ABITANTI:
7.309
ALTEZZA s.l.m. mt. 670
SUPERFICIE: Km2 129
C.A.P: 62032
DISTANZA DA MACERATA: Km 47
PREFISSO TELEFONICO: 0737
MUNICIPIO: 0737-634711 Via Pieragostini, 24
CARABINIERI: 0737-632568/632614
POLIZIA MUNICIPALE: 0737-637388
POSTE ITALIANE: 0737-633434
POSTO TELEFONO PUBBLICO: Libreria Loggia Sisto V C.so V. Emanuele
Tel.0737-632869
Orario: feriale 90:00 ÷ 13:00 – 16:00 ÷ 20:00
festivo chiuso
INFORMAZIONI TURISTICHE:
Tel. 0737-632534
FRAZIONI: Agnano, Arcofiato, Arnano, Campolarzo, Capolapiaggia, Caselle, Colle
Altino, Mecciano,
Mergnano
San Pietro, Mergnano San Savino, Mistrano, Morro, Pelentuccio,
Piampalente, Pian d'Aiello,
Piegusciano, Polverina, Pontelatrave, Ponti, Pozzuolo, Rocca d'Aiello, Sabbieta Alta, San Luca,
San Marcello, Santa
Lucia, Sant'Erasmo, Sellano, Sentino, Sfercia, Strada, Torrone, Tuseggia,
Valle Vegenana, Varano.
CALENDARIO DELLE MANIFESTAZIONI:
Maggio:
Corsa della Spada e Palio
Luglio: Mostra dell'Antiquariato
Maggio, Giugno, Luglio, Agosto, Settembre: Mostra dell'Artigianato
Artistico Rocca Varano
Agosto: Camerino Festival Rassegna Internazionale
di Musica e Teatro da Camera
Ottobre/Maggio: Stagione Teatrale
18 Gennaio: Fiere di Sant'Antonio
14 Marzo: Fiera di San Ansovino
19 Maggio: Fiera di San Venanzo
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La città di
Camerino è situata
in bella posizione panoramica su un colle, al centro della zona montana
della provincia di Macerata, chiusa a sud dal massiccio dei Sibillini e
a nord dal Monte San Vicino. Il territorio propone un paesaggio
collinare, dolcemente mosso, caratterizzato da una gradevole alternanza
di campi coltivati, piccoli boschi e querce secolari.
Storia:
Antichissimo insediamento degli Umbri Camerti, la città di Camerino
(da Kamars: roccia, rocca), affonda le radici della sua storia oltre il
neolitico, diventando successivamente roccaforte umbra. Nell'età romana
ebbe un ruolo rilevante, come testimonia il trattato di alleanza con
eguali condizioni (aequm foedus) stipulato con l'Urbe nel 309 a.C. Lo
stesso privilegio della cittadinanza romana, confermata da Mario nel 101
a.C. e da Settimio Severo nel 210 d.C., garantisce ancora la grande
importanza della città nel III secolo, al quale appartengono varie
lapidi e mosaici. Sede vescovile già nel 465, ebbe una giurisdizione
ecclesiastica vastissima per oltre un millennio. In seguito alla
conquista longobarda, fu sede di marchesato e, a volte, di ducato
incorporato a quello di Spoleto (VI - VIII secc.).
Eretta da Carlo Magno a capoluogo della omonima Marca, che si estendeva
dall'Appennino all'Adriatico, entrò a far parte dei possedimenti della
Chiesa, riuscendo comunque a crearsi e a gestire un notevole spazio di
autonomia, sopratutto nell'età comunale.
Comune ghibellino prima, in seguito divenne roccaforte guelfa e sede
della legislazione pontificia (1240)
per cui nel 1256 subì la distruzione da parte delle truppe di Manfredi,
condotte da Percivalle Doria. Rifiorì specialmente su iniziativa di
Gentile da Varano che, fin dalla seconda metà del XIII secolo, vi
stabilì le basi per la signoria della sua famiglia.
Sotto la stessa Signoria Da Varano, che si prolunga fino alla metà dei
'500, Camerino conosce il periodo di più intensa vitalità politica e
culturale, interrotta solo dallo spodestamento di Giulio Cesare
da Varano da parte del Valentino (1502) che, però, non impedì al
figlio Giovanni Maria di recuperare lo stato nel 1503 e di acquisire il
titolo di Duca. Dal 1545 la città ritorna sotto il dominio diretto
della Santa Sede con la funzione di capoluogo di delegazione Apostolica.
Nel 1809, in età napoleonica, la città fu inglobata con le altre
Marche di Fermo e di Ancona, divenendo capoluogo di distretto. Nel 1860
fu annessa, per plebiscito, al Regno d'Italia.
ITINERARI STORICO-ARTISTICI
LA PIAZZA CAVOUR
E' al centro della città. E' delimitata dal palazzo arcivescovile,
eretto nel 1500, a portici di forme rinascimentali; dal palazzo ducale e
dalla Cattedrale. Al centro della piazza è situata la statua bronzea di
Sisto V, realizzata dallo scultore camerinese Tiburzio Vergelli (1587).
LA CATTEDRALE
Ricostruita imponenente in uno stile classico, ricco di reminescenze
settecentesche, dagli architetti Vici e Folchi nel 1806 e nel 1832 sulle
rovine dell'antica chiesa romanica, nell'interno troviamo, di singolare
espressività e composta plasticità, il Cricifisso del '200 e il gruppo
maestoso della Madonna della Misericordia (1450), entrambi scolpiti in
legno. Nella Cripta notevole la monumentale Arca di S.Ansovino (gotica
del '300).
