A.R.I. Associazione Radioamatori Italiani
" I pensieri di ARI Bg "
5 Maggio 2003
Il documento approvato all'unanimità dal Consiglio Direttivo della Sezione A.R.I. di Bergamo durante la seduta del giorno 5 Maggio 2003 | ||||||||||
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LA SEZIONE A.R.I. DI BERGAMO 1 Avuta notizia, in primis da organi non ufficiali, delle dimissioni, poi revocate, del Presidente Nazionale I1BYH A. Ortona; Presa visione, sui Media Telematici delle puntigliose precisazini espresse, con separate note, dal Consigliere IV3FSG E. Simoncini e dal Vice-Presidente I0SNY N. Sanna; Rilevato con dispiacere, sotto il profilo formale, che per conoscere le notizie di “ Casa nostra “ i Soci sono costretti a consultare siti esterni all’Associazione, mentre prosegue l’assoluta insufficienza e il triste abbandono del sito web www.ari.it che, se minimamente curato, potrebbe porre rimedio ai tempi biblici necessari alla pubblicazione su R.R. dei documenti ufficiali di interesse generale; Esprime nel merito vive preoccupazioni e profondo rammarico per il clima di antagonismo e di non collaborazione creatosi all’interno del CDN, che danneggia la già fragile immagine associativa e non consente all’A.R.I. di rappresentare con la necessaria determinazione gli interessi dei Radioamatori associati, rafforzando l’impressione che detti interessi vengano posti in seconda linea rispetto a ripicche e personalismi che impediscono quel “ gioco di squadra “ di cui si sente il bisogno, soprattutto in un momento in cui la recente nuova normativa ha ridisegnato le modalità di accesso alla attività radioamatoriale; Ritiene necessario che all’interno del CDN, pur in presenza di legittime caratterizzazioni personali, venga recuperata una efficace unità operativa tra persone che, ricordiamolo, si sono spontaneamente proposte per la guida dell’Associazione; se tale obbiettivo dovesse risultare irraggiungibile, ne potrebbero solo seguire le dimissioni in blocco di tutto il CDN. 2 Rileva, inoltre, che la recente nomina di IK0YYY L. Ferrara, Presidente del C.I.S.A.R., nell’ambito del Consiglio Superiore delle Comunicazioni costituisce un campanello di allarme circa l’insufficienza delle relazioni tra la Dirigenza A.R.I. e il Ministero medesimo, cui si potrebbe porre rimedio abbandonando il tradizionale accentramento e delegando la gestione di dette relazioni a chi sia in grado, quasi quotidianamente, di curare le stesse recandosi al Ministero, senza bisogno di apposite, affaticanti e costose trasferte; 3 Riletta, nell’occasione , la storia della nostra Associazione, laddove: · nel 1927 si registrò la fusione tra il R.C.N.I. ( Radio Club Nazionale Italiano ) e l’A.D.R.I. ( Associazione Dilettanti Radiotecnici Italiani ) e ne nacque, appunto, l’A.R.I. ( Associazione Radiotecnica Italiana ); · nel 1948 il R.C.I. ( Radio Club Italiano ) confluì nell’A.R.I.; · nel 1953 il R.C.A. ( Radio Club Amatori ) confluì anch’esso nell’A.R.I. Ritiene utile, anzi, necessario che il CDN, recuperato lo spirito unitario dei Padri Fondatori, si confronti senza pregiudizi e personalismi con le altre Associazioni di Radioamatori e verifichi, mediante l’istituzione di una commissione mista, se esistono le condizioni per promuovere una riunificazione, o almeno una federazione, delle varie realtà associative. 4 Stabilisce che copia del presente O.d.G. approvato all’unanimità in seduta del 5 maggio 2003, venga inviata al CDN, alla Redazione di Radio Rivista, al CR Lombardia e venga pubblicata sul sito web della Sezione “ www.aribg.it ”, con invito a tutti i Radioamatori Soci A.R.I. che lo condividono a far pervenire (singolarmente o mediante le Sezioni di appartenenza) le loro dichiarazioni di adesione. Il Consiglio
Direttivo della Sezione A.R.I di Bergamo | ||||||||||
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Settima puntata
FRANCO MORETTI I4FP
VITA E
STORIA
DI UN
RADIOAMATORE
A FERRARA CULLA DEL
RADIANTISMO ITALIANO
Certo che raccontare
ai giovani, della attuale generazione, cosa é stata la radio per i primi
radioamatori, non é cosa semplice.
L'enorme sviluppo tecnologico ha cancellato il pionierismo e raccontando oggi. o leggendo i passi di questa fatica.. letteraria, (si fa per dire!) si rischia di non essere creduti o si può passare per millantatori !! Nella stesura dei testi l'autore si é limitato a riassumere il contesto , altrimenti il tutto poi sarebbe riuscito troppo prolisso. Come si potrà vedere. sono stati inseriti documenti e foto per rendere più interessante il tutto . Farà ridere il verbale di ascolto del Ministero e la relativa sanzione negli anni 50, considerando gli argomenti che oggi si ascoltano sui ponti in VHF ... ma poi anche nelle bande canoniche delle decametriche. Sono state allegate, come parte finale, testi e foto dei pionieri radioamatori di Ferrara città che ha in realtà dato inizio al radioamatorismo in Italia. Si é dato significato alla realizzazione di Radio Ferrara (che nei fatti si sarebbe potuta chamare .. "la prima radio libera d'Italia", regolarmente autorizzata) per dimostrare che i radioamatori hanno avuto un notevole peso nello sviluppo del paese. Nel
segno dell' AUTOCOSTRUZIONE
!
