ABITANTI: 2.496
ALTEZZA s.l.m. mt. 436
SUPERFICIE: Km2 32
C.A.P.: 62020
DISTANZA DA MACERATA: Km 23
PREFISSO TELEFONICO: 0733
MUNICIPIO: 0733-509112 P.za Matteotti, 11
CARABINIERI: 0733-509116
POLIZIA MUNICIPALE: 0733-509112
POSTE ITALIANE: 0733-509362
POSTO TELEFONO PUBBLICO: Bar Settembrini Via G. Mori,, 6
Tel.0733-509151
Orario: feriale 08:30 ÷ 12:30 – 15:00 ÷
19:00
festivo 08:30 ÷ 12:30
FRAZIONI: Borgo San Lorenzo, Varco
CALENDARIO DELLE MANIFESTAZIONI:
Aprile: Festa di San Giorgio Commedia dialettale (Amici dei Teatro)
Maggio: Commedia dialettale (Amici dei Teatro)
Maggio/Giugno: Torneo Notturno di Calcio, Serate al Parco Girone con
Jazz, Cinema e Rock, Memorial
Rinaldo Tirabasso Temmel, Palio delle
Contrade
Agosto: Festa di San Lorenzo, Serata al Parco Girone, Sagra dei Vino
Cotto
Settembre: Mostra dei Colore e Mostra per artisti di strada
Ottobre: Castagnata nel Centro Storico
Novembre: Stagione Teatrale Lorese
Dicembre: Concerto di Natale presso la Chiesa di Santa Maria |
Loro Piceno è posto in cima a una dorsale, a 436 metri sul
livello del mare, tra il Fiastrella e l'Ete Morto, ambedue affluenti del
fiume Chienti. Gode di un panorama veramente meraviglioso che si estende
dal Monte Conero alla Maiella, dai Sibillini all'Adriatico. Mite il suo
clima, fertilissimo il suo territorio ricco di acque sorgive, che
nell'antichità erano conosciute per le qualità minerali curative,
produce vini squisiti ed un olio di ottima qualità. Le sue origini sono
antichissime, come testimoniano alcuni reperti di terracotta risalenti
alla civiltà picena, mentre dell'epoca romana rimangono i ruderi delle
antiche Terme, scomparse intorno al 1600 in seguito ad una frana
provocata da piogge torrenziali che si abbatterono sul paese. Nell'alto
medioevo Loro Piceno appartenne all'Abbazia di San Clemente in Casauria
e nel secolo XII passò prima sotto il feudo dei signori Brunforte, poi
dei Gualtieri. Dell'epoca restano tratti della cinta muraria ed il
Castello dei Brunforte. Dopo aver fatto parte della Marca fermana, Loro
Piceno segui le sorti dello Stato Pontificio fino all'annessione al
Regno d'Italia.
Chiesa di Santa Maria di Piazza:
E' la più antica costruzione del Paese. Venne edificata
nel '200 dai Benedettini e conserva ancora intatto il cornicione e lo
splendido portale gotico in piastrelle di terracotta raffiguranti
animali simbolici e foglie ornamentali, mentre è scomparso il rosone
della facciata, sulla quale le finestre sono state invece ricostruite.
All'interno è stato interamente trasformato nel secolo XVIII con la
costruzione dei soffitto e con l'intonacatura che coprì tutti gli
affreschi di cui le pareti erano interamente ricoperte, tranne le due
cappelle laterali con pitture di scuola barocca del Malpiedi da San
Ginesio. In un vano che precede le due cappelle e che servì anticamente
da cimitero, sopra una gradinata troneggia un imponente fonte
battesimale in pietra. Il vaso poggia su di un elegante basamento,
sorregge un tempietto ottagonale sormontato da una cupola marmorea le
cui pareti, tra cornicioni e colonnine recano scolpiti alcuni stemmi
gentilizi. E' chiuso da un altorilievo scolpito in legno dorato,
rappresentante San Giovanni che battezza Gesù. Il vano è illuminato da
una finestra, l'unica che conserva la struttura originale. |
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Chiesa
di San Francesco:
La chiesa di San Francesco, costruita nel sec. XIV, è la
più grande del Paese. All'esterno mostra ancora tracce delle antiche
costruzioni gotiche ed il massiccio campanile che presenta linee di
epoche diverse, conferendole un aspetto maestoso e severo. Entrando
nella chiesa, dall'interno barocco, lo sguardo viene subito rapito dalla
luminosità dell'abside, ove, sopra l'elegante curva del coro, spicca
una grande pala d'altare, la "Madonna del Rosario", attribuita
a Federico Zuccari. E' questo un dipinto in cui la ricca figurazione
centrale, rappresentata dalla Vergine onorata da una folla di Santi e di
fedeli, è come racchiusa in una cornice da quindici raffigurazioni dei
Misteri. Il sottostante coro in noce, del secolo XVIII, è
magistralmente intagliato, specialmente lo stallo centrale, che ha un
inginocchiatoio fine ed elegante, e per cimarsa una Madonna della
Concezione. Sul primo altare laterale a destra dell'ingresso, si trova
una tela della fine del secolo XVIII, di autore ignoto, che rappresenta
il miracolo narrato nel capitolo 47 dei "Fioretti",
l'apparizione della Madonna al Beato Liberato.
Castello di Brunforte:
Nella parte più elevata del castello di Loro, sopra
antiche mura di difesa, si erge la "Rocca" medioevale,
chiamata comunemente "Girone" , nome rimasto tutt'oggi alla
località e derivante dal muro che cingeva una parte interna della rocca
o fortezza, dove potersi rifugiare qualora la stessa venisse presa dai
nemici. Questa fortezza, che presenta attualmente una bassa cinta
muraria nella quale si ergono quattro torri a base quadrangolare,
costituìva un complesso architettonico imponente. Nel suo interno non
solo si trovava l'abitazione dei signori Brunforte, ma anche il Palazzo
di Giustizia, le carceri, il luogo del supplizio, un mulino a vento e
quanto necessario per lo svolgimento delle normali occupazioni. Perduta
la funzione difensiva a causa dei mutamenti sopravvenuti nell'arte
militare, la rocca si è trasforma lentamente, nel corso del sec. XVI in
luogo di pubblico dominio e di civile abitazione, mentre nel Castello
dei Brunforte si insediarono le autorità Municipali del paese.
Nel 1692, il parlamento lorese deliberò di adattare il castello a
monastero di S. Domenico.
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