per i quali il Ministero avrebbe dovuto emanare una circolare per autorizzare
i ponti ripetitori per la sola banda dei 430 Mhz.
In mancanza di verbale, e al giorno attuale, in attesa ancora di conoscere
il testo della circolare, l'Associazione aveva proposto alcuni precisi
interrogativi, che nella riunione non erano stati considerati. In primo
luogo, la necessità di dover discutere la sperimentazione dei sistemi
in ponte ripetitore per tutte le frequenze, e non solo per i 430 Mhz;
in secondo luogo, la necessità di dover considerare tutti i modi di emissione,
e non solo la fonia.
L'Associazione CISAR ha nuovamente riformulato la propria posizione, discutendo
con i funzionari il progetto già presentato nel mese di Aprile 2000, e
che prevedeva i seguenti punti:
- possibilità di poter condurre esperimenti in tutte le bande assegnate
al servizio di radioamatore, dal piano nazionale delle frequenze, ed
in accordo con le direttive europee;
- possibilità di poter sperimentare tutti i sistemi di emissione, dalla
semplice fonia (fm - ssb), ai sistemi digitali a bassa ed alta velocità
(amtor - aprs - packet radio), e televisione analogica e digitale (ATV);
- possibilità di condurre esperimenti con la presentazione, da parte
delle associazioni nazionali, della sola dichiarazione di inizio attività,
contenente tutti i dati tecnici;
- nessuna limitazione sulla interconnessione tra sistemi automatici,
per nessun modo di emissione.
I funzionari, rappresentanti la parte tecnica, hanno condiviso la quasi
totalità dei punti proposti, facendo due eccezioni, per le quali verranno
discusse le iniziative con la direzione Concessioni ed Autorizzazioni,
per gli aspetti squisitamente amministrativi, e cioè:
- necessità di produrre comunque una autorizzazione;
- divieto di interconnessione tra sistemi automatici.
Il punto 1, potrebbe essere facilmente superato, in considerazione delle
recenti disposizioni che hanno comunque liberalizzato le telecomunicazioni
(DPR 318 ed altri), mentre il divieto di interconnessione appare assolutamente
privo di fondamento legale, e del tutto discriminante nei confronti di
sistemi che - necessariamente - devono essere collegati in rete (APRS,
packet radio ed altro).
Su questo, i funzionari hanno dichiarato di dover comunque ascoltare l'Amministrazione
postale. Una particolare attenzione è stata dedicata al problema del servizio
secondario, che, attivo dai 430 Mhz in su, potrebbe ostacolare l'attività
sperimentale di sistemi automatici; gli stessi funzionari hanno dichiarato
che il problema potrebbe essere superato agilmente, dal momento che il
tecnico installatore, e la associazione dichiarante, dovrebbero farsi
garante della assenza di eventuali disturbi arrecati ad Enti che hanno
il servizio primario, garantendo l'immediata cessazione dell'eventuale
disturbo.
La Direzione Pianificazione delle Frequenze si è manifestata disponibile,
perché le proposte dei radioamatori possano divenire valide: ci è stato
anche annunciato che la famosa circolare per i ponti per la sola banda
dei 430 Mhz potrebbe essere in consegna postale, ma di attendere questa
nuova serie di disposizioni, che completerebbero il quadro generale sulle
sperimentazioni radioamatoriali.
In questi stessi giorni, è inoltre annunciata la nuova proposta di Legge
sul servizio di radioamatore in Italia: anche questa potrebbe finalmente
dare maggiore chiarezza al nostro mondo, e maggiore certezza del diritto.
Attendiamo gli esiti di questa proposta di concertazione con il Ministero.
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