ALTRIMENTI NON SI FACEVA
IL RADIOAMATORE
La mia attività di autocostruzione continuò usando i componenti che ormai si trovavano in commercio . Soprattutto la ditta Geloso che dal 1932 trattava apparati radio commerciali , iniziò la vendita di minuteria e componentistica dedicata a noi radioamatori . Già dal 1946 un radioamatore di Torino I1KT (Giulio Borgogno) aveva iniziato a stampare un bollettino che si chiamava " Microson " e che recava in ogni numero , la descrizione di un apparato ricevente o trasmittente con la realizzazione pratica per la autocostruzione . In seguito trasformò il bollettino in listino di componenti con il relativo prezzo e quindi avevamo già a disposizione il primo punto di scambio . Vennero descritti apparati semplici e complessi con quanto serviva per la realizzazione a pronta consegna. - Il tutto mi servì per migliorare la mia stazione . Costruì un modulatore di BF per la mia nuova valvola finale di potenza , che era una Philips PC 1,5 /100 che , con un trasformatore di modulazione della Microson permetteva l'utilizzo della potenza necessaria al 100% della RF che era diventata di 250 Watt input. Per alimentare l'antenna , che era zeppelin , usavo della piattina americana da 300 ohm accordata con due variabili , all'uscita della valvola finale . Alla prima uscita … prese fuoco la linea di alimentazione . Allora eliminai la piattina e montai i fili di discesa a coppia parallela . Finirono i problemi e la potenza irradiata mi permise collegamenti magnifici . Sentendo la necessità di avere un generatore di rf per pilotare tutto il mio sistema e andare a VFO , cosa azzardata a quei tempi per la stabilità della QRG , iniziai le prove con uno strumento di misura americano di provenienza militare dal "surplus" di Livorno . Il generatore era il magnifico BC 221 che aveva una stabilità pari ad un generatore a quarzo . Nel contenitore modificai sia l'alimentazione che gli stadi separatori e inviai il segnale al trasmettitore nello stadio che utilizzava il quarzo . Ottenni così di potere modificare la frequenza liberandomi della schiavitù del cristallo a quarzo , girando sulla gamma scegliendo il punto migliore senza QRM . Poi a Ferrara il nostro "maestro" l'ing. Pietro Lana (I1BFU) aprì uno studio tecnico che ci permise di acquistare i componenti senza doverli cercare alla sorgente . Trovammo amicizia e competenza e consigli per la migliore realizzazione . ![]() La Sezione dei Radioamatori
di Ferrara anno 1925.
Dall'ambiente e dalle
attrezzature, si può facilmente
capire che in Sezione
non ci si andava per le QSL,
ma per fare esperimenti con la
radio.
A Ferrara nel 1946
abbiamo fondato la nostra sezione dell'ARI e il nostro I1BFU
fù il nostro primo presidente .
Le riunioni di sezione avvenivano nella scuola industriale della quale I1BFU era il direttore . Nella bacheca del reparto elettronico vidi la prima QSL dell'anno 1925 ottenuta dalla stazione radio realizzata appunto dall'ing. Lana . La stazione aveva come nominativo 1AA Amici delle radiocomunicazioni che aveva sede in una torre del castello estense . Il governo italiano diede regolare concessione e nominativo . La potenza era 10 watt in onda corta . ![]() ![]() Stazione i I1FP
Settembre 1956. Ricevitore e Trasmettitore autocostruiti
realizzati con
componenti Geloso.
Ricevitore con le
caratteristiche del G 209 Geloso
Trasmettitore con
caratteristiche simili al G 210 Geloso.
In radio era vietato
nominare i nomi delle fabbriche di apparati per evitare
di fare pubblicità, (lo
sarebbe anche oggi) e quando si parlava della mitica
fabbrica italiana
Geloso, i radioamatori dicevano: " la nota fabbrica".
Tutti capivano ma il
nome non era stato detto, altrimenti le sanzioni erano
severissime.
Le 807 erano delle
valvolone finali e poiché non si poteva parlare anche di cose
futili, io sentii un
radioamatore che per illustrare l'avvenenza di una ragazza
si esprimeva dicendo che
questa aveva due bellissime
807. Poteva apparire come
un discorso
tecnico!
Negli anni 1952/1953
ho realizzati vari trasmettitori con componenti che finalmente il
mercato ci metteva a disposizione , specialmente la possibilità di
usare circuiti precablati , come gli ottimi VFO della Geloso a
noi tutti conosciuta come … "la nota casa" .
Ormai il mercato del surplus ( residuato bellico) stava terminando e in molti casi risultava insoddisfacente per il livello tecnico raggiunto . Le riviste tecniche si
moltiplicavano e le realizzazioni descritte permettevano
a molti di noi di aggiornarci e migliorare la
nostra stazione .
Potevamo finalmente realizzare ricevitori e trasmettitori con quadranti ad indice professionali e gruppi di RF premontati che davano , all'apparato finito un tocco di qualità . Nell'anno 1953 un radioamatore brasiliano PY2AJM venne a Ferrara con la sua famiglia (moglie e figlia) per una visita di piacere e soprattutto per rivedere la sua terra di origine . Era nato a Castelmassa (RO) e mancava da oltre 40 anni . Frequentò la mia casa e insieme abbiamo fatto , con la mia stazione , moltissimi collegamenti con il Brasile . Le sue visite furono , in seguito , più frequenti e prima del suo rientro mi prospettò un mio viaggio nella sua nuova patria con una eventuale mia inserzione nella famiglia brasiliana . Inizialmente rifiutai l'idea , ma poi tanto fece che mi convinse ad accettare un "giro" di prova . Cominciai così la vita dell'emigrante , ma in realtà ero ospite nella casa dell'amico e diventai parte della famiglia . Ho conosciuto i principali OM di S:Paolo e visitato le loro stazioni , trasmettendo dai loro microfoni per collegarmi con l'Italia. L'amico PY2AJM mi trovò una occupazione , per ambientarmi nel settore, nello staff tecnico di una delle stazioni televisive di S: Paolo . Per alcuni mesi collaborai alla realizzazione di impianti e alla gestione della radiotrasmittente PR3TV. Cercai di imparare la lingua , abbastanza ostica anche se di ceppo latino , e cercavo di abituarmi all'idea di chiamare la mia famiglia per il trasferimento nella nuova terra . I mesi passavano ma non sono riuscito a vincere la nostalgia della mia patria e delle abitudini che avevo lasciato . Dopo circa un anno , abbracciai il mio amico , la sua famiglia , e ritornai per riprendere la mia vita in Italia . Al rientro ricominciai a rifare la mia stazione con le opportunità tecniche , per me nuove , dopo un anno e più di assenza dal mercato Italiano . Cominciai a costruire con i componenti Geloso la copia del G 209 e del trasmettitore G 210 . Una antenna filare multigamma mi permise di riallacciare gli amici . Tutta la parte meccanica , i contenitori e i componenti non trovati sul mercato li trovai nell'ancora florido bacino del "surplus" ![]() ![]() Avevo quindi ripreso la mia passione della autocostruzione . continua -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
-Da: "Franz" <[email protected]>
Riflessioni in margine
alla Fiera di Pordenone:
"L'INUTILITA' DEI
REGIONALI"
Franz Falanga I3FFE. --------------------------------------------------------------------------- Da: "Stazione Radio Ari Capoterra" [email protected] Caro Paolo Mattioli
ti trasmetto la relazione da me presentata, al convegno delle sezioni A.R.I. di Pordenone del 3 Maggio.
