I Ponti Ripetitori Radioamatoriali

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UHF / 433 MHz
INTRODUZIONE:
I ponti ripetitori sono dei sistemi automatici, posizionati a quote abbastanza elevate, in grado di ritrasmettere il nostro segnale a decine o anche a centinaia di chilometri di stanza, consentendo di poter stabilire collegamenti che, normalmente sarebbero difficili da realizzare, specialmente con apparati portatili o dal mezzo mobile.
Il loro funzionamento è molto semplice: lavorano contemporaneamente su 2 frequenze differenti: una dedicata alla ricezione del nostro segnale, l'altra dedicata alla ritrasmissione simultanea. I ponti ripetitori si trovano sia sulla banda VHF (145 MHz), sia sulla banda UHF (431 e 435 MHz). In banda VHF la frequenza di ricezione del ripetitore si trova sempre a -600 kHz rispetto a quella di trasmissione; nello specifico se si intende trasmttere sul ripetitore R0 bisogna trasmttere a 145 e ascoltare a 145,6 MHz. Sulla gamma dei 2 metri la loro canalizzazione è di 12,5 kHz (a partire da 145,600 e finoa ad arrivare a 145,787.5 MHz). Talvolta può essere necessario, prima di trasmettere utilizzare una funzione detta "TONE" che genera un fischio a 1750 Hz, in grado di sbloccare il ripetitore. Se un ponte ripetitore è attivo, ogni 15 minuti trasmette in telegrafia o in fonia i suoi dati (nome, ubicazione, sigla) e ogni volta che mandiamo la nostra portante, ci risponde con la sua. E' buona norma prima di iniziare a trasmttere su un ponte ripetitore lasciare 2-3 secondi di spazio per consentire ad altri radioamatori di poter manifestare la propria presenza.

In gamma UHF la la frequenza di ricezione del ripetitore si trova sempre a -1600 kHz rispetto a quella di trasmissione; nello specifico se si vuola trasmttere sul ripetitore RU0 435.200, con la vecchia allocazione, 431.600, con la nuova allocazione, bisogna trasmttere a 433.600 o a 430.000 MHz.
Come per i ripetitori VHF, anche quelli in gamma UHF hanno talvolta la necessità di essere sbloccati con la funzione "TONE". Altri ripetitori per essere sbloccati necessitano, invece di ricevere, insieme alla nostra portante, un tono sub-audio (che il nostro orecchio non può percepire) variabile da 67 a 250.3 Hz; il tono sub-audio più usato è quello a 88.5 Hz.

NOVITA' IMPORTANTI:
A seguito dell'allargamento della gamma UHF, in base al Nuovo piano di ripartizione delle Frequenze, approvato nel febbraio 2000, quasi tutti i ripetitori operanti nella gamma 435-436 MHz, si stanno spostando nella porzione 430-432 MHz per consentire di allocare le frequenze d'ingresso su una porzione libera da interferenze (in particolare libera da segnali provenienti da LPD e/o telecomandi digitali) senza più la necessità di ricorrere a toni sub-audio.

Sono in corso, in questi mesi, una serie di incontri al Ministero delle Comunicazioni, attraverso cui si sta cercando di giungere ad una comune intesa per l'impostazione delle nuove frequenze di ingresso; attualmente sono in attività diversi ponti ripetitori con uno shift (ovvero con una differenza fra la frequenza di ricezione e quella di trasmissione) di -1600 kHz. Per la maggior parte si tratta di ripetitori installati a cura dell'Associazione CISAR e di altre Associazioni (ARAC). L'A.R.I. Associazione Radioamatori Italiani non ha ancora modificato le frequenze dei propri ripetitori che si trovano ancora nella vecchia allocazione fra 433 e 435 MHz.

Di seguito riporto il "bandplan" presentato dal CISAR nel maggio 2000, a cui fanno riferimento tutti i ripetitori attualmente attivi nella porzione 430-432 MHz, e approvato (per essere più precisi: mai respinto) dal Ministero delle Comunicazioni, con le nuove frequenze di entrata e di uscita (canalizzazione 25 kHz):

Nr. Ripetitore
Frequenza IN
Frequenza OUT
RU0
430.000
431.600
RU1
430.025
431.625
RU2
430.050
431.650
RU3
430.075
431.675
RU4
430.100
431.700
RU5
430.125
431.725
RU6
430.150
431.750
RU7
430.175
431.775
RU8
430.200
431.800
RU9
430.225
431.825
RU10
430.250
431.850
RU11
430.275
431.875
RU12
430.300
430.900
RU13
430.325
431.925
RU14
430.350
431.950
RU15
430.375
431.975