torna alla homepage


 

              Indice

(clicca sulla riga qui sotto  per visualizzare l'argomento scelto)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


In Russia hanno vinto i sostenitori della vecchia stazione MIR. In questa primavera doveva essere distrutta nell'atmosfera e invece ieri mattina è stata riaperta, e il suo futuro promette di essere molto diverso dal passato, tanto da entrare nella New Economy.

I due cosmonauti Sergei Zaletin e Alexander Kalery la hanno raggiunta con una navicella Soyuz sbarcando senza difficoltà nonostante fosse abbandonata da otto mesi; da quando nell'agosto scorso, l'ultimo equipaggio era rientrato sulla Terra.

Allora il destino sembrava segnato. Non c'erano più fondi pubblici per tenerla in orbita e dall'altra parte dell'Atlantico la NASA premeva perchè Mosca concentrasse i suoi sforzi sulla nuova stazione Internazionale in corso di costruzione intorno alla terra.

Ufficialmente il tempo scorreva verso la distruzione ma con segnali ambigui, poco chiari.

Si sapeva che il costruttore della MIR, la Società pubblica RKK-Energia, era alla caccia di qualche finanziatore straniero interessato all'uso della Stazione.

Qualcuno si fece avanti negli Stati Uniti e in Gran Bretagna e sembrava che persino i cinesi fossero disposti  a condividere l'impresa. Ma tutto svaniva senza risultati concreti.

Nel frattempo arriva al Cremlino Putin e il suo atteggiamento si rileva subito a favore della vecchia base cosmica che ingegneri e cosmonauti continuavano a ritenere in grado di proseguire la sua attività nonostante la serie infinita di incidenti di cui era stata vittima, tra cui un incendio e uno scontro. Il nuovo corso politico riusciva ad influenzare il corso degli eventi finchè il costruttore Energia e un gruppo di finanziatori internazionali creavano nei mesi scorsi in Olanda una Società, la "MirCorp" presieduta dall'americano Jeffrey Manber, che aveva lo scopo di tenere in vita la Stazione e offrire i suoi servizi spaziali. Così si trovavano i fondi per la nuova missione e si preparava il futuro. " Quando ieri è stato il portellone della MIR si è avviata anche una nuova era nel business cosmico", commenta Mamber confermando che dopo il successo dell'aggancio la Società aveva garantito le risorse per una seconda missione da tenersi in settembre. " E in quell'occasione - aggiunge - apriremo il primo portale di Internet nello spazio attraverso il quale si offriranno vari servizi".

In pratica la MIR è disponibile agli utilizzatori privati che vogliono sperimentare nuovi materiali da commercializzare sulla Terra, produrre programmi di interesse dei media, lavorazioni varie, compresa la riparazione dei satelliti.

Ma la MIR diventerà pure un Hotel consentendo l'alloggio a ospiti facoltosi desiderosi di provare l'ebbrezza di un soggiorno cosmico.

 

ritorna all'indice

 


 

27 Dicembre 20000

L'odissea nello spazio della stazione russa Mir

 

Il centro di controllo spaziale russo ha ripristinato ieri i contatti radio con la stazione orbitante Mir, che dovrebbe cadere sulla Terra in febbraio.

Dopo la perdita di contatto durata più di un giorno e interrotta solo da un breve contatto di 7 minuti,i tecnici del centro di controllo spaziale di Koroliov hanno annunciato che la navicella è di nuovo sui loro schermi e che tutto funziona.

Le comunicazioni si erano interrotte lunedì pomeriggio alle ore 15,00 di Mosca (le 13,00 Italiane) per problemi tecnici, secondo quanto riferito dall'Agenzia russa Interfax.

Dopo un primo collegamento, alle 14,00 locali un secondo contatto di 17 minuti è stato attivato nel pomeriggio.

In condizioni normali, la base di Koriolov si collega con la MIR 2 volte al giorno, ciascuna volta per non più di un quarto d'ora.

La stazione è da alcuni mesi priva di equipaggio e orbita in regime di volo automatico.

ritorna all'indice