Sei autorizzato, se vorrai, a pubblicarla, liberandoti da ogni responsabilità Cordialità IS0ISJ Giancarlo Sanna Presidente della Sezione A.R.I. di Capoterra (CA)
FIERA DI PORDENONE
Pocos, locos y male unidos!
Sezione A.R.I. Di Capoterra
(CA) "Pregi e difetti dell'associazionismo A.R.I. dagli anni '70 ad oggi" Pocos, locos y male unidos! E' quel che disse il vescovo Martinez nel 1600 come conclusione di una sua relazione alla Corona di Spagna, alla fine di una sua visita in Sardegna. Vedremo nelle conclusioni della relazione il significato di questa chiarissima frase, nel contesto dell'attività delle Sezioni A.R.I. In Sardegna. Premessa: - Provincia di Nuoro: Arbatax e Nuoro; I giorni nostri (fine 2002): Considerazioni: Una considerazione che si può fare dall'analisi dei tabulati dei Soci A.R.I. della Sardegna (tralascio di farlo analiticamente per motivi di privacy) è che un numero notevole di soci non è iscritto alla sezione territorialmente competente, con una lodevole eccezione! La sezione di Olbia accoglie solo O.M. locali, galluresi o residenti in località prive di Sezione. La causa di tutto ciò è da me attribuita all'alto tasso di litigiosità tra soci e tra soci e i consigli direttivi delle Sezioni. Altra considerazione che si può fare, soprattutto se si frequentano le assemblee di sezione o quelle del C.R.S. A.R.I. è il tempo che si perde in inutili e capziose discussioni su quasi tutto, dalla distribuzione degli incarichi, alla protezione civile, all'appartenenza, vera o presunta, dei soci A.R.I. ad altre associazioni radioamatoriali e al fatto che chiunque anche solo parli (non parliamo per carità di collaborazione) con essi, viene visto come un appestato. Conclusioni finali! Pocos, locos y male unidos! La frase, già riportata in apertura, la cui la traduzione
mi sembra ovvia, è facilmente applicabile all'associazionismo degli iscritti
all'A.R.I. in Sardegna: pochi Soci, troppe Sezioni e modesta coesione tra Soci e
tra Soci e consigli direttivi di Sezione. IS0ISJ Giancarlo Sanna ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Da: "Umberto Molteni" <[email protected]>
Avevamo a disposizione, se la memoria non mi tradisce, una dozzina di unità complete, ognuna delle quali era così composta:
Ogni componente era alloggiato in robuste casse di legno munite di maniglie per il trasporto. Era un piacevole divertimento, sia nell'assiemare il ponte radio che nell'effettuare i collegamenti. Durante il breve soggiorno (di 6 mesi) ebbi il piacere di conoscere Federico Dell'Orto di Milano, allora I1SH, caro amico purtroppo scomparso il 20 di marzo scorso. Io allora ero un semplice SWL con due nominativi, I1-10.073 (15/9/1953) e quello datomi nel Libano, OD5-005 (13/06/1954) come socio onorario del RAL. La mia patente e licenza le ottenni insieme il 15 ottobre 1955 con nominativo I1MS. Un giorno, Federico, che apparteneva alla 1a Compagnia AUC (Allievi Ufficiali di Complemento) mi informò che presto si sarebbe resa operativa la stazione radioamatoriale militare I1MIL che era in forza alla sua Compagnia, ma che non era mai stata attivata. Durante le mie scorribande sulle gamme riservate agli OM avevo ascoltato parecchie stazioni militari norvegesi, svedesi, inglesi, olandesi, danesi, americane, russe ecc. Fui anche fortunato a ricevere qualche QSL i risposta alle mie, molto suggestive ed interessanti con riproduzione di vari tipi di mezzi navali, aerei, terrestri ed anche di armi pesanti. Quando abitavo nel Libano, nel 1953-54, ad un tiro di schioppo da casa abitava un simpatico militare dell'Esercito libanese con nominativo OD5LJ, dove la lettera L stava per stazione OM militare. Dalla scuola AUC di Lecce era arrivato anche Pier Romano Breseghello I1KYR, vecchia conoscenza di Federico nell'emergenza del Polesine 1951. I1KYR poi abbracciò la carriera militare, raggiungendo il limite di età con il grado di Generale. Dopo il solito ambientamento, i miei amici furono convocati dal loro Comandante di Compagnia ed invitati, data la loro qualifica di radioamatori con licenza, a rendere finalmente operativa la sonnolenta stazione I1MIL. Lascio immaginare la loro gioia. Ovviamente, l'attività radiantistica non doveva minimamente intralciare e sottrarli agli obblighi addestrativi comuni agli altri allievi, ma doveva essere svolta solamente nelle ore di libertà. Ciò voleva dire, invece di andare in libera uscita a passeggiare per Roma, dovevano occuparsi di questo compito. La soddisfazione ad operare questa splendida ed unica stazione, nel suo genere, meritava questo sacrificio. Era indescrivibile il nostro stato d'animo al primo contatto con i materiali e le apparecchiature che si dovevano utilizzare. La stazione I1MIL era contenuta in uno "shelter" ubicato sotto una pensilina del cortile principale della Scuola vicino ad un ben fornito bar. A quei tempi, a noi ASC veniva elargita una decade pari a lire 1100! Ricordo che un gustoso krapfen costava 25 lire. Questo "shelter" era nuovo fiammante, fresco di vernice, "profumato" con l'odore caratteristico degli apparati elettronici di produzione americana, ben conosciuto agli appassionati di Surplus, il risultante odore ottenuto dal miscuglio di piacevoli odori dei vari prodotti chimici di cui erano irrorati per proteggerli dalle muffe, dalle ossidazioni, dall'umidità ecc. La stazione era siglata AN/GRC26 e costituita da: un trasmettitore BC610 in AM e CW (valvola finale 250TH con 300 W output), un modulatore con push-pull di 100TH, un premodulatore BC614, due ricevitori a copertura continua SP600X (versione militare del Super Pro della Hammarlund), un frequenzimetro CSR211, un accordatore d'antenna (il favoloso accordatore del BC610 con contatto a troller sulla bobina), una telescrivente, microfoni vari, tasti Bug Vibroplex, cuffie, cavi coassiali per antenna, serie di antenne, a stilo e filari racchiuse in appositi contenitori, un telefono, borsa fornitissima di attrezzi vari, assortimento di valvole termoioniche di ricambio, cassettiera con quarzi. L'interno era del massimo comfort, arredato come un ufficio commerciale, con