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Attività con radiosonde meteo

 

La mia prima "conoscenza" delle radiosonde risale intorno agli anni 1998 / 2000, quando, su internet, un gruppo di radioamatori a sud di Roma descriveva la loro attività di recupero di questi dispositivi, caduti al suolo dopo aver svolto la loro funzione. Abbandonai però l'idea di approfondire l'argomento radiosonde appena mi resi conto che il grosso dell'attività consisteva nel solo recupero: recupero molto improbabile per me visto che a causa dei venti tutte le radiosonde lanciate dal sito di Pratica di Mare si allontanavano da me. A quei tempi si parlava prevalentemente di recupero (tremite la ricerca del segnale della radiosonda con la triangolazione utilizzando uno di quei pochi scanner capaci di arrivare sulla banda dei 400÷405 MHz unito ad antenna yagi portatile, tipo la radiocaccia ARDF) perchè tecnicamente non era possibile altro.

 

Da quel tempo bisogna arrivare fino al febbraio del 2023 quando mi sono riavvicinato all'attività radiosonde grazie a Fabio IZØQPO (che aveva intrapreso da poco esperienze con le radiosonde). Fabio mi ha fatto conoscere gli sviluppi della tecnologia digitale che oggi, grazie a dispositivi facilmente reperibili ed economici, permette di effettuare cose impensabili in passato, come la decodifica del loro segnale! Decodificando il segnale è possibile disporre dei dati meteorlogici da loro rilevati unitamente a quelli di volo

La cosa che mi ha acceso ulteriormente l'interesse è stato la possibilità oggi di avere il tracking online delle radiosonde addirittura a livello mondiale con rete di rilevamento di cui fanno parte radioamatori o oppassionati del settore meteorologico. Consiglio di vivamente a chi vuole avvicinarsi alle radiosonde di visitare lo spettacolare sito SONDEHUB.ORG.

 

 

Il primo passo di attivià radio con le sonde meteo è stato quello di capire se avevo speranza di ricevere qualche segnale da quelle lanciate dal sito di Pratica di Mare con il setup radioamatoriale già in mio possesso (ICOM IC-706 MKII/G e verticale 144/430 MHz). Infatti non era scontato visto che, come in passato, una volta lanciate si allontanano sempre più da me. Dopo una ventina di minuti dopo l'orario prestabilito del lancio, riuscii ad ascoltare per la prima volta quel piccolo segnale, anche per una buona mezz'ora o poco più.

E' stato veramente interessante unire la ricezione del segnale alla visualizzazione della posizione in tempo reale sulla mappa del tracking on-line della radiosonda che lo trasmetteva. Questo primo traguardo mi spinse ad andare avanti allestendo una stazione di tracciamento con un ricevitore SDR AIRSPY basato su chip RTL2832 ed il magnifico software RS 41 Tracker: valido aiuto per questa fase iniziale è stato il sito dell'instancabile Ivio I6IBE.

  

La prima decodifica è stata indimenticabile, un misto di emozione ed interessante allo stesso tempo: ricordo che non staccai l'occhio dallo schermo per quasi tutta la rotta ricevuta (sia per il suo viaggio che per i dati raccolti dalla radiosonda a varie quote). Ascolto mantenuto fino a circa 250 Km di distanza da me in direzione sud verso la Campania: non ci avrei mai scommesso di riuscire ad ascoltare una radiosonda da pochi mW così distante da me, considerando il mio modesto sistema di antenna vecchio più di 30 anni.

Seguire i viaggi delle radiosonde era per me interessante sia per il discorso radiotecnico (antenne, propagazione segnali) per l'orografia tra me e la radiosonda e anche per i vari fattori meteorologici che possono influire sul volo. L'attività di andare a cercarle al suolo (malgrado gli aiuti del tracking on-line che mette anche a disposizione previsioni del punto di atterraggio) la rimossi dalle mente, per me il bello era questo.

                      

A marzo 2023, essendo segnalata la posizione della mia stazione su SONDEHUB.ORG, sono stato contattato per un saluto da Emanuele IT9GIU (in trasferta proprio nella mia città per lavoro) molto preparato sia sulla ricezione che sul recupero al suolo di radiosonde, membro del PIRS Italia, un gruppo che si dedica a tutto quello che riguarda le radiosonde sia sulla loro tecnica, ma anche sui voli e sopratutto sui recuperi. Infatti, cosa significa PIRS? ....Pronto Intervento Recupero Sonde. Il gruppo è nato in Sicilia e ad oggi conta più di 120 iscritti sparsi in varie regioni italiane.

Attività principale del PIRS, grazie al lavoro del "vulcanico" coordinatore Pietro IT9EWK, è il recupero di quante più radiosonde possibili sull'intero territorio nazionale con la segnalazione al "cacciatore" più vicino è l'invio di previsione del punto di atterraggio (con coordinate e mappe).

Decido di entrare a far parte del P.I.R.S. ma solo per fonte di informazioni sulla radiotecnica ed i voli delle radiosonde: ancora non mi sentivo proprio interessato al loro recupero al suolo. Anzi, avevo già notato, da qualche settimana prima, questo gruppo su Facebook e devo sinceramente dire che li avevo definiti un po "pazzi" nel recuperare radiosonde a distanze di decine e decine di Km dai loro QTH e spesso in condizioni non facili ad a volte proibitive. Ma invece poi devo ammettere che i cacciatori di sonde meteorologiche del PIRS, nello svolgere la loro attività di recupero di questi dispositivi, contribuiscono a mantenere più pulito l'ambiente:  le radiosonde sono infatti una piccola fonte di inquinamento ambientale (per via delle batterie e per la plastica con cui sono in parte realizzate).

