Croatia,Bosnia,Ungheria- ROMANIA - Bulgaria,Grecia
Agosto
2008
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(foto)
P AR T E P R I
M A
Introduzione
Un viaggio ti cambia la vita.
Cosi’ ho letto da qualche parte.
Non so se corrisponde a verita’
Ma di certo la influenza parecchio.
Partire e’ come fare un viaggio introspettivo dentro di se;
E’ come prendere la propria vita, calma e tranquilla come l’acqua che
ristagna in un bicchiere
e smuoverla, travasarla, centrifugarla.
Al rientro ti accorgi che tutto gira,tutto e’ in movimento;
Devi solo aspettare pazientemente che il tutto si quieti e torni la calma per
poter osservare e trarre delle conclusioni, come si aspetta il sedimentarsi di
un caffe’ turco per poi gustarlo.
Sono anni ormai che giro e questo non e’ ne il mio primo rientro ne il piu’
atteso: anni fa sono stato fuori un anche mese ma questa volta e’ stato
davvero diverso; dopo piu’ di un mese dal rientro l’acqua non ristagna,il
caffe non si deposita,tutto e’ ancora in movimento, la testa continua a girare
e le immagini,suoni odori,colori continuano a ripassarmi nella memoria senza un
ordine e un significato.
Per questo ho deciso di provare a scrivere queste quattro righe, sperando
aiutino a farmi chiarezza.
La molla ha cominciato a caricarsi dallo scorso anno: e’ la cosiddetta legge
dei 2 anni (questa volta pero’ 3..e si..l’eta’ avanza
): ogni due anni non so per quale strano impulso, desiderio o necessita’
tendo a cambiare amicizie,hobbies, lavoro, abitudini.
L’accumularsi di tutto questo mi stava portando ad una decisione forte:
lasciare il lavoro e partire per molto, molto lontano;
Ho cominciato a scorrere la cartina appesa in stanza: d’un tratto mi sono
ritrovato una mattina di gennaio vicino Lisbona, a Cabo da Roca “ponta mais
ocidental do continente europeu” con la sua pallida alba e la nebbia che
lentamente svaniva e lasciava intravedere l’oceano Atlantico;
poi un plumbeo pomeriggio di maggio a Dunnet Head “Most northerly point of
mainland Britain”,nelle sperdute Highlands Scozzesi,a chiedere a due turisti
di farmi una foto vicino a quella targa con lo sfondo il Mar del Nord;
e poi la Tunisia, il Kosovo, la Grecia, la Macedonia: ecco, non ho avevo mai
raggiunto un punto di “confine” ad est!
I Balcani ed il loro caos mi affascinano; Bulgaria,Romania, Moldavia, Ucraina!
Il Mar Nero! Poi la grande Russia e poi e’ gia’ Asia!
E’ questa la direzione che prendero’!
Ho cominciato a ricercare informazioni sulla Moldavia e l’Ucraina: lo sapevate
che la ex repubblica sovietica di Moldavia e’ la piu’ povera tra le nazioni
europee? E che in realta’ all’interno di quella minuscola nazione ce ne e’
un altra indipendente?
E si, e’ la repubblica secessionista di Transnistria che occupa una piccola
fascia al di la del fiume Dnestr,che ha un proprio esercito,moneta e leggi,
protetta dall’Ucraina: cavolo siamo in Europa eppure non se ne sa nulla.
Mi sono subito immaginato a cavallo della mia moto attraversare la Serbia,poi
seguire il corso del Danubio tra Romania e Bulgaria fino al suo delta sul Mar
Nero, poi entrare in Moldavia, cercare di attraversare la Transnistria ed infine
l’Ucraina:
SI.
MI PIACE.
CI STO!
PUNTO!
Ho pensato ai tanti amici che hanno avuto il coraggio di varcare i confini
europei e sconfinare in medio oriente, qualcuno addirittura fino al sud-est
asiatico e all’Australia e ho pensato che se avessi avuto sufficiente coraggio
avrei potuto proseguire anch’io: se fossi stato travolto in pieno dal vortice
del viaggio l’avrei fatto!
Ma per fortuna o per sfortuna, e’ subentrato un elemento perturbante che
avrebbe stravolto tutto:
Tiz.: “Posso venire anch’io?”.
Io : “Tiziana ce l’hai il passaporto?”
Tiz.: “NO!”
Io: “ cavolo ma manca meno di una settimana.Vabbe’ taglieremo di qua e di la
attraversando solo paesi che accettano la carta di identita’; andremo in
Croazia,Bosn”
Tiz.: “non mi interessa dove!”
Io: “come non ti interessa,ma tu sei tutta scema!
E cosi’ improvvisamente ho dovuto rivedere l’itinerario, tagliare Ucraina
,Moldavia e Serbia e allungare per Croazia,Bosnia e Ungheria, poi girare in
Romania e rientrare attraverso la Bulgaria e Grecia:4500 km stimati:
Io: “Tizia’ ma sei sicura di quello che stai per fare?”
Tiz: “SI”
L’ho dovuta obbligare ad accettare ritmi serrati,km e km di strada,luoghi
sconosciuti ed insicuri, il tutto in cambio di una sola promessa: passare da un
orfanotrofio in Romania!
Ora,il bello del viaggiare in moto e’ la possibilita’ di passare ore ed ore
immerso nei propri pensieri sfiorando paesaggi, odori e suoni che fanno da
sfondo e che amplificano spesso i tuoi pensieri;
Viaggiare in compagnia puo’ limitare questo, ma se la compagnia e’ quella
giusta, non opprimente,indipendente e che “sa stare da sola” allora la cosa
puo’ essere ancora piu’ divertente;
e’ per questo che ho accettato, consapevole che questa volta , in caso di poco
feeling, non avrei potuto mollare tutto e proseguire da solo come mio solito,
una bella responsabilita’!
continua (forse)
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73 de iz7ath, Talino Tribuzio