Una nuova frontiera
|
Una nuova frontieraA partire dal 1992, dovendo anche curare la diffusione via packet radio del bollettino 425 DX News, iniziai ad avvicinarmi alle comunicazioni digitali e relative problematiche. Non avrei mai pensato che un semplice interesse avrebbe potuto strapparmi dalla caccia al DX in onde corte, portandomi davanti ad un tavolo di laboratorio alle prese con oscilloscopi ed analizzatori di spettro, oppure a scalare le colline per effettuare la manutenzione di apparecchiature fino a poco prima completamente sconosciute. Ciò ha avuto come conseguenza una richiesta di maggiore impegno per un aggiornamento personale su argomenti in precedenza solo lontanamente sfiorati, e quindi ricerche e studi su documentazioni varie, ed anche in merito all' autocostruzione di circuiti digitali (TNC, modem, accessori) ed a radio frequenza in bande VHF/UHF/SHF, così profondamente diverse da quanto avevo fino allora potuto sperimentare sulle bande HF....soprattutto considerando il fatto che tutte le mie conoscenze provengono da un approccio diretto, sperimentale ed autodidatta. Un grande ringraziamento deve andare ai colleghi della Sezione ARI di Nizza Monferrato, che hanno creduto ciecamente nelle mie capacità affidandomi la gestione del locale BBS, sviluppatosi in pochi anni in un nodo multiporte di un certo rilievo nell'ambito della rete ax25 e tcp/ip nazionale ed internazionale. Il bbs IK1IYU-8Il bbs della Sezione A.R.I. di Nizza Monferrato
(AT), nato dall'entusiasmo di alcuni "eroici" pionieri tra cui non
posso fare a meno di citare Fabrizio, IK1EQE, nacque come un semplice mail-box
terminale dotato di due porte radio a 1200 baud (TNC2 home made by IK1EQE): una
porta utenti in VHF ed una porta forward in UHF. Negli anni successivi, con la collaborazione di
Vittorio - IW1CWV, Fabrizio - IK1EQE, ed in seguito di Massimo - IZ1AMP e Mauro
- IW1ELO, si e' cercato di migliorare costantemente il sistema, sia dal punto di
vista software che hardware. Oggi il bbs utilizza la versione FBB 7.00g
per MSDOS, installato su un vecchio PC 486DX2 a 66 MHz che però funziona a
meraviglia: si ferma solamente se manca l'energia elettrica! Tutte le
funzioni sono state altamente automatizzate, in modo tale che i SysOp's hanno
pochissime operazioni da effettuare manualmente e la maggior parte di queste
può essere comodamente effettuata da remoto, impartendo i comandi dal proprio
computer di casa. Il nodo FlexNet IK1IYU (0-8)Quasi come una naturale evoluzione del sistema, dopo una breve esperienza con un nodo BPQ che ci lasciò parecchio delusi, la scoperta dei drivers FlexNet e del relativo sistema di nodi, fu una vera e propria rivoluzione che ci permise di ottenere grandissime soddisfazioni con pochi mezzi. La prima versione del nodo venne installata su un PC286 (avete letto bene!) a 16 MHz che inizialmente disponeva di sole due porte, a 1200 e 4800 baud, cui più avanti si aggiunse una terza porta a 9600 baud. Si cominciava ad andare veloci, e si era stabilmente in rete con stazioni di tutta Europa! Man mano i TNC vennero abbandonati per utilizzare le schede SCC ed attualmente il nodo FlexNet IK1IYU dispone di quattro porte radio, i cui relativi modems sono pilotati da una unica scheda S5PCC:
Il nodo utilizza un PC Pentium 90 MHz, gentilmente
donato per questo scopo da Gian Maria, IW1AU: tale PC si e' rivelato ideale per
questo impiego dimostrando una stabilità eccezionale ed ottime capacita' di
sopportare elevati carichi di traffico. Il
bbs è collegato fisicamente al nodo tramite un collegamento via cavo seriale
KISS full duplex a 19200 baud, che rende possibile accedervi direttamente e con