armadi, scaffali, sedie su rotelle a schienali elastici, macchina per scrivere, ventilatori per il ricambio dell'aria, stufa elettrica ed estintore. Ambiente ben illuminato. Era la stazione che i radioamatori di quei tempi fantasticavano di avere; il "non plus ultra" per chi, come me, possedeva una modestissima stazione, composta da un debole trasmettitore (20 W) in AM operante in 40 e 20 metri (6F6 oscillatrice in ECO e stadio finale con 807. Modulatore formato da una 6SK7 e 6SQ7 come preamplificatore e una 6L6 in uscita. Modulazione a portante controllata da griglia schermo. L'alimentatore formato da una valvola 80 e da una 5U4 per gli stadi di potenza. I due pannelli del Tx erano di. volgare faesite. Il ricevitore era un casalingo adattato. Il primo lavoro fu quello di piazzare le antenne. Si dovette forare il tetto della pensilina, con il solo ausilio di mazza e scalpello, per creare le sedi dei pali di sostegno dei dipoli. Fu molto faticoso e richiese molto tempo con quei semplici arnesi; forare la soletta in cemento armato non era cosa da poco. La sistemazione della stazione non presentò particolari difficoltà e fu rapido. Finalmente il grande giorno arrivò. Tutto funzionò a dovere e le antenne, ben accordate, risultarono molto efficienti. I1SH e I1KYR operavano in fonia mentre Adriano Calderini I1DDN e Anselmo Pisano IS1CJS, sottufficiali marconisti della Scuola, in CW. Si operava in prevalenza sui 40 e 20 metri. Ben presto questa stazione divenne il fiore all'occhiello della Scuola Trasmissioni, sempre efficiente ed operante, meta obbligatoria di Militari nazionali ed esteri, in visita ufficiale alla Cecchignola. Ecco un ameno e straordinario episodio che ricordo volentieri. Un giorno, fu preannunciata la visita dell'Ispettore Generale delle Trasmissioni dell'Esercito Spagnolo. Federico ebbe la fortuna di combinare, all'ora stabilita della visita, con un anonimo OM spagnolo, che rimase in "stand-by" sino al momento nel quale i visitatori arrivarono. A ripristinato contatto con il suddetto OM spagnolo e dopo i convenevoli d'uso, si diede il microfono all'illustre ospite, per un breve saluto al suo ignaro connazionale, presentandosi con tutti i suoi titoli e nomi come è consuetudine dei nobili uomini spagnoli. Dopo avergli ripassato il cambio, il nostro corrispondente non riprese subito, lasciando passare diversi secondi, che a noi sembravano ore e già ci si stava preoccupando quando, impacciatissimo e con voce palesemente emozionata contraccambiò i saluti dell'Ispettore iberico, presentandosi a sua volta. Rimanemmo meravigliati ed increduli: era, anche lui un ufficiale delle Trasmissioni Spagnole, il quale certamente non si sarebbe mai aspettato di collegare in Italia, con la propria stazione di OM, il suo superiore più alto in grado. Questo particolare lusingò moltissimo l'illustre ospite, il quale si trattenne alla I1MIL più del previsto mettendo in crisi gli organizzatori e la programmazione della visita. Il Colonnello Comandante la Scuola, che era pure presente, fu soddisfattissimo, congratulandosi con noi, per come era organizzata la stazione e per l'abilità ad operare. Federico e Pier Romano colsero l'occasione per chiedere la possibilità di operare qualche ora durante la notte onde poter effettuare collegamenti Dx. Permesso ovviamente concesso. In quel periodo il radiantismo era molto poco conosciuto ai mass media, e gli OM pochi. Seguire i nostri collegamenti con le varie parti del mondo, con i modesti mezzi che disponevamo e grazie alla nostra "praticaccia", faceva una certa impressione sui profani ed in certo modo anche sui non profani. La QSL della I1MIL, a colori della Scuola, riproduceva, oltre l'insegna della Scuola di Trasmissioni, il Colosseo. Quando la propagazione permetteva collegamenti in Dx, le stazioni che chiamavano la I1MIL formavano giganteschi Pile Up, in primo luogo perché era l'unica stazione italiana di radioamatori militari e la QSL era molto richiesta, in secondo luogo, perché in quel periodo, gli OM italiani attivi erano pochissimi poiché, quasi tutti erano in QRT forzato in attesa della prima sessione di esami ministeriali di radio operatore presso l'MPT conforme le nuove norme legislative in materia, appena emanate sulla Gazzetta Ufficiale. La I1MIL era quindi una stazione doppiamente ricercata. Io ero l'unico SWL, quindi non potevo ovviamente operare la I1MIL, però mi resi utile aiutando gli operatori, quando si trattava di QSO i francese, portoghese e spagnolo, lingue da me ben conosciute. A maggio 1955, dopo le nomine, lasciammo la Cecchignola per le destinazioni assegnateci. La mia fu quella di Milano. Una volta in congedo, collegai due volte la I1MIL: il 22/10/1955, fresco di licenza e patente e l'ultima volta il 16/02/1958, confermato con QSL. Da questa data in poi più nulla. Ignoro i motivi che hanno provocato il QRT. Anche il nominativo fu rinunciato dalla Scuola. Infatti venne poi assegnato a Luigi Milano di Alessandria, che ancora detiene, e che collegai per la prima volta il 2/07/1972. Questa è la storia della I1MIL che con grande nostalgia ho ricordato e spero presto poter narrare anche la recente storia della IZ2MIL, certamente voluta, sollecitata e concretizzata anche dal compianto Federico I2SH, inaugurata lo scorso mese di marzo e attualmente attiva (vedi Radiogiornale n° 79). Umberto Ferdinando Molteni I2MS ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Da IW0BCF Andrea [email protected]
Associazione Radioamatori Italiani
Sezione di
Ostia - Alitalia Radio Club
XXVIII° Field Day Città
di Tolfa
Centenario Marconiano 1903 - 2003
" Come apertura dell'Estate Tolfetana ",con
il patrocinio del Comune, Tolfa ricorda l'opera di Guglielmo Marconi in
occasione del conferimento della cittadinanza onoraria di Roma, conferitagli il
7 maggio 1903, dal Sindaco Don Prospero Colonna La S.V. è invitata a partecipare
il giorno 28 Giugno 2003, presso la P.zza Vittorio Veneto, antistante il comune
di Tolfa, all'emissione di un annullo speciale, rilasciato per il centenario
della cittadinanza Romana conferita all'inventore.
