ABITANTI: 3.140
ALTEZZA s.l.m. mt. 242
SUPERFICIE: Km2 34,12
C.A.P.: 62010
DISTANZA DA MACERATA: Km 19
PREFISSO TELEFONICO: 0733
MUNICIPIO: 0733-850001P.za S. Bracaccini, 1
CARABINIERI: 0733-850004
POLIZIA MUNICIPALE: 0733-852790
POSTE ITALIANE: 0733-850007
POSTO TELEFONO PUBBLICO: Bar Querceti Accattoli
Via Mercato, 14 Tel.0733-852688
Orario:
feriale 08:30 ÷ 12:30 – 15:00 ÷ 19:00
festivo 08:30 ÷ 12:30
FRAZIONI: Baldiletto, Fratte, Montefano
Vecchio, Osteria Nuova, Sette Finestre
CALENDARIO DELLE MANIFESTAZIONI:
Febbraio: Carnevale Montefanese
Aprile: Mostra Zootecnica di Sant'Antonio
Luglio: Rassegna corale in onore di Papa Marcello, Festa della Birra,
Mostra fotografica Arturo Ghergo
Luglio/Agosto: Appuntamenti con la tradizione e la Gastronomia contadine
Agosto: Festa dei Patrono San Donato |
Montefano è un ridente paese al confine tra la provincia
di Macerata e quella di Ancona, di circa 3000 abitanti, disteso sulla
sommità di una collina tra le valli dei torrenti Monocchia e Fiumicello.
Attraversato dalla statale 361 Settempedana che collega Ancona con
Macerata, dalla statale 362 Macerata-jesi e dalla provinciale 88.
Si trova in un amena posizione a 242 Mt s.l.m., con un panorama bellissimo
che spazia dal mare ai monti Sibillini.
All'ingresso del paese, per chi arriva da Osimo e Recanati, c'è un
monumento ai caduti di tutte le guerre (un fante che lancia una bomba a
mano) inaugurato il 3 Dicembre 1922, opera dello scultore osimano Giuseppe
Martini.
L'antica Venagra, città Picena e stazione militare romana lungo la via
consolare da Nocera Umbra a Ancona, fu distrutta dai Goti all'inizio del
VI secolo. I fuggiaschi si rifugiarono sulla collina dove ora è Montefano
(forse Fanno, nome tutelare sabino della colonia Veregrana ove sorgeva
anche un tempio). Intorno è fiorita una piccola cittadina.
L'Arte:
Nel
convento della chiesa di S. Filippo Benizi dei Servi di Maria è stato
istituito un
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Centro Nazionale di Studi Biblici dedicato a Giovanni
Vannucci, grande biblista.
Due frati di questo ordine religioso si dedicano a tempo pieno alla
ricerca scientifica nel settore biblico ed alla divulgazione a livello
astorale mediante conferenze, scritti, trasmissioni, studi e ricerche
guidate nella loro biblioteca. La Chiesa collegiata di San Donato in stile
barocco, ha una facciata in cotto a due ordini. Nell'interno, sopra il
coro, vi è una tela dipinta da un pittore ignoto che rappresenta San
Donato e San Giovanni Napomuceno ai lati dell'Assunta. Sotto l'altare
maggiore sono sepolte le spoglie di S. Onorio, sotto quello del Sacramento
le spoglie di S. Severio, martire di origine inglese. Il Palazzo Comunale
è della seconda metà dell'ottocento. Nell'aula consiliare sono gli
stemmi dei Cardinali protettori, un tempo nell'arco della Porta di
Levante. Nello stesso edificio c'è il teatro, di piccole proporzioni, ma
ispirato alle linee eleganti della Fenice di Venezia alla quale si rifece
l'architetto Viginio Tombolini (direttore tecnico della Fenice). La parte
pittorica è di Domenico Bruschi (secondo '800) che affrescò anche la
Sinagoga di Roma. Beri conservato può essere visitato, di mattina,
rivolgendosi al personale del Comune.
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