elevate velocità di trasferimento. CRISI?E siamo ai giorni nostri....giorni strani, che a pensarci lasciano l'amaro in bocca. In realtà non è accaduto nulla di particolare, ma per una strana congiuntura cosmica, sembra che tutti gli interessi, i progetti, i sogni, gli entusiasmi, gli sviluppi legati a questo settore del radiantismo (...e non solo a questo...) si siano quanto meno "congelati". Dopo anni vivacizzati da un susseguirsi di novità sia in campo software (nuovi programmi, nuovi driver, ecc...) che hardware (nuovi modems, tnc, radio, ecc...) siamo arrivati in una fase di stanca totale. Molti accusano il proliferare della telefonia cellulare e degli accessi ad InterNet di aver causato una demotivazione nel radioamatore che preferirebbe utilizzare i servizi offerti già funzionanti su scala planetaria, piuttosto che arrovellarsi il cervello per fare le stesse cose con le proprie apparecchiature e capacità tecniche. Ma secondo me c'é dell'altro: alcune recenti vicende hanno messo in particolare rilievo la totale inadeguatezza della legislazione italiana del nostro settore che rende tutti noi seguaci delle tecnologie digitali, radioamatori che hanno sostenuto un esame teorico-pratico e ricevuto una regolare licenza, alla stregua di un qualsiasi pirata dell'etere, mentre appena oltre le nostre frontiere le stesse sperimentazioni da noi effettuate sono adeguatamente regolamentate ed, in taluni casi, anche incoraggiate. No, mi spiace doverlo ammettere, ma il radiantismo non è affatto "entrato in Europa", anzi...ritengo che in alcuni stati del terzo mondo i radioamatori godano di maggiori attenzioni, per non parlare degli Stati Uniti d'America, dove sono da sempre considerati una "risorsa nazionale". Ebbene, io credo che molti si stiano stancando di questa situazione, che da molti, troppi, anni ci assicurano cambierà (ed ormai non ci crede più nessuno) ed abbia deciso di "staccare la spina" e smettere di impegnare tempo, intelletto e denaro in un campo in cui non si sa bene cosa sia considerato legittimo fare o non fare, con il rischio di vedersi comminare delle multe o il ritiro della licenza semplicemente per aver offerto un qualche servizio alla comunità radiantistica. Il gioco non vale la candela e me ne sto accorgendo anch'io; i miei progetti sono finiti in un cassetto in attesa di tempi migliori (?) ed ormai mi limito solamente a curare la manutenzione di quanto è stato realizzato ed installato finora, sperando che duri. Ovvio che senza possibilità di sviluppo e sperimentazione subentri la noia e, conseguentemente, la decisione di abbandonare il campo. Esattamente ciò che sta avvenendo a molti di noi. IL FUTUROIl radioamatore è sperimentatore per definizione e, nonostante l'attuale situazione di incertezza, qualcosa continua a muoversi anche sul fronte delle comunicazioni digitali: l'APRS sta prendendo sempre più piede e sono sempre più coloro che ne comprendono le potenzialità specialmente in ambito delle comunicazioni di emergenza. Il Gruppo Packet Nizza Monferrato sta infatti partecipando alla realizzazione di un digipeater APRS che avrà la possibilità di coprire gran parte della Pianura Padana e quindi permettere un reale sviluppo di una rete di questo tipo. Per quanto riguarda il sistema FlexNet sono già state annunciate da Darmstadt alcune prossime novità e sviluppi...staremo a vedere. Ma io continuo a credere in un'implementazione sempre maggiore del protocollo TCP/IP e delle relative possibili applicazioni, soprattutto in ambiente Linux che sembra essere il candidato numero uno a divenire il sistema operativo per applicazioni radioamatoriali di comunicazione digitale. Sul fronte hardware invece saranno richieste velocita' sempre maggiori e, di conseguenza larghezze di banda maggiori e frequenze sempre piu' alte.....ed è un cane che si morde la coda, perchè queste cose, in Italia, senza un'adeguata nuova legislazione, non si possono fare....mentre in Slovenia si viaggia a 1,2 Mb ormai da anni! GRAZIE!Un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno reso possibile quanto è stato realizzato finora, a quanti (numerosi!) ci hanno aiutato nei momenti difficili, ed a quanti continuano a sostenerci e spronarci a proseguire in questo settore.
|
Packet
Group A.R.I. Nizza Monferrato (AT) SYSOP's TEAM |
||
IK1IYU op. Piero Forno | IW1CWV op. Vittorio Quaglia | IW1ELO op. Mauro Zunino |