Si informa che l'annullo sarà rilasciato dalle Poste Italiane, nella sola giornata di sabato 28 giugno, dalle ore 9:00 alle ore 13.00. Il Presidente della
Sezione
29
Giugno 2003
La
sezione A.R.I. di Ostia organizza la terza edizione della gara di
Radiolocalizzazione, Domenica 29 Giugno 2003, presso la città di Tolfa.
Al
termine della gara vi sarà la premiazione dei vincitori. Per ulteriori delucidazioni,
potete contattare il Presidente di sezione IK0JFW Salvatore Benedetto al numero
333-4139546 o al seguente indirizzo di posta elettronica:
[email protected] I moduli di iscrizione ed
altre informazioni, sono pubblicati sul sito della Sezione di Ostia al seguente
indirizzo: http://www.ariostia.it XXVIII
Field Day 2003
Sez.
A.R.I. Ostia - Alitalia Radio Club
Città di
Tolfa
Nei
giorni 28 e 29 Giugno 2003, sarà attiva la stazione IR0AZI “nominativo
speciale”.
La
postazione radio opererà dalla villa comunale di Tolfa, in JN52XD, sulle
seguenti bande:
·
HF (10-15-20-40-80
mt)
·
VHF (6-2
mt).
EMISSIONE ANNULLO SPECIALE CELEBRAZIONE DEL CENTENARIO MARCONIANO 1903 –2003 In
occasione del conferimento a Guglielmo Marconi della cittadinanza onoraria di
Roma consegnatagli, il 7 maggio 1903 dal Sindaco Don Prospero Colonna, in
occasione di una conferenza tenuta dall’inventore in Campidoglio alla presenza
di molte autorità e dei Sovrani d’Italia. L’Associazione Radioamatori Italiana della Sezione
di Ostia – Alitalia Radio Club, farà emettere un annullo speciale ed unico, in
occasione della manifestazione radioantistica “XXVIII Field Day A.R.I. sez. di
Ostia - Alitalia Radio Club” che si terrà in Tolfa (RM) nei giorni 28 e 29
giugno 2003. Si
precisa che l’annullo speciale sarà rilasciato dalle Poste Italiane, nella sola
giornata di sabato 29 giugno 2003, dalle ore 9.00 alle ore
13.00. La manifestazione sarà patrocinata dal comune di Tolfa
A.R.I. – Sezione di Ostia – Alitalia Radio Club REGOLAMENTO 1) L'iscrizione alla gara sarà registrata su un
apposito modulo, dove oltre al nominativo del capo equipaggio, si registreranno
eventuali altri componenti (massimo di due persone). NOTE: Si pregano vivamente tutti i
concorrenti di rispettare la natura e gli animali dei luoghi che ci ospitano,
confidiamo nella collaborazione e nel rispetto di ognuno affinché tali regole
siano rispettate.
ARI Bologna "Primo
giugno a Villa Tamba" XXVI
Congressino Microonde Per eventuali info scrivere a [email protected] A.R.I. L' Aquila XXVII RADIOLOCALIZZAZIONE "L'AQUILA
D'ORO" La sezione A.R.I. dell'Aquila organizza
per il giorno 08/06/2003 la 27° EDIZIONE della REGOLAMENTO NORME PER I
CONCORRENTI 73 de ik6den Sette Giuseppe --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- C. I. S. A. R. CONTEST PER
LE SEZIONI
La Sezione di Roma ha deciso di prendere parte con una stazione multifrequenze, installata presso il Monte Nerone, ai confini della Toscana, Marche e San Marino (vedi cartina allegata). Le frequenze operative saranno quelle classiche HF e VHF. Inoltre, la sezione di Roma sarà disposta ad accettare .... ospiti in persona, presso il Monte Nerone, per tutti gli appassionati che vorranno farsi due passi, ed andare a trovare gli amici in montagna; due grandi tende, un camper attrezzato ed un vero cuoco appassionato, al secolo I0QI Lello, provvederanno ad assicurare un pasto caldo e decoroso per i graditi ospiti. E' gradita la comunicazione di presenza. Per qualsiasi informazione, Lello I0QI, 06/30893968 oppure [email protected] ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Da: "Baracetti Fausto" <[email protected]> CISAR: Field Day sul Tagliamento Durante le giornate del 17 e 18 Maggio 2003 alcuni radioamatori della provincia di Pordenone saranno impegnati ad attivare una stazione speciale, in occasione di un evento speciale. Nel greto del fiume Tagliamento in località San Vito al Tagliamento verrà attivata la stazione radio con nominativo speciale II3SI; dove SI è anche l'acronimo di Scouts Italia. Queste due giornate ci vedranno impegnati in attività radio al fine di illustrare ai ragazzi Scout e ai loro educatori cosa vuol dire fare i radioamatori e il perché; l'attività e la passione che ci spingono all'attività 'radiantistica' nonché l'utilizzo delle stazioni radio per le attività previste anche in caso di emergenza o calamità naturali. Non dimentichiamoci gli eroici Radioamatori che nel 1976 furono in radio a dare la notizia già qualche secondo dopo il termine della terribile scossa di terremoto. Il nostro gruppo ha voluto dare ancor maggiore importanza a questa manifestazione richiedendo un nominativo speciale al Ministero delle Comunicazioni; nonché ha voluto ricordare un nostro amico e Radioamatore recentemente scomparso. Infatti la parte iniziale della sigla SI, cioè S, è dedicata proprio a Davide Francescutto, per noi SBR (IW3SBR). A Davide va il nostro ricordo, il nostro pensiero e a Davide dedichiamo questo primo Memorial Day. L'attività si svolgerà presso una tenda che verrà sistemata sul greto del fiume Tagliamento, da questa tenda verranno attivate le principali frequenze dalle bande decametriche, passando per la banda 'magica' dei 50 MHz - preferita da Davide che verrà attivata in suo onore - per finire con le bande VHF ed UHF. Durante il week end verranno eseguiti anche importanti test in ATV sia in banda 1.240 MHz che in banda 2.400 e 10.400 MHz. Verrà attivato anche un link video in tecnologia tcp-ip on-air e presso la tenda sarà possibile ricevere anche le QSL elettroniche che verranno inviate dai corrispondenti, con relativa nostra risposta on-line. Per questo evento è stato aperto anche un sito internet al seguente indirizzo: http://utenti.lycos.it/ii3si nonché è stata attivata anche una e-mail speciale al seguente indirizzo: [email protected] Sarà operativa una stazione packet radio con link su cluster, insomma una tenda che si potrebbe definire 'tecnologica' per evidenziare come i Radioamatori possono adeguarsi praticamente alle situazioni anche più difficili e allo stesso tempo ricordare, con la radio e nei luoghi a lui cari, il nostro amico Davide Francescutto IW3SBR. Vi aspettiamo numerosi, ovviamente in radio e . occhio al cluster oppure sulle pagine del sito. ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Da: "Alberto Barbera" <[email protected]> A.R.I. Ivrea FIERA DI FRIEDRICHSCHAFEN
2003 La sezione ARI di Ivrea informa che anche quest'anno viene
organizzato un pulmann che partirà il 26 giugno sera da Torino con fermate
previste a Santhià e Milano per raggiungere Friedrichschafen al mattino del 27 e
da cui ripartirà per il rientro al termine della giornata
fieristica. CQ dall'Albania "Team ZA3/ on the
air" ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- A.R.I.
