| Unione Europea | Repubblica Italiana | Regione Marche | Provincia di Macerata | | Comune di Appignano |


ABITANTI: 3.865
ALTEZZA s.l.m. mt. 199
SUPERFICIE: Km2 21
C.A.P: 62010
DISTANZA DA MACERATA: Km 17
PREFISSO TELEFONICO: 0733
POSTO TELEFONO PUBBLICO: Profumeria Benigni Tel.0733-57120
                                                             Orario: feriale 08:30 � 12:30 � 15:00 � 19:00
                                                                       festivo 08:30 � 12:30
INFORMAZIONI TURISTICHE: Tel. 0733-57521

CALENDARIO DELLE MANIFESTAZIONI:
Febbraio: Carnevale dei bambini, Fiera annuale dell'antiquariato, 
Aprile: Corsa Ciclistica del 25 Aprile, Fiera annuale del 29 Aprile, Festa del Patrono S.Giovanni Battista
Agosto-Settembre: Un concerto sulla collina Marchigiana
Agosto: Spettacoli folkloristici

Sul pendio di una collina, che si eleva dalla magnifica valle del Potenza, a 199 metri sul livello del mare, sorge Appignano. Secondo una prima ricostruzione ad opera di Giovanni Baldi del 1620, Appignano deve la sua origine al proconsole romano d'Asia Aulo Piniano Falconio, realmente esisitito  intorno al 300 d.C. Piu' plausibile e' la teoria secondo cui numerose famiglie impaurite dalle invasioni barbariche, furono ospitate dai frati Romualdini nella chiesa di Santa Maria da Tarquignano, immersa in un bosco di pini, lungo dove sorgera' Appignano. Il documento piu' antico in cui viene nominanto Appignano risale al 1220. In esso si cita "Castri Appignani" ovvero il castello del feudatario e gli edifici che servivano come strutture politiche, amministrative e commerciali del paese. Con l'arrivo di Francesco Sforza (1443), il paese, conquistato per brevissimo tempo, cadde in uno stato di carestia, peste, miseria e desolazione. Lo Sforza fece costruire intorno al castello una cinta fortificata con muri a scarpa e otto torrioni quadrangolari visibili ancora oggi. Nella seconda meta' del XVI secolo comparve sulla scena economica di Appignano l'arte della ceramica. I nuovi artigiani, dediti alla produzione degli utensili in terracotta, si collocarono fuori dalle mura, lungo via Borgo Santa Croce. Accanto all'attivita' della ceramica si sviluppa l'arte della lavorazione del legno, che in seguito, costituira' la produzione principale dell'industria appignanese.

Appignano Oggi
Il centro storico, a struttura tipicamente medioevale, percorso da piccoli e stretti vicoli in pietra, � oggi cinto di nuovi quartieri, che dimostrano l'espansione demografica avvenuta nel corso degli anni. Da un'economia agricola si � passati ad una florida produzione industriale. Nelle fabbriche trovano occupazioni quasi tutti gli abitanti del paese ed un discreto numero proveniente dalle citt� limitrofe. Il prodotto per eccellenza che ha consentito ad Appignano di farsi conoscere ovunque � certamente il mobile, oggi costruito con tecniche d'avanguardia. La lavorazione del legno si differenzia per stile e qualit�. Il ciclo di produzione del mobile in legno massello da vita a pregiati elementi d'arredo. Ad essa si affianca la produzione del mobile moderno con legni che l'adattano alla praticit� quotidiana. I mobili sono esposti in ampie e moderne mostre e grazie alla componibilit� degli elementi, essi possono rispondere e adiverse situazioni d'arredo. Molti conoscono Appignano anche per la ceramica, un tempo l'attivit� economica principale del paese. Oggi quest'antica arte viene esercitata da pochi artigiani che creano oggetti per lo pi� ornamentali con le stesse tecniche di un tempo. Ultimamente � cresciuta notevolmente anche l'attivit� tessile. Appignano � inoltre dotato di ottimi impianti per il tempo libero e lo sport: uno stadio fornito di una pista per l'atletica, bocciodrmo, campi da tennis e una palestra. Dal 1991 si � gemellata con la cittadina Bielorussa di Barovliany con la quale si intrattengono scambi culturali, sociali e annulamente vengono ospitati gruppi di bambini provenienti dalla zona di Cernobyil.


Testi e foto per gentile concessione di Progetto Italia s.r.l -Cagli (PS) Tel. 0721-781693

Impaginatura a cura di IK6COX Zeno Della Ceca

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