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Attenzione: alcune di queste operazioni, se effettuate in modo errato, possono
compromettere il funzionamento dell'intero sistema. Effetturare sempre un backup completo dei dati
e l'aggiornamento dei dischi di ripristino prima di procedere.
Per far convivere Windows NT e Linux sulla stessa macchina occorre prendere
alcuni accorgimenti durante l'installazione
installare Windows NT - organizzare le partizioni NT
installare Linux e LILO
- configurare il boot manager di NT
Installare Windows NT
L'ordine di installazione corretto per una configurazione mista
NT/Linux richiede
di installare prima Windows NT e poi Linux. Per l'installazione di NT, si può fare riferimento
alla documentazione Microsoft. Per Linux, si consideri una qualsiasi distribuzione recente.
Organizzare le partizioni NT
A meno che NT non sia montato su una partizione FAT (sconsigliato), sono richieste
tre partizioni primarie (NT
NTFS, Linux Native ext2 e Linux swap). Questo comporta qualche problema,
soprattutto se il sistema dispone di un solo disco. Infatti, su un singolo disco, è possibile
mantenere solo quattro partizioni primarie. L'eventuale quarta partizione può essere configurata
per contenere delle partizioni "estese", ma il meccanismo di gestione delle partizioni estese di NT e
di Linux non permettono di utilizzarle per entrambe. Inoltre, soprattutto per dischi di dimensioni
superiori a 8,4 Gbyte, Linux potrebbe avere delle difficoltà a utilizzare una partizione di
avvio che inizia oltre il 1024 cilindro
Installare Linux e LILO
Utilizzando una distribuzione recente, l'installazione di Linux non è molto più complessa
di quella di Windows NT. Per questo caso, gli unici due passaggi critici sono la creazione delle partizioni e
l'installazione di LILO. Considera quanto detto sopra, alle richieste sulle partizioni da creare si tenga
presente che, a meno di non destinare la quarta partizione a Linux configurandola come estesa, non sarà possibile
dividere il disco in modo da avere delle partizioni separate per i mount point /var, /home, ecc...
Un altro punto a cui prestare attenzione è l'offerta di configurare un
mount point
per la partizione NTFS se questa viene rilevata come
HPFS: i due formati non sono compatibili, e da una risposta
affermativa non ne può uscire nulla di buono. Ovviamente, non bisogna procedere ne alla cancellazione ne
alla formattazione della prima partizione.
Solitamente, il passaggio successivo è la configurazione di LILO
(LInux LOader), il boot
manager standard di Linux. Questo è il passaggio più delicato. L'opzione di default è
solitamente "installa LILO nel MBR" (o qualcosa del genere). Lasciando attiva quest'opzione
non sarà
più possibile accedere a NT. Nel caso si compisse quest'operazione per errore, l'unica
possibilità di recupero è è di avere un disco di ripristino aggiornato
.
LILO deve essere installato con l'opzione solitamente indicata come "Partizione di avvio
di Linux".
È anche consigliabile creare il disco di avvio per
Linux, almeno per verificare al termine
dell'installazione che tutto funzioni correttamente.
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Configurare il boot manager di NT
Per quanto sia possibile utilizzare il dischetto per avviare Linux ogni volta che occorra, è
decisamente più comodo (e, perché no, soddisfacente) avere Linux come alternativa all'avvio dell'OS
loader di NT.
Questo risultato si può ottenere sapendo che il boot manager di NT carica il loader del
sistema operativo da un file. Quindi, per riuscire a lanciare Linux, è sufficiente creare un file che
contenga il loader di Linux.
Se l'installazione è stata effettuata come indicato sopra, il loader di Linux (come
succede per il DOS) occupa esattamente il primo settore della partizione di avvio.
Per convertirlo in un file, si può procedere da Linux con il comando
dd if=/dev/hdax
of=/linuxldr bs=512 count=1
dove hdax è la partizione di avvio di Linux (può essere annotata
durante l'installazione). Il file linuxldr così ottenuto deve essere copiato su un
dischetto o su una partizione FAT per procedere alla configurazione del Boot manager di
NT.
L'operazione può anche essere compiuta da Windows NT utilizzando il programma
dskprobe (compreso nel NT Resource Kit) o con un programma tipo Norton Disk
Edit. Il file ottenuto
dovrebbe avere più o meno questo aspetto (Si noti il testo "LILO" nei primo sedici byte):
L'operazione andrà ripetuta ogni volta si modifichi il kernel di
Linux.
Ottenuto il file linuxldr (in analogia a ntldr; il nome è a piacere),
aggiungere la voce "Linux" all'avvio di NT è abbastanza semplice: basta copiare il file nella directory
radicedella partizione di NT e aggiungere nel file boot.ini (che si trova nella stessa directory, ma solitamente
è nascosto), la riga corrispondente
[boot loader]
timeout=5
default=multi(0)disk(0)rdisk(0)partition(1)\WINNT
[operating
systems]
multi(0)disk(0)rdisk(0)partition(1)\WINNT="Windows NT Workstation versione 4.00"
multi(0)disk(0)rdisk(0)partition(1)\WINNT="Windows NT Workstation versione 4.00
[modalità
VGA]
" /basevideo /sos
c:\linuxldr="Linux"
Di default, il file è protetto in scrittura, quindi occorre togliere e poi ripristinare l'attributo.
Attenzione: boot.ini è un file critico di NT; se viene danneggiato, l'avvio non sarà più
possibile.
A questo punto, il sistema è configurato.
Ulteriori informazioni possono essere trovate sui seguenti siti:
NT OS Loader + Linux mini-HOWTO (in inglese)
How does a HDD work? (in inglese)
1) I programmi per gestire le partizioni in ambiente
DOS/Windows non tengono in gran conto la geometri dei dischi. Per sapere se una partizione rientra nel
1024 cilindro, nell maggior parte dei casi si può utilizzare il seguente calcolo: annotati i valori
di cilindri (Cylinder) C, testine (Head) H e settori (sector) S dal setup del BIOS o
da un programma tipo EZ-SMART, l'inizio di una partizione si trova entro il 1024 cilindro se la somma delle
capacità delle partizioni precedenti è inferiore a 1024*H*(S+1)/2
Kbyte.
2) Il disco di ripristino di NT si crea lanciando il programma
rdisk.exe
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