| Unione Europea | Repubblica Italiana | Regione Marche | Provincia di Macerata | | Comune di Apiro |


ABITANTI: 2.497
ALTEZZA s.l.m. mt. 616
SUPERFICIE: Km2 54
C.A.P: 62021
DISTANZA DA MACERATA: Km 42
PREFISSO TELEFONICO: 0733
POSTO TELEFONO PUBBLICO: Bar Pascucci Borioni Via M. della Libert�, 18 Tel.0733-611121
                                                             Orario: feriale 08:30 � 12:30 � 15:00 � 19:00
                                                                       festivo 08:30 � 12:30
INFORMAZIONI TURISTICHE: Tel. 0733-613048

FRAZIONI: Cesarini, Cerretine, Colle Ville, Favete, Frontale, Montalvello, Pian dell'Elmo, Sant'Isidoro, Sant'Urbano, San Vicino di Pian dell'Elmo

CALENDARIO DELLE MANIFESTAZIONI:
Maggio: Sagra della Porchetta, Fiera di Sant'Urbano  e Festa del Patrono S. Urbano
Giugno: Sagra dei Formaggio Pecorino
Agosto: Festival Int.le dei folklore "Terra Nostra"
Settembre: Mostra Prov.le Bovini di razza  marchigiana  (2' Sab. e Dom. Abbazia di Sant'Urbano) Sagra della Polenta (uItima domenica Apiro Cap.)

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In origine, questo piccolo centro marchigiano possedeva diversi appellativi: Pire, Piro, Lapiro. L'attuale Apiro risale a prima del secolo XII, derivante dal greco pjr, pjros (fuoco). Secondo una prima ipotesi, Apiro era sotto il dominio dei grecisiculi, i quali, stanchi della guerra e alla ricerca di pace e serenit�, si ritirarono sugli attuali "Piani" e fondarono il piccolo paese.
Una seconda ipotesi, formulata dallo studioso Giovanni Mestica, � che Apiro derivi da un albero di pero posto sulla cima di una collina. Quest'albero era visibile da ogni parte, data la sua posizione, e quindi rappresentava un noto punto d'incontro per i viandanti. La terza ed ultima ipotesi � che questo nome derivi dalla Pira, oggetto usato nell'antichit� per cremare i corpi dei re e dei sacerdoti, tantoch�, nella contrada di Montalvello, sono stati ritrovati reperti di un cimitero.
Lo stemma di Apiro rappresenta un albero di pero posto su una collina.
Durante le invasioni barbariche, Apiro fu sottomesso e distrutto dai Longobardi e dai Goti. A quel tempo Apiro faceva parte del ducato di Spoleto e successivamente pass� sotto lo Stato Pontificio. In questo periodo comparve la Valle di San Clemente, un'entit� politica che si estendeva lungo la Valle del Grande Musone e dell'Esinante. nel territorio di questa valle vi sono molti Castelli: Insulas Orgalis, Civitella, Castreccioni, Castel Sant'Angelo, Castello delle Favete, Castello di San Pietro, Moscosi.
Il pi� importante per la sua posizione fu il Castello di Apiro che non fu estraneo alle lotte sia del

Papato, sia dei comuni italiani con Federico Barbarossa e fu governato dai Vicari imperiali.
Nello stesso periodo faceva parte della Marca di Ancona, il cui dominio era dei Marchesi Guarnieri. Apiro dovette sostenere molte lotte per ampliare i confini dei suoi castellani che furono ascritti alla nobilt� di Apiro. Fra coloro che desideravano l'ascrizione c'era un tale di nome Andrea Ugolino da Montecchio (Treia), il quale scrive una pergamena in cui evidenzia l'attaccamento alla libert� delle proprie istituzioni e dei propri statuti. Casavolla e Sant'Urbano, durante il periodo della Chiesa
ad Apiro, si fecero nuove leggi (1528). Il consiglio si univa su ordine del Console.
Questa � l'evoluzione del nostro piccolo paese dalla sua origine al '500'. Questa situazione tranquilla e prospera continu� fino alla fine del 1700; quando l'armata di Napoleone invase la Romagna, nel 1797 si insedi� ad Ancona ed occup� l'intera regione, aggregandola al primo Regno d'Italia. Tuttavia divise la regione in tre dipartimenti: Metauro, Musone, Tronto.
Gli Austriaci sconfissero Gioacchino Murat dopo la caduta di Napoleone a Waterloo. Dopo il Congresso di Vienna (1815) le Marche furono assegnate allo Stato Pontificio. Nel 1860 le truppe piemontesi del generale Cialdini, per unirsi con Garibaldi che aveva vinto sui Borboni, entrarono nelle Marche, si scontrarono con le truppe pontificie e le sconfissero presso Castelfidardo.
Due mesi dopo questa battaglia, un plebiscito popolare decideva l'annessione delle Marche al regno d'ltalia.


Testi e foto per gentile concessione di Progetto Italia s.r.l -Cagli (PS) Tel. 0721-781693

Impaginatura a cura di IK6COX Zeno Della Ceca

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