MODIFICABILITA' LNB SAT
Un giudizio di modificabilita' di LNB Sat per uso HAM.
© by Pierbassano Turrini - iw2bc
Aggiornato: 15/05/2004
A fronte di alcune richieste che mi sono pervenute, cerchero' di dare un giudizio sulla possibilita'
di modifica di vari LNB Satellitari per l'uso in gamma radioamatori a 10 GHz.
Trattandosi di sole esperienze personali il giudizio e' puramente soggettivo ed esula dalla qualita' del prodotto
per la destinazione d'uso per il quale e' originariamente destinato.
Tali giudizi vanno intesi come semplici indicazioni in quanto variazioni di produzione o diverse condizioni di
modifica possono portare a risultati anche sostanzialmente differenti.
Alcuni convertitori sono stati trovati con marchi differenti ma perfettamente uguali per cui sono
stati raggruppati in un unico giudizio.
Ringrazio gli amici IK2EFG - Gianni e I2MRP - Raimondo che si sono adoperati e continuano a sponsorizzarmi fornendomi degli
LNB di recupero.
Premessa Tecnica
La modifica presa in considerazione per tutti convertitori e' l'incollaggio del, o di un, DR da 10.6 GHz
(o in alternativa anche da 9.750 e 10 Ghz, se compatibile con lo spazio a disposizione, o 11 GHz)
sulla vite di taratura ed abbassamento della frequenza dell'oscillatore locale di almeno 300 MHz.
Il DR aggiunto e' previsto come da recupero senza alcuna riduzione di spessore per meglio adattarlo allo
spazio disponibile.
Questi DR, da quanto ho potuto constatare, possono essere raggruppati in due tipi a prescindere
dalle effettive misure.
piu' piccolo di diametro ma di spessore maggiore
diametro maggiore ma spessore minore
E' intuitivo come questi fattori possano avere incidenza sulla modifica.
Se il DR si presentasse come un "funghetto", anziche' un cilindro, andra' rimosso il "gambo".
Schede Giudizi
Alps, Auriga
Dato il tipo di modifica nella premessa, non risulta modificabile in quanto gli oscillatori sono racchiusi
in scatolini senza vite di sintonia.
La modifica e' possibile solo dissaldando lo scatolino e sostituendo integralmente il DR con un
tipo risuonante tra 9.0 e 9.4 GHz.
L'esatta messa in passo dell'oscillatore si esegue deformando leggermente la parte superiore dello
scatolino (operazione agevolata dalla presenza di fori).
Probabilmente puo' essere eseguita anche il tipo di modifica presa in considerazione ma con
interventi di carattere meccanico.
Contenitore esterno composto da due meta' verticali apribile con cautela per non rompere gli snaps di tenuta.
Coperchio interno montato a pressione e siliconato, si toglie abbastanza facilmente ma e' quasi
impossibile non deformarlo.
Un po' piu' complesso rimontarlo.
Cambridge, Fenner ed altri non marchiati (monobanda)
Modificabile anche se lo spazio tra il DR a 9.75 GHz e la vite sul coperchio e' leggermente scarso.
Meglio utilizzare un DR da 10.6 GHz del tipo piu' largo ma sottile.
Dopo la taratura dell'oscillatore la sporgenza della vite potrebbe impedire il rimontaggio del coperchio di
chiusura, anche se non mi e' successo.
Abbassamento di frequenza massimo intorno i 350 MHz, meglio stare sui 300.
Su due convertitori modificati e' successo che l'oscillatore si e' dovuto tarare forzatamente su uno a
9 GHz e sull'altro non e' stato possibile scendere sotto i 9.5 GHz.
Apertura e richiusura con solo cacciavite
EmmeEsse
Spazio sufficente per l'aggiunta del DR e frequenza OL abbassabile facilmente al di sotto di 9.4 GHz.
Nessun problema di apertura e richiusura, non serve altro che una pinza o chiave per il dado sul connettore
F che tiene il coperchio esterno ed un cacciavite per il coperchio interno.
Grundig
Ben modificabili, spazio interno abbondante, abbassanento di frequenza oltre i 750 MHz (OL=9.0 GHz).
Per l'apertura e' necessario far saltare i rivetti con trapano e punta di diametro circa uguale alla testa.
Coperchio interno fissato con normali viti.
Per la richiusura necessita rivettare nuovamente, non e' possibile richiudere con bulloncini e dado
per mancanza di spazio per quest'ultimo.
Caso particolare (nella foto):
Mi e' capitato di modificare un LNB analogico per impianti centralizzati.
All'interno trovano posto due catene distinte di preamplificatore-convertitore-uscita (una per ogni
polarizzazione) con OL in comune.
La catena preamplificatrice e' composta da tre (3) stadi contro i normali 1 per polarizzazione e 1 in
comune prima del mixer.
Dall'analisi visiva comparativa questo tipo di LNB potrebbe trovare un utile impiego in zone marginali o
comunque critiche.
Logicamente si utilizzera' solo l'uscita della polarizzazione voluta.
Questo tipo di convertitore, non di recupero, costa decisamente di piu'
dei normali (1 centinaio di Euro contro i 10/20 dei normali) e penso
che oggi siano reperibili solo i modelli con quattro uscite per
impianti centralizzati sia per l'analogico che per il digitale.
Considerate questo caso particolare solo come tale.
Manala
Spazio per il DR aggiuntivo poco piu' che sufficente ed abbassamento di frequenza, quasi obbligatoriamente, intorno ai
350 MHz con DR di spessore maggiore.
Involucro esterno in materiale plastico facilmente apribile senza provocare danni.