Il PALAZZO DUCALE
Ora sede della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università, la residenza
dei Da Varano è stata completata nel secolo '400. Ancora splendido il
cortile d'onore in limpida architettura rinascimentale, parte emergente
del palazzo ottenuto sovrapponendo vari ordini di sotterranei,
visitabili e di grande suggestione, ora adibiti a sede del Museo di
Scienze Naturali ed aula magna per convegni (Sala della Muta). Bella la
vista che si gode dal grande balcone esterno dell'Orto Botanico. Inoltre
sono da visitare l'Aula Scialoja (se.XVIII), la Sala dei
Governatori, l'Aula Varano e la loggetta dei Governatori.
IL TEATRO "FILIPPO MARCHETTI"
La sua istituzione nel '700 ed il completo rifacimento nell'800,
dimostrano che sin da allora la città di Camerino attingeva ragioni di
vita ai principi dell'arte della scena.
E' stato recentemente restaurato nel suo massimo splendore. Oltre ad una
ricca stagione teatrale, |
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ogni anno vengono organizzate manifestazioni a
carattere internazionale.
LA CHIESA DI SAN FILIPPO
La chiesa di S.Filippo, di recente restaurata, fu costruita ad opera dei
filippini nel 1733. l'interno in stile barocco è tagliato da due
cappelle laterali e si conclude con il solenne altare maggiore. Nella
cappella adorna di stucchi è conservata la "Madonna e S.Filippo
del Tiepolo".
IL COMPLESSO SAN DOMENICO
Grande complesso che si è sviluppato tra il '200 e il '500,
completamente restaurato ospita la Pinacoteca e il Museo Civico. Vi si
possono ammirare gli affreschi e le tavole più significative degli
esponenti della scuola pittorica camerinese, la più prestigiosa scuola
pittorica marchigiana del XIV e XV secolo che ha ricoperto "una
grande importanza per la pittura italiana del '300 e del '400"
(Federico Zeri).
LA BASILICA DI SAN VENANZIO
Scendendo da piazza Cavour, dopo aver visitato il Convento S.Domenico,
si giunge al piazzale della Basilica del patrono della città.
Stupenda sotto il pronao la facciata trecentesca, superstite, insieme al
campanile, al terremoto del 1799 che distrusse la città. Sulla
facciata, sculture di Polidoro e di Stefano da Perugia; il portale, in
gotico fiorito.
LA ROCCA DEI BORGIA
Fu fatta costruire tra il 1502-1503 su iniziativa di Alessandro VI per
tenere a bada la città nostalgica della dinastia Varanesca, dopo
l'assedio, la conquista della città e il massacro di Giulio
Cesare da Varano e di tre dei suoi figli.
La struttura fu realizzata da Ludovico Ciodio, architetto militare
prelato che costruirà più tardi, per Giulio II, la fortezza di Gallera
a Bologna. Fu parzialmente smantellata nella seconda metà dell'800.
Conserva ancora due torrioni ed il mastio. La Rocca era divisa dalla
città da uno strapiombo che veniva superato con un audace ponte
levatoio. L'avvallamento fu riempito nel 1600.
Sulla spianata interna, sorge ancora parte della struttura del convento
francescano di San Pietro
in Muralto del 1300.
IL CONVENTO DI RENACAVATA
Usciti dal nucleo urbano della città diretti verso la località I Ponti
(ca. 2 km), dopo breve tratto, si giunge in località Renacavata, dove
si adagia il convento dei frati Cappuccini. Questa è la casa madre
dell'Ordine, nato e sviluppatosi a Camerino sotto,la protezione e nel
palazzo stesso della famiglia Da Varano nel 1528. Il complesso,
recentemente restaurato, conserva nella chiesa una magnifica maiolica
invetrinata e colorata, attribuità a Mattia della Robbia (prima metà
del '5 00) raffigurante la Madonna, il Bambino e i SS. Francesco e
Agnese. Bello il tabernacolo di noce finemente lavorato e adornato di
madreperla e d'avorio, opera di un cappuccino maceratese. Rarissimo nel
suo genere il museo, che conserva antichi oggetti dei Cappuccini.
CORSA ALLA SPADA E PALIO
Rievocazione storica che si svolge ogni anno nel mese di Maggio in onore
di S. Venanzio Martire, Patrono di Camerino. I fasti e lo splendore
signorile dell'epoca rinascimentale rivivono in questa manifestazione
che coinvolge totalmente la popolazione dell'antico ducato,
testimoniando la continuità di una stessa anima comunitaria legata da
sempre al territorio e alla cultura del "Camerinese". La Corsa
alla Spada e Palio è la rievocazione di una antica competizione
popolare, documentata sin dal secolo XIII. Due sono i momenti
rievocativi più importanti: la sera della vigilia del Patrono (17
Maggio ore 21.00), muovono dalla sede dei rispettivi Terzieri (Sossanta,
Di Mezzo e Muralto), separati cortei che, in sfarzosi costumi
rinascimentali, al lume delle torce, con chiarine e tamburi, passano per
le vie del centro interamente pavesate di drappi
stemmi, per confluire nella Basilica di San Venanzio, ove ha
luogo la cerimonia dell'Offerta dei Ceri; la Domenica successiva (ore
15.00) si snoda per le vie del centro storico il fastoso Corteo del
Palio (600 figuranti). Subito dopo ha luogo la tanto attesa gara
podistica "Corsa alla Spada": trenta giovani, dieci per ogni
Terziere, si contendono allo spasimo, lungo un percorso in buona parte
in ripida salita, gli ambiti trofei: la Spada e il Palio. La
manifestazione è inoltre allietata dalle risonanti e colorite taverne
d'epoca che, per l'occasione ripropongono le tipiche ricette dell'antica
arte culinaria locale (informazioni 0737 630512). |