Antenna EH6 Taratura
Giuseppe Accardo - IWØBZD

Strumenti utilizzati per la taratura ed i test

Grid dip Meter
Misuratore di Ros
Misuratore di campo
Analizzatore di Antenna
Chiave non  induttiva
 

Nella realizzazione del prototipo, è stato utilizzato quasi esclusivamente il Grid Dip Meter come unico strumento capace di verificare la frequenza di funzionamento del sistema e le altre caratteristiche. Si è rivelato molto utile in  modalità rivelatore per controllare l'irradiazione.

Nelle realizzazioni successive il sistema è stato portato "in banda" unicamente con il ricevitore e controllando successivamente le onde stazionarie, il metodo si è rivelato molto veloce e semplice. Partendo dai variabili a metà corsa si procede alla regolazione di C1 finche non si ascolta nel ricevitore un incremento del rumore di fondo, successivamente ripetere l'operazione con C2. A questo punto cercando un beacon locale o con l'aiuto di un generatore (nel mio caso il grid dip) con ripetute iterazioni si riesce a trovare il miglior punto di funzionamento del sistema EH. La prova definitiva si effettua in trasmissione, con potenza molto ridotta ed un misuratore di ROS connesso alla linea si verifica il livello delle onde stazionarie. Ulteriori ritocchi adesso  sono possibili per portare al centro banda desiderato l'antenna.

Utilizzando l'analizzatore, la taratura del sistema è ugualmente semplice. Basta collegare l'antenna direttamente allo strumento, impostare la frequenza ed agire su C1 e C2 fino a trovare la condizione di minimo ROS e la corretta impedenza  interpretando correttamente i dati forniti dallo strumento.

Tenere l'insieme strumento ed antenna verticali, distante dal corpo; per ottenere letture più stabili toccare sempre lo strumento con una mano durante le misure.

La foto a lato consente di vere la perfetta condizione di accordo del sistema alla frequenza di 50.120MHz con un ROS di 1:1 ed una impedenza di 50 ohm.

 Per tutte le operazioni di taratura utilizzare una chiave non induttiva adeguata e sufficientemente lunga da non influenzare la lettura degli strumenti.  Questo utensile si può facilmente costruire utilizzando una striscia  di vetronite  privata del rame ed opportunamente sagomata. 

 

EH 6 – Norme di esecuzione del progetto ed eventuali varianti.

Il progetto cosi come è presentato funziona egregiamente. Tuttavia a causa delle possibili diversità dei materiali impiegati si possono verificare delle anomalie non legate al progetto in se stesso ma alla variazione dello stesso.

Induttanze:

Le induttanze nel prototipo sono state realizzate con filo da 1,5mmq. Per aumentare la capacità dell’antenna a sopportare maggiori potenze, è possibile aumentare il diametro del filo costituente L1 ed L2. L’aumento del diametro porta ad una serie di conseguenze.

  1. aumenta inevitabilmente la lunghezza fisica dell’avvolgimento (e quindi le dimensioni della parte network)
  2. essendo il filo ricoperto in plastica aumenta anche leggermente il diametro reale delle bobine e la spaziatura con conseguente variazione delle caratteristiche del network.

Per risolvere questo problema aumentando il diametro del conduttore si può variare di una spira sia L1 che L2. Il network pur non essendo eccessivamente critico, in questo modo trova un accordo migliore mantenendo bilanciato il rapporto induttanza/capacità di progetto  fra i suoi componenti.

Capacità:

Nel progetto vengono impiegate capacità variabili da circa 30pf supportate in ceramica il cui montaggio non è affatto critico. La capacita che mette in condizione di funzionare il circuito è apparentemente intorno ad 11pf . Questa capacità è uguale per entrambi i caps al netto delle capacità interne residue del sistema che possono variare in funzione della precisione del layout effettuato

L'eguaglianza apparente delle capacità è data dalla somma della capacità variabile  con le capacità interne del circuito. Quindi una diversità fra C1 e C2 è da considerarsi normale in quanto elettricamente le capacità complessive non sono uguali.

All’incrocio dei fili internamente al supporto in PVC, si viene già a creare una piccola capacita fra le due bobine che, alla fine del layout, risulta essere in parallelo al variabile indicato. Questo fatto non comporta alcuna variazione nel rendimento del sistema. 

Layout generale:

E’ molto importante ai fini della perfetta esecuzione del progetto, che di per se non presenta particolari difficoltà, eseguire l’assemblaggio delle parti con molta attenzione. Infatti la posizione dei fili all’interno del tubo è abbastanza delicata a causa del pochissimo spazio che rimane per lavorare.

Bisogna fare attenzione a non rovinare il filo nell'eseguire i fori, a far rimanere il cavo collegato al cilindro superiore il più al centro possibile fino alla fuoriuscita dal tubo la dove inizierà la bobina L1.  Per tenere al centro il filo si può utilizzare un tubetto in plastica che funziona da guida interna fra il cilindro ed il punto di inizio di L1.

Conclusioni di montaggio:

L’antenna è molto semplice ma occorre molta perizia nel realizzarla a causa delle sue piccole dimensioni.  Le tolleranze del sistema sono abbastanza elevate tuttavia si consiglia di rispettare le misure e le modalità realizzative indicate.

Note:

Durante la taratura dell’antenna “ad orecchio” se possibile tenere spento il computer e il TNC, come qualsiasi altra apparecchiatura che possa generare del rumore. Questa accortezza semplificherà molto il "tuning" del sistema consentendo di meglio percepire l'improvviso aumento del rumore di banda segno che l'antenna sta funzionando.

NORME  DI SICUREZZA:

Questa antenna, come le altre antenne, emette un campo RF e oltretutto data la sua conformazione fisica,tale campo è molto forte nelle immediate vicinanze. Il fatto che sia piccola non la esonera dai problemi comuni a tutte le altre antenne.  Quindi nel suo uso bisogna osservare le comuni norme del buonsenso:

  • Non toccare i cilindri con le mani durante la  trasmissione
  • Non trasmettere con l’antenna in prossimità del corpo e sopratutto della testa.
  • In caso di montaggio diretto su apparecchiatura portatile usare il microfono e tenere l’insieme il più lontano possibile dal corpo.
  • In caso di uso continuato in portatile è bene allontanare l’antenna almeno 2 lunghezze d’onda dal posto operatore ed utilizzare sempre potenze non eccessive.
  • Non utilizzarla per lunghi periodi poggiata in casa in prossimità della stazione radio.

Installazione:

L’antenna va installata in modo ottimale,  come qualsiasi antenna, ad una certa altezza dal suolo e non vicina a masse metalliche o altre antenne.

Poggiandola  in prossimità della stazione radio può captare in ricezione dei disturbi provenienti dalle apparecchiature stesse, quali TNC PC ed altre apparecchiature non adeguatamente schermate.

Una volta effettuata la taratura si può riscontrare un leggero ROS che aumenta all’aumentare della potenza applicata: ciò è dovuto all’accoppiamento del cavo con il campo di prossimità del sistema, quindi si tratta di una falsa lettura perché   il misuratore di ROS viene ingannato  dalla RF captata.

E' quindi sconsigliabile a taratura ultimata intervenire nuovamente sull'antenna  per ridurre l’indicazione di onde stazionarie che sono dovute all'accoppiamento summenzionato.

E' bene che il cavo scorra perpendicolare sotto l’antenna per alcuni metri per minimizzare gli effetti di accoppiamento. 

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