vita delle
sezioni
Da: "ARI Acqui Terme" <[email protected]> Ciao Paolo, questo messaggio solo per informarti che alla
Sezione A.R.I. di Acqui Terme (AL) è stato assegnato il nominativo IQ1CQ.
Il segretario della Sezione Da: "Giuseppe VALERIO" <[email protected]> A.R.I. Formia
nuovo
AWARD
delle
sezioni
Carissimi Colleghi, con la presente intendiamo informare Radioamatori ed SWL che la Sezione ARI di FORMIA ha istituito un nuovo Award permanente denominato "CERTIFICATO W.A.I.C.S. Worked All Italian Club Station". Con tale Certificato s'intende valorizzare l'attività svolta da OM ed SWL nel collegare/ascoltare le Stazioni Radio esercitate da Club ed Associazioni di Radioamatori Italiani, ed in particolar modo i collegamenti effettuati con i nuovi CALL rilasciati di recente dal Ministero delle Comunicazioni. Per maggiori info seguite il link http://web.tiscali.it/ariformia/WAICS.htm a.. e-mail mailto:[email protected] Best 73 de IQ0FM sezione ARI Formia e
dal W.A.I.C.S. TEAM: IZ0EWG, IZ0EGC, ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Da: "ik8bpy" <[email protected]>
Cari amici , eccovi la foto relativa al primo incontro
organizzato dal sottoscritto presso l'Ist. Tecnico aeronautico di Maddaloni, per
discutere argomenti inerenti la radio, tutto ciò con la speranza che sia
foriero di ulteriori sviluppi ! ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Da: "Joe (IK6MLI)" <[email protected]>
Una buona iniziativa LE QSL VIA INTERNET SI VANNO AFFERMANDO NEL
MONDO
Ciao Paolo, con questa mia @Mail, spero proprio di fare cosa
gradita a chi ne avesse bisogno...
Probabilmente non sarà certo una novità, ma è pur sempre una
buona notizia e di buone notizie che abbiamo effettivamente bisogno adesso, e
non della solita demagogia o labili promesse e mai mantenute da consiglieri ARI
nazionali, da pseudo delegati regionali o da soggetti nostrani alquanto atipici
che imperversano da anni ed in modo direi opinabile le sedi delle sezioni ARI.
Molti di voi sapranno certamente che vi è un mezzo alternativo a quello
puramente postale per inoltrare o ricevere le QSL. L'egregia iniziativa
intrapresa appartiene ad un OM statunitense (Dave Morris, N5UP), che ha pensato
bene di abbreviare i tempi e le estenuanti attese per ottenere le sospirate QSL
non ricorrendo alla classica rete di distribuzione postale (Diretta + SaSe) e
neanche attraverso i classici Bureau Internazionali. Si tratta della QSL
elettronica, la quale rappresenta una elogiabile iniziativa che porterebbe ad
una vera e propria rivoluzione, poiché pur essendo all'atto pratico uno scambio
normalissimo di informazioni attraverso la rete Internet, le numerose
associazioni internazionali tra cui l'ARRL, hanno da tempo aderito e quindi
riconoscono di fatto la conferma dell'avvenuto QSO con questa nuova ed
efficacissima procedura, attraverso la quale come si può immaginare, si potrebbe
anche richiedere alcuni diplomi e certificati rilasciati dalle stesse
associazioni aderenti. Chissà se questa tendenza verrà recepita dalle altre
nostre... associazioni ??.
L'indirizzo è il seguente: http://www.eQSL.cc
Tanti 73 Pino, IK6MLI.
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Per la "normalizzazione" di Internet
Al via la "Fondazione
Meucci"
Il Ministero delle Comunicazioni sta varando un progetto che
consiste nella creazione di un nuovo organismo denominato "Fondazione Meucci" il
quale si occupera' di stabilire le regole per la gestione dei domini .it e
potra', tra l'altro, intervenire nelle dispute relative all'assegnazione
dei relativi nomi di dominio. Il Ministero conta di poter dare il via alla
Fondazione entro l'avvio del semestre di presidenza italiana dell'Unione
europea. In particolare sembra che il nuovo organismo avra' competenze nella
gestione delle regole e dei domini, accorpando alcune delle funzioni attualmente
svolte dalla Naming Authority Italiana e dalla Registration Authority Italiana.
