km ormai ci siamo; sono sul traghetto
aspettando l'arrivo a bari l'indomani mattina
Totale Spese=134,60E
Km
percorsi=416,4
73 de iz7ath, Talino Tribuzio