Hi, I am Tony I0JX
Coordinamento beacons 70 MHz

E' noto come in Italia l'installazione di un beacon sia libera, nel senso che il radioamatore già dotato di AG non deve richiedere un'autorizzazione aggiuntiva, ma semplicemente effettuare una comunicazione al Ministero.

Nessuno ha quindi titolo ad autorizzare l'installazione di un beacon o ad imporne determinate modalità operative (che dovranno essere comunque in linea con le regole generali d'utilizzo della banda). Peraltro l'etica suggerirebbe che, prima di installare un beacon, il radioamatore intenzionato tratti la questione con l'ARI che, per quanto a mia conoscenza, è l'unica associazione radioamatoriale italiana che si sia interessata dei beacons e del relativo coordinamento a livello IARU.

L'esperienza dei 50 MHz non è stata molto positiva in questo senso, non solo perchè in Italia sono sorti numerosi beacons in maniera non coordinata, ma anche perchè nessuno si è interessato della questione, quasi come se i beacons dei 6 metri non fossero materia di competenza nazionale (sul sito web ARI vengono infatti elencati solo i beacons che operano sulle frequenze di 144 MHz e superiori, mentre per quelli che trasmettono su frequenze più basse si rimanda a siti web stranieri).

Pur se nessuno, per quanto prima detto, può esercitare autorità sull'installazione dei beacons, sarebbe stato comunque opportuno almeno tentare di mettere in piedi, anche per i 50 MHz, qualche forma di controllo .

La questione ora si ripropone per la nuova banda dei 70 MHz, ed in maniera ancor più seria, a causa dell'esiguità della banda disponibile.

"Il buon giorno si vede dal mattino" dice un vecchio proverbio, e da ciò che è accaduto nei primi mesi di utilizzo della banda si comprende come, in assenza di coordinamento, la situazione potrebbe facilmente degenerare. Infatti, oltre al beacon "ufficiale" della sperimentazione (posto a 70,088 MHz, ovvero all'estremo inferiore della banda, onde minimizzare eventuali interferenze al traffico), sono stati installati altri beacons sulle frequenze più improbabili. Basti pensare che un beacon è stato incredibilmente posto sulla frequenza di 70,200 MHz, che in banda 70 MHz è la frequenza di chiamata DX (è come se in 6 metri fosse stato messo un beacon a 50,110 MHz!). Fortunatamente questi beacons sono evidentemente di scarsa efficacia visto che non ne esiste traccia di ascolto sul cluster.

Tutto ciò premesso, nel timore di un uso anarchico della banda ed in assenza di iniziative al riguardo da parte delle varie associazioni, ho pensato di iniziare a proporre un band plan per l'utilizzo dei 70 MHz, che è stato concepito nell'ottica di facilitare i collegamenti con i vari paesi attivi in 4 metri (tenendo anche conto delle loro assegnazioni di banda), e nel quale è stato anche riservato un apposito segmento per i beacons.

Per quanto riguarda i beacons in particolare, l'idea alla base del band plan proposto è:

• finchè la banda disponibile rimarrà quella che è oggi (75 kHz in totale), si dovrebbero installare sul territorio nazionale non più di quattro beacons "DX" (con EIRP di 25W), oltre ad un numero libero di beacons "QRP" (con EIRP <1W)
• i quattro beacons DX andrebbero posti:
  • in centro Italia su 70,088 MHz
  • in Sardegna su 70,089 MHz
  • in sud Italia (Calabria o Sicilia) su 70,090 MHz
  • in nord Italia (Lombardia o Piemonte o nelle Venezie) su 70,091 MHz
• i beacons QRP lavorerebbero invece su una frequenza a scelta tra 70,092 MHz e 70,093 MHz. L'idea di avere dei beacons QRP che operino in sovrapposizione di frequenza non è nuova, dato che questa tecnica viene già utilizzata in Germania per la banda dei 6 metri. Infatti, sulla frequenza di 50.083 MHz, sono operativi vari beacons QRP (DF0ANN, DB0HGW, DB0DUB, ecc.)    

A questo punto, considerando che il beacon DX del centro Italia è già operativo dal 12 Luglio 2007, occorrono tre candidati (e non di più) per installare, a propria cura e spese, i beacons DX del nord Italia (in Lombardia od in Piemonte o nelle Venezie), del sud Italia (in Calabria od in Sicilia) e della Sardegna. Chi si proporrà per l'installazione di un beacon DX sarà sperabilmente persona di comprovata esperienza tecnico / operativa, che nutra un sincero interesse per la banda dei 70 MHz, che sia idealmente non nuova a questo tipo di esperienza, che abbia accesso ad un'adeguata postazione operativa e che sia in grado di assicurare una continuità di servizio 24h/24h per tutti i giorni dell'anno. Sarebbe chiaramente preferibile che l'installazione venga effettuata da una sezione associativa radioamatoriale.

Onde far sorgere detti beacons in maniera coordinata, avrei in animo di dedicare un'apposita sezione della pagina web http://www.space.it/70mhz/ (già utilizzata per pubblicizzare la sperimentazione della banda) nella quale sarebbero riportate le attivazioni dei tre beacons DX man mano che queste avverranno, con le loro caratteristiche tecniche. Semprechè chi intenda installare un beacon DX me lo voglia comunicare all'indirizzo [email protected]

Una volta installati i tre beacons DX, il non installare altri beacons DX (nè sulle frequenze già occupate, nè su altre frequenze) sarà solo questione di buon senso e di cortesia. Peraltro, quando la banda utilizzabile in 70 MHz verrà estesa, risulterà senz'altro possibile adottare un band plan che preveda un maggior numero di beacons DX.

Non esiste invece limite al numero di beacons QRP che operino su una delle due frequenze sopra indicate. Anche l'attivazione di questi beacons sarà riportata su http://www.space.it/70mhz/ (semprechè comunicatami a [email protected]) e ciò dovrebbe anche facilitare la scelta tra le due possibili frequenze per chi intenda installare un nuovo beacon QRP.

Nella speranza che questo tentativo di razionalizzazione della questione possa portare qualche frutto, vi porgo i miei 73.

Antonio Vernucci, I0JX

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