Il provvedimento per la nascita della Fondazione Meucci e' attualmente allo
studio degli uffici legislativi dei gabinetti del Ministero per l'Innovazione e
di quello dell'Istruzione, Universita' e Ricerca. Secondo quanto si e' appreso,
la Fondazione sara' costituita da un consiglio di amministrazione composto da
sette membri a maggioranza nominati dal governo e da un comitato tecnico, di 15
persone, che invece vedra' rappresentato il mondo della ricerca e del pianeta
Internet (provider, operatori e "manteiner").
Annunciata piu' volte poco tempo fa e' ritornata in auge fortemente in questi ultimi tempi l'idea del Ministero delle Comunicazioni relativa alla costituzione di un nuovo organismo di gestione dei domini .it il quale, dalle notizie piuttosto confuse ed orientative diffuse in materia, si e' avuto modo capire avra' una corposa rappresentanza sia politica che tecnica. Come e' noto la procedura per la registrazione di un nome a dominio .it e' disciplinata nel nostro ordinamento dalle Regole di Naming (v.3.9) e piu' in particolare dall'attuale versione 3.8 delle Procedure Tecniche di Registrazione dettate dalla Naming Authority Italiana (il quale e' l'organismo che stabilisce le procedure operative ed il regolamento in base a quale viene effettuata la registrazione dei nomi a dominio sotto il ccTLD it). La Registration Authority Italiana e' invece l'organismo responsabile dell'assegnazione dei nomi a dominio e della gestione dei registri e del nameserver primario per il ccTLD it. Il sistema di assegnazione dei "domain names" si regge su due principi fondamentali a) p. dell'"unicita'" del nome a dominio, nel senso che non
possono esistere due indirizzi Internet identici, ossia due indirizzi col
medesimo SLD;
b) p. del "first come, first served": il nome a dominio viene assegnato al primo richiedente, senza che sia necessaria un'indagine di merito volta ad appurare se il registrante abbia o no un effettivo titolo a vedersi assegnato il dominio da lui prescelto. Un criterio, insomma, di mera priorita' cronologica, con il risultato - di grande rilievo pratico – che chiunque puo' registrare come proprio nome di dominio un marchio altrui, escludendo cosi' qualunque altra persona dall'uso del medesimo sulla rete. Il principio del first come, first served, (divenuto efficace in Italia per il ccTLD ".it" dal 16 dicembre 1999) pur essendo se vogliamo in linea con le esigenze di autonomia, liberta' proprie di Internet e' molto contestato per il suo carattere eccessivamente "liberale" che puo' portare a delle situazioni paradossali come quella di un' azienda leader in un determinato settore impossibilitata ad utilizzare il proprio marchio su Internet, in quanto l'equivalente nome di dominio risulta gia' registrato da terzi (domain grabbing). Situazioni del genere si sono verificate diverse volte negli Stati Uniti ed anche in Italia costringendo i titolari del marchio a notevoli esborsi di denaro. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- L'
invenzione fatta dal CNR della Sicilia
TELEFONINI CON BATERIE INESAURIBILI Cellulari con batterie inesauribili
Il prototipo di telefonino che non si scarica mai arriva dalla Sicilia, più precisamente dal Cnr (Centro Nazionale delle Ricerche) di Catania. Parliamo di cellulari con batteria inesauribile. La ricerca ha destato molto interesse nella comunità scientifica internazionale e ha ricevuto ampio risalto sulla rivista britannica specializzata Fuel Cell Bulletin. Si tratta in pratica di un telefonino che non ha bisogno di ricarica ma funziona con una microscopica quantità di combustibile. Ma pensate il vantaggio: non ci sarà più bisogno di ricaricare le batterie del telefonino e non si correrà più il rischio di vedere il proprio apparecchio spegnersi nel mezzo di una importantissima chiamata. Al progetto partecipa un gruppo di ricercatori dell'Istituto per la Microelettronica e Microsistemi del Cnr di Catania che, in collaborazione con i colleghi di STMicroelectronics, hanno sviluppato le tecnologie abilitanti per la realizzazione di una micro-cella a combustibile da integrare all'interno dei micro-chip in silicio. Il prototipo, spiegano da Catania, "Consentirà la generazione di corrente elettrica usando idrogeno o metanolo come combustibile per realizzare dispositivi microelettronici che si alimentano da soli.". La notizia farà piacere a tutti visto che ad oggi le batterie convenzionali (quelle comunemente in commercio) non sono in grado di fornire potenza e garantire lunga durata. Ecco quindi l'idea di integrare nei dispositivi microelettronici al silicio vere e proprie celle a combustibile che permettono di ridurre a dimensioni micrometriche le architetture utilizzate per le celle macroscopiche attraverso sofisticatissimi processi di microlavorazione del silicio. Ruolo attivo in questo progetto lo ha avuto anche l'équipe STMicroelectronics è riuscita a dimostrare tecnicamente che nello stesso micro-chip si possono integrare il dispositivo per la generiche azione della potenza e tutti i circuiti elettronici logici e di controllo. Spiegano Corrado Spinella e Giuseppe D'Arrigo, dell'Istituto per la Microelettronica e Microsistemi del CNR di Catania "Attraverso complessi processi fotolitografici ed elettrochimici la parte di silicio sovrastante ciascun microcanale viene convertita in una struttura nano-porosa. Il silicio poroso viene poi permeato con cluster nanometrici di metalli catalizzatori, quali platino, palladio o rutenio, che hanno la funzione di innescare le reazioni di ossido-riduzione per la produzione di corrente elettrica nella cella. Alla fine il silicio contenente i cluster catalizzatori è impregnato con una membrana polimerica per lo scambio protonico." Senza avere a disposizione la sfera di vetro possiamo prevedere che, grazie anchstudi, le batterie si avvicinano sempre di più a celle di combustibile, dapprima per notebook e palmari, poi anche per smart phone e telefonini di dimensioni ridotte. -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Comunicato stampa del
Ministero delle Comunicazioni
Dopo la nostra denuncia
ARCHIVIO MARCONI:
RINVIATA LA VENDITA
ALL'ASTA
''Appena sono venuto a conoscenza che, in Inghilterra, il Gruppo Marconi intendeva mettere all'asta un importante collezione dei cimeli dell'archivio del geniale inventore italiano, mi sono immediatamente attivato per una verifica'', ha dichiarato il ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri. ''Ho appreso che il Gruppo considera la collezione un patrimonio ineguagliabile nella storia delle comunicazioni ed un esempio concreto della grande importanza dell'opera svolta da Guglielmo Marconi''. Per questo motivo, Gasparri spiega che ''la Societa' ha ritenuto opportuno rimandare ogni decisione relativa alla collezione''. ''La questione verra' dunque riesaminata -prosegue il ministro delle Comunicazioni- dopo il processo di ristrutturazione finanziaria del Gruppo. Si tratta di un'assicurazione che al momento mi soddisfa e verificheremo se possano essere prese in considerazione ipotesi che consentano la valorizzazione dell'importante archivio. Un archivio che, ricordo, e' accolto in Inghilterra. L'opera di Marconi -sottolinea Gasparri- e' presente anche in Italia dove esistono molte testimonianze. Ricordo che le apparecchiature della nave Elettra sono ospitate nella sede del ministero delle Comunicazioni''. --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Da: "Adsl" <[email protected]>
ATTIVAZIONE CASTELLO DI LUCERA ![]() Non pensavo che ci fosse tanta attenzione per questo diploma.