Coperchio interno fissato con solo silicone.
Attrezzi necessari: un solo cacciavite a lama piatta.
Per la chiusura del coperchio e' necessario risiliconare
Microelectronics Tecnology
Spazio interno per la modifica appena sufficente ed abbassamento di frequenza intorno ai 350 MHz.
L'apertura del contenitore esterno in materiale plastico e' possibile, ma con l'inevitabilmente rottura
di qualche snap. (vedi foto)
Coperchio interno fissato con viti delle quali la centrale sotto silicone.
Basta un caciavite a lama e a croce
La richiusura esterna necessita di silicone o collante causa la rottura degli snaps di tenuta.
Sharp universale
Non ho avuto l'occasione di modificarne uno, ma colleghi OM dediti all'ATV sostengono che sia il migliore.
Sharp monobanda
Il contenitore plastico esterno si apre facilmente rimuovendo le due viti poste sul collo.
Il coperchio interno si rimuove anch'esso senza difficolta' con la rimozione delle viti.
Una volta rimosso anche il primo schermo interno ci s accorge che il circuito stampato non presenta il
lato componenti come di consueto.
Dopo aver rimosso anche la fusione restante e' necessario dissaldare il connettore F per poter estrarre il PCB.
Lo spazio inteno per il DR aggiuntivo oserei dire quasi esagerato.
L'oscillatore si abbassa facilmente a 9.3 GHz.
E' abbastanza difficile l'incollaggio del DR aggiuntivo causa il piccolo diametro della vite di taratura
Consiglio un collante bicomponente, non i cianoacrilici.
Per il riassemblaggio posizionare il circuito e rimontare la fusione, risaldare a questo punto il
connettore e completare con i rimanenti pezzi.
Cambridge monobanda (altro tipo) monoutente e da centralizzato
Modello monoutente
Modello da centralizzato
Il coperchio superiore e quello interno si rimuovono con impronta Thors
Spazio interno generoso, nessun problema di incollaggio dato il buon diametro della vite di taratura.
Si arriva facilmente a 9.3 GHz, ed oltre, con l'oscillatore.
A parte l'impronta Thors e' uno degli LNB piu' facilmente modificabile.
Nel modello da centralizzato si e' potuto scendere ben oltre i 9.0 GHz
sui quali, poi, e' stato tarato (come da etichetta nella foto).
Amstrad ? monobanda
Penso si tratti di un'Amstrad in quanto l'etichetta con la marca non e' piu' presente sul dorso.
Si apre molto facilmente rimuovendo le quattro viti Thors.
Altrettanto facilmente si rimuove la fusione interna.
Lo spazio per il DR aggiuntivo e' decisamente abbondante e l'incollaggio e' facilitato dal diametro
notevole della vite di taratura. (vedi foto di destra)
L'oscillatore si abbassa facilmente a 9.3 GHz.
Ho riscontrato che si raggiunge lo spostamento di frequenza desiderato sia con la vite di taratura
inserita che con quasi estratta, cioe' si trovano due punti di sintonia.
Quello corretto e' a vite inserita
Humax Universale
Dimensionalmente piu' piccolo della media nel corpo.
Le viti di taratura sono, diciamo, le standard di grosse dimensioni.
Lo spazio interno e' discretamente sufficente per la modifica.
Trattandosi di un "universale" e' stato usato, per la modifica, il DR da 10.6 GHz entrocontenuto e
privato del "gambo".
Il contenitore plastico si apre facilmente individuando una piccola spaziatura sul collo che si trova in
corrispondenza degli snap di tenuta.
Sono presenti quattro viti di chiusura ben visibili ed una quasi al centro, poco piu' sopra della vite
di taratura e sotto il silicone (rosso) che sigilla.
Sono molto dure e si rischia di rovinare l'impronta.
Il modello e' uno 0.5 db di fascia economica. (dai 7 ai 10 Euro nel 2004)
Si tara tranquillamente sia con oscillatore a 9.4 che a 9.3 GHz.
Tarando a 9.4 GHz la vite di taratura sporge leggermente in piu' e puo' interferire con il coperchio in
plastica nella richiusura, ma non e' un problema.
Logicamente questo LNB e' stato acquistato recentemente (05/2004) e non e' di recupero.
Mi azzardo, per i nostri scopi, consigliabile per l'acquisto.
Philips analogico (monoutente e da centralizzato)
Non ha viti di tenuta del coperchio che e' montato a pressione e ... pure incollato.
Risulta veramente difficile aprirlo.
(Dopo aver provato in diversi modi, si e' riusciti mettendolo in morsa e prendendolo a scalpellate lungo
la fessura lasciata dalla chiusura).
All'interno l'oscillatore e' rinchiuso in uno scatolino in pressofusione tenuto da quattro viti autofilettanti.
La vite di taratura e la classica di grossa dimensione.
Si tara discretamente bene a 9.4 GHz.
Se come me, non ne avete recuperati una decina e non vi piange il cuore, evitate la modifica.
Marconi, MTi (da centralizzato)
Il coperchio posteriore si toglie facendo saltare i quattro rivetti.
Il coperchio interno si rimuove svitando semplicemente le viti di tenuta.
Si deve portare l'oscillatore a 9.0 GHz altrimenti la vite di taratura non permette la richiusura del
coperchio esterno.
Per questo motivo potrebbe anche essere necessario accorciare o sostituire la vite di taratura.
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