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E' stata emanata dalla Direzione Centrale del Ministero delle Comunicazioni la nuova displina dei ponti ripetitori radioamatoriali sulla gamma UHF 430-432 MHz. Ecco il testo

Il giorno 24 luglio 2001, l'Associazione CISAR è stata ricevuta presso la Direzione Generale Pianificazione delle Frequenze del Ministero delle Comunicazioni, in relazione ad una serie di quesiti che sono stati presentati, e sui risultati di due riunioni che si erano tenute, nelle quali l'Associazione aveva manifestato disaccordo.

Nel mese di marzo scorso infatti, durante una riunione, si erano raggiunti alcuni accordi, per altro non ratificati da verbale,

per i quali il Ministero avrebbe dovuto emanare una circolare per autorizzare i ponti ripetitori per la sola banda dei 430 Mhz.

In mancanza di verbale, e al giorno attuale, in attesa ancora di conoscere il testo della circolare, l'Associazione aveva proposto alcuni precisi interrogativi, che nella riunione non erano stati considerati. In primo luogo, la necessità di dover discutere la sperimentazione dei sistemi in ponte ripetitore per tutte le frequenze, e non solo per i 430 Mhz; in secondo luogo, la necessità di dover considerare tutti i modi di emissione, e non solo la fonia.

L'Associazione CISAR ha nuovamente riformulato la propria posizione, discutendo con i funzionari il progetto già presentato nel mese di Aprile 2000, e che prevedeva i seguenti punti:

  1. possibilità di poter condurre esperimenti in tutte le bande assegnate al servizio di radioamatore, dal piano nazionale delle frequenze, ed in accordo con le direttive europee;
  2. possibilità di poter sperimentare tutti i sistemi di emissione, dalla semplice fonia (fm - ssb), ai sistemi digitali a bassa ed alta velocità (amtor - aprs - packet radio), e televisione analogica e digitale (ATV);
  3. possibilità di condurre esperimenti con la presentazione, da parte delle associazioni nazionali, della sola dichiarazione di inizio attività, contenente tutti i dati tecnici;
  4. nessuna limitazione sulla interconnessione tra sistemi automatici, per nessun modo di emissione.

I funzionari, rappresentanti la parte tecnica, hanno condiviso la quasi totalità dei punti proposti, facendo due eccezioni, per le quali verranno discusse le iniziative con la direzione Concessioni ed Autorizzazioni, per gli aspetti squisitamente amministrativi, e cioè:

  1. necessità di produrre comunque una autorizzazione;
  2. divieto di interconnessione tra sistemi automatici.

Il punto 1, potrebbe essere facilmente superato, in considerazione delle recenti disposizioni che hanno comunque liberalizzato le telecomunicazioni (DPR 318 ed altri), mentre il divieto di interconnessione appare assolutamente privo di fondamento legale, e del tutto discriminante nei confronti di sistemi che - necessariamente - devono essere collegati in rete (APRS, packet radio ed altro).

Su questo, i funzionari hanno dichiarato di dover comunque ascoltare l'Amministrazione postale. Una particolare attenzione è stata dedicata al problema del servizio secondario, che, attivo dai 430 Mhz in su, potrebbe ostacolare l'attività sperimentale di sistemi automatici; gli stessi funzionari hanno dichiarato che il problema potrebbe essere superato agilmente, dal momento che il tecnico installatore, e la associazione dichiarante, dovrebbero farsi garante della assenza di eventuali disturbi arrecati ad Enti che hanno il servizio primario, garantendo l'immediata cessazione dell'eventuale disturbo.

La Direzione Pianificazione delle Frequenze si è manifestata disponibile, perché le proposte dei radioamatori possano divenire valide: ci è stato anche annunciato che la famosa circolare per i ponti per la sola banda dei 430 Mhz potrebbe essere in consegna postale, ma di attendere questa nuova serie di disposizioni, che completerebbero il quadro generale sulle sperimentazioni radioamatoriali.

In questi stessi giorni, è inoltre annunciata la nuova proposta di Legge sul servizio di radioamatore in Italia: anche questa potrebbe finalmente dare maggiore chiarezza al nostro mondo, e maggiore certezza del diritto. Attendiamo gli esiti di questa proposta di concertazione con il Ministero.