BALCANI 2007:
Viaggio attraverso la Grecia,
Macedonia, Kosovo e Montenegro
LUNEDI:
piove,fa freddo,
un sacco di lavoro da fare,mi
sento distrutto e forse mi sta
salendo anche la febbre.
MERCOLEDI: mi sento meglio,
è uscito anche il sole;la mancanza di nubi,
la pioggia dei giorni scorsi e il fresco
maestrale che spira rendono il cielo particolarmente terso;
fuori vedo davanti a me tutte le citta’ della costa con una nitidezza
strepitosa; allungo lo sguardo ancora piu a est e vedo il mare: mi sembra quasi
di scorgere ancora più in la costa dei balcani; già perchè è li che vorrei
essere adesso,ma ho paura che dovro’ rinunciare.
GIOVEDI : niente da fare,ho paura che
passerò la settimana prossima a letto con l'influenza :-(
SABATO: giornata splendida,che aspetto? Progetto l’itinerario: Montenegro,
Serbia,Macedonia e Grecia.
DOMENICA: preparo i bagagli,la moto è pronta da giorni; domani mi recherò
al porto e se troverò posto mi imbarcherò x la Grecia anziche’ per il
Montenegro contraddicendo tutti i piani fatti;
chissà perche’ ogni viaggio ha sempre le stesse fasi:il concepimento,la
preparazione,la messa in discussione;
poi arriva qualche giorno prima della partenza e le cose precipitano;
si decide: ok,lo faccio,è deciso; si preparano le valigie ma un attimo dopo ci
riassale il dubbio,molto più profondo : ma che sto facendo? forse sarebbe
meglio lasciar perdere?
C'è solo un modo x superare questo ultimo è piu difficile ostacolo :partire.
E' un dogma da accettare senza riflessione, e anche dopo rimarrà il dubbio,che
svanirà di solito quando si sarà abbastanza lontani.
LUNEDI 17 SETTEMBRE
Dopo
questa premessa,che si è verificata puntuale come al solito,comincerò dal
giorno del mio imbarco; già,questa volta parlero' anche questo giorno,di solito
il più noioso e insignificante ma non stavolta.
moto pronta da giorni,dicevo,bagagli già montati; passo dal bancomat e poi
pieno di benzina; me la prendo comoda perche’ è presto e devo fare altre 2
cose: ricaricare il telefonino e comprare del grasso x catene; fatto anche
questo mi dirigo al porto; quando spengo la moto x andare a fare il biglietto mi
accorgo che sotto si è formata una pozza di benzina e non cessa di cadere.
Senza pensarci due volte mi affretto nuovamente verso casa prima che la benzina
si esaurisca del tutto.
Inutile dire che il meglio del nostro pessimismo viene fuori immediatamente in
queste circostanze: “Oddio,devo rinunciare,addio viaggio, si sara’ spaccato
il serbatoio”.
Ma sulla strada tornando a casa prende piede la parte più ottimista e razionale
di noi: “Ma no,è solo un tubo bucato,e pure se fosse il serbatoio ne ho uno
di scorta; mezz'ora per cambiarlo e prendo il prossimo traghetto!”
Arrivo a casa, ed è qui che penso di aver battuto i meccanici ferrari con i
tempi:mi cambio,smonto sella,serbatoio e tubo bucato,lo sostituisco insieme alle
fascette,rimonto,provo,mi ricambio e parto:traghetto preso,OLE’!.
Nota tecnica: i tubi di serie sull’africa Twin non sono comuni tubi benzina ma
sono di qualita’ superiore, forse siliconati; infatti si e’ rotto proprio un
tubo che avevo cambiato tempo fa per una modifica.
Nota tecnica 2: se di fabbrica non ci sono fascette serratubo a vite ma anelli
ad espansione ci sara’ un perche’: il tubo si stressa maggiormente e si sega
proprio in quel punto li.
MARTEDI 18 SETTEMBRE
Il sagrestano di turno alle 4:30 ore italiane comincia a svegliare tutti:
IGOUMENITSA! IGOUMENITSA;
mi affaccio alla finestra e vedo le luci del porto..il serpentone di luci che si
inerpica sulla collina mi è familiare: è l'autostrada "Odous egnatia"
che l'anno scorso era tutto un susseguirsi di cantieri:speriamo che dopo un anno
siano a buon punto.
prima di partire mi ero fatto assalire dal dubbio se vestire con abiti
tecnici,ma soffrire il caldo sul traghetto,oppure jeans e T-shirt,ma soffrire il
freddo in moto; come un pirla opto x la seconda eppure me lo ricordo ancora il
freddo di Ioannina alle 6 di mattina!
E' infatti anche stavolta ho freddo, però stavolta sono confortato dal
termometro che ho montato: temperatura variabile da 20 a 8 gradi,a seconda
dell'altitudine e della vallata: che bella soddisfazione.
Bene,albeggia,supero Ioannina e i cartelli indicanti i paesi zagori e le gole di
Vikos mi sono familiari:ci sono già stato.
Passo da Konitsa e dopo entro nel distretto greco della West Macedonia: subito
la strada scorre tra vallate di pietra lavica nera, luccicante come acqua:la
cosa è spettrale;
poco dopo si presentano intere vallate di sabbia lavica;dopo il paesaggio varia
piu’ volte ma non lo ricordo più;
Ricordo solo che,smaltiti i 650cc di Heineked imported ed i 3 panini mi è
venuta voglia di far colazione: e quale posto migliore se non un bar recante
insegna Illy nella famossissima città di Neapoli????
infatti nell'assaggiare il cappuccino riesco a percepire,solo in maniera
distinta l'uno dall'altro, i sapori rispettivamente dell'acqua del vapore,la
schiuma del latte e lo zucchereo..non manca niente? Bho,poi ci penso! (ndr:diritti
da pagare)
Arrivo a Kastoria,devio per i laghi di Prespa,al confine tra Albania,Grecia e
Macedonia;
i paesini di Agios Germanos e Psarades non hanno nulla di speciale,se non
l’aria di tranquillita’ che si respira e il trovarsi a due passi dal confine
che si può osservare attraverso il lago:pochi metri più in la l'Albania,
dall'altra sponda la Macedonia.
la zona è abbastanza militarizzata:ogni paesino,ogni incrocio ha il suo presidio
di poliziotti: ma sono greci, fumano, parlano, salutano!