Mai dire mai: eccomi entrato a far parte del PIRS e incredibilmente, a maggio 2023, insieme a Emanuele IT9GIU e Stefano IZØRPW, alla mia prima ricerca sul campo di una radiosonda nella campagna ad est di Tarquinia!!! E che radiosonda.... una rara ozono-sonda, lanciata da Bracciano e stranamente arrivata a meno di 20 Km dalla mia città Civitavecchia. Un evento a cui non potevo rinunciare. Partecipai al primo dei due giorni e devo ammettere, anche se la sonda è stata recuperata il secondo giorno, essere stata una bella esperienza, alle prese con ricerche del proprietario del terreno, cartografia, mappe e coordinate e studio del luogo. 


 

Grande sorpresa la scoperta della possibilità di ricevere anche i segnali delle radiosonde tipo M10 lanciate dalla vicina Corsica, di cui fino a qualche mese prima ignoravo l'esistenza. Purtroppo non ero in grado di tracciarle in quando il software ( RS41 Tracking ) che impiegavo non era compatibile con il segnale di questo tipo di radiosonde. Ecco la successiva ed obbligata tappa: grazie al PIRS , mi sono dotato di un TTGO Lora 32 con firmware DL9RDZ da utilizzare per il tracciamento autonomo, senza uso di computer, di tutti i tipi di radiosonde!!! Questo sistema è stato nel giro di alcuni mesi raddoppiato con l'intento di realizzare due ricevitori distinti, uno dedicato alle radiosonde francesi M10 e l'altro alle italiane RS41, ogniuno con una propria antenna.

 

 

Dicembre del 2023 è stato un mese eccezionale, indimenticabile. Grazie a rari venti occidentali della giusta intensità, si prevedono che alcune radiosonde dalla vicina Corsica, cadranno sulla terraferma nel territorio di Civitavecchia con buone possibilità di poterle recuperarne. Il 4 dicembre 2023 ecco recuperata la mia prima M10 della Corsica dopo solo 15 minuti dalla caduta. Felicità indiscrivibile per il mio primo recupero che le previsioni la davano o in mare o in un'area industriale invalicabile. Indovinate dove l'ho trovata? .... sulla linea di costa a meno di 1 metro dalle onde del mare di quella grigia giornata ventosa. Purtroppo la radiosonda, probabilmente per il forte urto con gli scogli o qualche spruzzo d'acqua salata non era funzionante e il suo recupero è stato fatto a vista e non tramite l'aiuto del suo segnale.

 

 

 

Felicità alle stelle anche per il secondo recupero del mese: il 19 dicembre tocca all'ozonosonda lanciata da Bracciano il giorno precedente (una radiosonda "fredda" come viene definita quando non trasmette più per esaurimento delle batterie o un guasto). Recupero effettuato sulle colline ad est di Santa Marinella con tanta preoccupazione iniziale per la possibilità che la radiosonda fosse stata già prelevata il giorno precendete, giorno di caduta, da altri cacciatori o curiosi e non segnalata, oppure nella peggiore delle ipotesi distrutta sotto qualche mezzo agricolo. Una recupero effettuato nel poco tempo della pausa pranzo del lavoro, ancora ho il fiatone per la distanza fatta a piedi nel poco tempo a disposizione! Hi Hi

 

 


 

 

 

Nel frattempo ho aderito alla rete delle stazioni amatoriali di tracking delle radiosonde lanciate dal CETEMPS (Centro di Eccellenza per l'integrazione di Tecniche di Telerilevamento e Modellistica Numerica per la Previsione di Eventi Meteorologici Severi) dell'Università de L'Aquila per la misura dell'ozono nell'aria.

 

Non poteva mancare anche un terzo TTGO, stavolta con firmware MySondyGo, dedicato alla ricerca al suolo delle radiosonde "calde", appena cadute grazie all'abbinamento dell'App su un comune smartphone. Ed io che non ero interessato al loro recupero.... Hi Hi!!!

A distanza di un anno continuo con lo stesso entusiasmo iniziale perchè, come dice sempre il buon Pietro IT9EWK, "...ogni sonda ha la sua storia!"

 

 

 

 

STORICO ATTIVITA' DA MARZO 2023

RADIOSONDE RICEVUTE
tipo sito di lancio note
M10 Ajaccio  
RS41 Pratica di Mare  
RS41 Cagliari
RS41 Cuneo
RS41 Ferrara  
RS41 L'Aquila Ozonosonda
RS41 Bracciano Ozonosonda

 

RADIOSONDE RECUPERATE
tipo codice identificativo note
M10 ME3522079  
RS41 T3210821 Ozonosonda

 

 

RISORSE RADIOSONDE SU INTERNET

Sondehub Radiosondy A caccia di radiosonde meteo
Pirssicilia Radiosonde Eu Guida alla ricezione delle radiosonde

 

 

COLLEZIONE RADIOSONDE

sezione in allestimento

 

RS41-SG

RS41 + modulo ozono

M10

E084

E084 smd

 

 

aggiornamento: 10/03/2024