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COMETE
Sono
fra i
principali corpi minori che popolano il sistema solare ed hanno
una forma caratteristica che durante la storia dell'uomo, con
le loro improvvise apparizioni, le successive sparizioni, le loro
orbite irregolari ed imprevedibili, non hanno mancato di suscitare
interesse, spesso unito a superstizione, in quanto si credeva
fossero segni celesti apportatori di sventure.

Cometa
P/Halley
1986 W. Liller, Easter Island - foto NASA
Basta pensare che ai tempi di Galileo non era ancora certo che
le comete fossero dei corpi celesti a tutti gli effetti e non
dei semplici fenomeni atmosferici come in gran parte era sino
ad allora creduto. Infatti
sfuggendo ad ogni regola, esse transitano nel cielo con orbite
sempre diverse, non presentando alcuna caratteristica simile nè
alla complicata regolarità dei pianeti, nè alla
apparente immobilità delle stelle. Così
grazie agli studi ed alla perseveranza nell'osservazione di eccellenti
astronomi come E.Halley, che predisse il ritorno della
cometa che porta il suo nome, si è potuto capire come anch'esse
siano corpi celesti a tutti gli effetti, con caratteristiche diverse
da tutti gli altri che orbitano attorno al Sole.
Infatti
i corpi cometari sono caratterizzati da un nucleo centrale di
materiale roccioso ricoperto da ghiacci, da piccole dimensioni,
al massimo una ventina di km di diametro, e da orbite molto diverse
dalle altre sia nella forma che nei parametri orbitali (eccentricità,
inclinazione,
periodo di rivoluzione, ecc...).
Viste
le loro minime dimensioni e considerando che passano per brevi
periodi vicino al Sole, a causa della forte eccentricità,
esse sono visibili praticamente solo in prossimità della
stella quando il nucleo, interagendo con la radiazione
solare, inizia a sublimare per effetto del calore creando una
nube gassosa, la chioma (o
coma, da cui deriva lo
stesso nome), che
a causa del vento solare viene sospinta sempre in direzione opposta
al Sole, sia che la cometa si stia avvicinando od allontanando
da esso.
E'
questa la classica coda, lunga in alcuni casi anche per
decine di milioni di chilometri, che diviene visibile diffondendo
e riflettendo la stessa luce solare.

Ad
ogni passaggio il nucleo cometario perde parte del suo materiale,
così accade che dopo diversi transiti esso si consumi completamente
o si frammenti in parti piu' piccole che continuando ad orbitare
possono creare, incrociando la Terra, le stelle cadenti.
Come
i pianeti si muovono secondo traiettorie di forma ellittica,
anche se molto allungate, seguendo dunque le regole dettate dalle
leggi di Keplero e dalla legge di gravitazione universale. Avranno
perciò una velocità maggiore quando saranno al perielio,
il punto piu' vicino al Sole, rispetto a quella con cui transiteranno
nella zona piu' distante da esso all'afelio. Il loro periodo di
rivoluzione dipenderà, come per tutti gli altri corpi,
sempre dal semiasse maggiore dell'orbita.
Essenzialmente
si distinguono in base alla durata del loro periodo di rivoluzione
perciò le possiamo suddividere in a breve,
medio
e lungo periodo. Meno di 20 anni per le prime e piu'
di 200 per le ultime.
Alcune
periodiche piu' famose
Nome
|
Passaggio al Perielio
|
Periodo
|
ENCKE
|
2000
|
3,3
|
KOHOUTEK
|
2001
|
6,6
|
TEMPLE-TUTTLE
|
1998
|
33
|
HALLEY
|
1986
|
76
|
SWIFT-TUTTLE
|
1992
|
135
|
Esistono
anche delle comete che hanno un'orbita parabolica ed in
alcuni casi, ma non è stato ancora provato con esattezza,
iperbolica
data la difficoltà di determinare con
precisione gli elementi orbitali di questi corpi, soggetti come
sono alle pertubazioni derivanti da passaggi in prossimità
delle grandi masse planetarie che spesso ne sconvolgono i parametri,
modificandone profondamente l'orbita ed allungando od accorciando
il loro periodo di rivoluzione.
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|
Nei
casi estremi si suppone che, orbitate attorno al Sole, esse possano
fuggire via senza tornare mai piu', sparendo definitivamente oltre
i confini del sistema solare.

Non
sono comunque rari i casi in cui corpi di questo genere siano
stati attratti dalla gravità dei pianeti che, legandoli
definitivamente, li costringono ad orbitare attorno alle loro
masse planetarie.
Piu'
rari, ma comunque esistenti, gli episodi di corpi cometari che
concludono la loro esistenza consumandosi completamente, a causa
di passaggi ravvicinati al Sole, od addirittura per impatti con
esso o con alcuni pianeti. Le
comete sembrano essere fra i corpi piu' antichi, ed è perciò
importante conoscerle per capire l'evoluzione della nube primordiale
che originariamente diede vita al Sole e a tutti gli altri corpi
che vi orbitano attorno.
Potrebbero
infatti essersi formate a partire da materiale residuo alla formazione
del sistema solare che si trova ai confini dello stesso, riunito
in una grande nube sferica. A questa si è dato il nome
di nube di OORT, dal nome dell'astronomo che per primo
ne teorizzò l'esistenza. Altri
studiosi collocano questo serbatoio, almeno per quanto riguarda
quelle a corto e medio periodo, fra le orbite di Nettuno e Plutone
e lo hanno chiamato cintura di KUIPER
anche questo dal
nome del suo teorizzatore.
Fra
le piu' famose la cometa di Halley, dal nome dello scopritore,
che negli ultimi secoli è stata osservata piu' volte avendo
un periodo di rivoluzione di 76 anni, e
che addirittura nell'ultimo passaggio del 1986 è stata
studiata da vicino dalla sonda spaziale Giotto.

foto ESA
Degne
di nota anche la Hale Boop, e la
Hyakutake,
protagoniste
di splendide visioni nel cielo notturno di qualche anno fà,
quando si è potuto osservarle ad occhio nudo senza l'ausilio
di nessun strumento.
Non
si può dimenticare inoltre la Shoemaker-Levy 9 che
addirittura dopo essersi frantumata in piu' pezzi è andata
a scontrarsi con il pianeta Giove.

frammenti SHOEMAKER-LEVY
9 (foto Hubble Space Telescope-STSCI)
Per
finire uno sguardo al loro sistema di nomenclatura, che prevede
l'adozione di un prefisso (C o P a seconda se si tratti o meno
di una cometa periodica), seguito dall'anno relativo alla scoperta
e da alcune lettere che identificano la data della loro individuazione.
In
aggiunta è naturalmente sempre valida la consuetudine di
assegnare loro il nome, o i nomi, degli scopritori (es.
Hyakutake, Hale-Bopp, Swift-Tuttle, Shoemaker-Levy,...).
SOLE
PIANETI
ASTEROIDI
ALTRI CORPI MINORI
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