Bene,ho visto quel che dovevo,posso passare in Macedonia (o meglio FYROM)? Già
perchè un minimo di dubbio uno che viaggia da solo,con una moto rossa fiammante
che non passa inosservata,in un paese dove pochi anni fa si sparavano,un minimo
di dubbio,dicevo,uno se lo fa venire.
Ma ormai i tanti km già fatti hanno del tutto spezzato i vincoli, sono ormai
nell'ottica del viaggio,libero di andare dove mi pare.
Che si vada! dopo Florina riesco a perdermi facilmente tra i paesini Greci che
mi separano dalla Rep. di Macedonia; non altrettanto facilmente riesco a
ritrovare la retta via; alla fine ecco il confine; dal versante Greco un
ufficiale sorridente mi chiede il passaporto e dopo 5 secondi me lo restituisce;
proseguo nella terra di nessuno ignorando cosa possa trovarci: ecco la bandiera
macedone: Welcome in Macedonia: adesso mi spiego perche’ da queste parti piace
tanto il rosso e il giallo.
Comunque sia mi fermo prima della sbarra,aspettando che i due ufficiali presenti
mi diano un accenno x avanzare;ma questi continuano indisturbati a
chiacchierare; uno dei due per ben due volte mi passa con lo sguardo facendo
finta di ignorarmi.
Alla fine i signori si decidono: quando vedono il passaporto esclamano:" Ah
italiano MACCARONI! al che indignato rispondo "Yes,but not only" e i
due ribattono con una cantilena: MACCARONI,PIZZA,SPAGHETTI.
"vabbe,la fess d mamt" dopodichè taccio e non do loro corda.
Il modo di fare di uno dei due è davvero antipatico; passa nel lettore il mio
passaporto la prima,la seconda e la terza volta con fare "da
difficile";
"Se mi fa storie giuro che mi volto e me ne torno in Grecia,lo giuro!"
Gli volto di spalle sbuffando,fingendo di togliere i moscerini dal cupolino
della moto,finalmente mi mette il timbro e mi dice di andare. L'antipatico mi
blocca un attimo dicendo: "Serbia?"
Ha visto la mia cartina,fortuna che in piccolo c'è scritto anche Macedonia,kosovo
e Montenegro.
Capisco da questi particolari che i rapporti tra Serbi e Macedoni non devono
essere dei migliori.
Finalmente in Macedonia! mi dirigo verso Bitola; l'atmosfera non è delle
migliori,donne col velo che camminano sulla strada,trattori antichissimi,camion
ancora peggio.
la cosa che mi colpito è la puzza di smog:nonostante i pochi mezzi in
circolazione,questi inquinano in maniera eccezionale.
Trovo ben due camion stile '15-18" fermi per strada,poi capisco quando ne
vedo circolare altri senza cofano il motivo: si deve guastare spesso e togliere
il cofano ogni volta deve essere seccante.
Ma la cosa più buffa che ho visto è una specie di telaio rettangolare con 4
ruote,un manubrio ed una specie di motore; osservandolo vedevo un'affare salire
e scendere: che sia una valvola a vista?
Comunque sia lo scenario che mi si presenta è sempre quello di un paese rimasto
indietro nel tempo anche se ogni tanto auto nuove e ragazze con jeans a vita
bassa e scarpe della nike mi fanno ricordare di essere nel 2007.
Proseguo l'interminabile corsa verso Ohrid,patrimonio mondiale dell'Unesco.
mi fermo x far benzina ma non ho dinari macedoni:
”no problem,evro,evro” - mi dice il benzinaio.
mi fa il pieno:500 dinari; mi chiede 10 euri. "Oh,a bello, a casa mia
500/61 fanno circa 8 euro, anzi eVro!"
“Oh excuse me, excuse me!” dice lui.
si vabbe’,ho capito,siamo polli da spennare. Infatti nella citta' vengo
avvicinato da un pseudo parcheggiatore che mi dice che serve il ticket x
parcheggiare e volendo puo’ cambiarmi gli euro in dinari. comincia a farmi dei
calcoli strani,per un ticket da 20 dinari (circa 35 cent) vuole 5 euro; nel
mentre della trattativa mi assale una donna che chiede "accomodation?sobe?".
See, vabbe, sorrido ad entrambi e senza dire nulla salgo in moto e vado via
lasciandoli in bianco.
Il terzo episodio nel centro storico di Ohrid; dopo aver preso una camera x 9
euro il tipo inscena un dialogo con la figlia: morale mi alza il prezzo a 10
euro. Paesa' sono italiano,mica scemo.
Lascio la camera e vado via: i soldi piuttosto li regalo, ma non me li faccio
fregare!
Questi macedoni forse si sono fatti troppo furbi e troppo di fretta.
Alla fine trovo la camera x 10 euro da un tipo abbastanza ospitale,che però mi
presidia fino a quando non caccio i 10E..vabbe’,ditelo che siete cosi
attaccati al denaro!
sole e caldo per tutta la giornata,con punte di 31c.
73 de iz7ath, Talino Tribuzio