Comunque avevo preparato tutto a dovere, avevo messo un messaggio sui news-group
dei radioamatori, un messaggio ai soci di sezione, poi uno spot sul cluster ha
fatto il resto. Armato di una batteria da 60 ampere, la mia fedele 14avq, (è
stata anche in Bolivia con ik5jrz in uno dei suoi viaggi presso le missioni) già
pretarata, si installa in dieci minuti, il mio tavolino da picnic e in un quarto
d'ora sono attivo. Come potete vedere dalla foto il Castello così chiamato dai
Lucerini è a tutti gli effetti una Fortezza Angioina e domina da circa 200
s.l.m. la pianura circostante, sullo sfondo il subappenino dauno. Era la dimora
estiva preferita da Federico II, che però di castelli in Puglia ne aveva molti.
La Torre che vedete sulla sinistra è denominata Torre della Regina. Io mi sono
piazzato proprio di fronte.
Alle 8,50 del 25 aprile ho iniziato le operazioni. Alla
frequenza di 7050 mi sono ritrovato nel mezzo di un pile-up, non mi era mai
successo, in due ore ho effettuato 150 collegamenti e pensare che avevo messo in
conto di fare mattina pomeriggio del venerdì e il sabato mattina per raggiungere
i 100 collegamenti validi per l'attivazione. Dato che era già stato attivato
appena il 4 aprile bastavano solo 50 collegamenti.
Ecco il mio fido Kenwood TS140 che in queste condizioni
diventa quasi una radio normale......hi. Senza il rumore della città diventa
silenziosissimo. Tra gli altri, ho collegato il presidente della mia sezione
Piero I2CZQ, il consigliere Piero I2BZN e il socio Franco, detto Lillo, IK2QIK.
In Qso con loro ho poi optato per provare ad attivare altre referenze. Nel
pomeriggio sono andato ad Apricena, dove c'è un Castello Federiciano. Eccolo qua
sotto.
Purtroppo dato la giornata festiva, il carabiniere che mi ha
risposto non mi ha potuto dare l'autorizzazione per trasmettere dalla piazza,
non c'era il Maresciallo. Infatti vicino non c'era un posto adeguato dove
piazzarsi, alla classica distanza massima di 500 metri. Ai Vigili Urbani non ha
risposto nessuno. Per accontentare gli amici a cui avevo dato parola mi sono
quindi mosso verso Monte S. Angelo, purtroppo le condizioni di propagazione sono
state negative, nonostante l'altezza della postazione e data l'ora tarda ho dato
forfait.
Sarà per Agosto, senz'altro farò altre attivazioni.
A risentirci in aria
73 de
ik2uiq
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
SILENT KEY
Da: <[email protected]> E' scomparso I6KFM -
Francesco MASCI di L'Aquila, in seguito ad incidente stradale nella sera del 28
Aprile u.s. .
Esprimiamo alla famiglia le
nostre più sntite condoglianze.
IK6GVM-ERRICO, Carlo
Benito.
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- MERCATINO
RADIOAMATORIALE
Da I7OHP Oscar
PORTOGHESEl [email protected]
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veramente dedicarsi alla radiotelegrafia. Il corso è composto da due CD-ROM con
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il corretto uso del tasto verticale.
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saluti.
Alfredo ------------------------------------------- Da: "crist71" <[email protected]>
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40 mt modificabile per i 20 mt, controllo automatico della sensibilità e S-meter
, finale con 2SC 1969 da 10 W RF) VENDO in blocco ad ?uro 35,00
compresa spedizione prioritaria. IT9 AQF Giovanni Tel. 090-51281 (
ore 15 ) E-mail [email protected]
--------------------------------------- Da: "iret.friuli" <[email protected]>
Vendo ricetrasmettitori G.T.E. - CTR 93. Gli interessati
possono contattarmi via posta elettronica e alla mia risposta allegherò le foto
degli apparati.
Cerco cd callbook e le istruzioni in italiano del programma Pmp per packet. IW3 SID - Andrea e-mail: [email protected] --------------------------------- Da: "Magnanini Mauro" <[email protected]>
E' nostra intenzione informare ( chi interessato) che abbiamo in
distribuzione un piccoli Kit " Interfaccia PSK31 "
all modica cifra di Euro 25 + sp.post. completamente realizzato su circuito stampato .- Con trasformatori a doppio isolamento e commutazione RS232 a Optoelettronico.- Si allega foto
![]() --------------------------------------------
Da: "Gianfranco Venezia" <[email protected]>
Vendo Antenne Tonna
9 +
9
144 Mhz polarizzazione incrociata
19 +
19 432
Mhz polarizzazione incrociata
23
el.
1296
I0INU Gianfranco
0744 427010
335 5344521
Cerco Rotore per direttiva HF (YAESU o simili)
IK0SHI Enrico
0744 401157
0744 608129
328 1856157
Gianfranco Venezia
Str. di Rosaro 47
05100 Terni
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Per evitare spiacevoli
sorprese, nonostante che il nostro sistema sia ampiamente protetto contro i
virus, per nessuna ragione il Radiogiornale, o altri messaggi della
redazione vengono inviati agli utenti come allegati alle E-mail, se dovessero
arrivare lateli anche dalla cartella dei messaggi eliminati, PERCHE' SONO
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Cordiali 73de IZ7AUH Francesco Giacoia [email protected] INOLTRE, sul sito www.iw0urg.it della Sezione ARI di Quartu S. Elena, si
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