ricetrasmettitore
SSB/CW per 144 MHz |
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Il progetto completo del Ricetrasmettitore SSB/CW per 144 MHz in lingua italiana si può trovare su: CQ Elettronica 4-5-6-7-8/1986
Descrizione del proget
Lo
schema a blocchi del ricetrasmettitore SSB/CW per i 144 MHz e’ visibile dalla fig
1 e dalla
fig 2 . La costruzione del ricetrasmettitore e’ modulare. Ogni modulo e’
costruito sul proprio circuito stampato, contrassegnato con un rettangolo
tratteggiato sullo schema a blocchi. Su fig
1 e’ riportata la parte ‘analogica’ del ricetrasmettitore, ovvero gli
stadi a radiofrequenza, media frequenza e bassa frequenza, le commutazioni
elettroniche ricezione/trasmissione e i circuiti opzionali come il noise
blanker, lo squelch e il filtro CW. Su
fig 2
e’ rappresentata la parte ‘digitale’ del ricetrasmettitore, ovvero
il sintetizzatore con tutti i circuiti ausiliari comprendente il VCO, il
convertitore del PLL, i circuiti digitali del PLL, la logica di controllo del
PLL e l’encoder rotativo. Sia il ricevitore che il trasmettitore sono a
conversione singola, il valore della media frequenza e’ per entrambi lo stesso
cioe’ 10.7 MHz. Il segnale richiesto per la conversione, da 133.3 MHz a 135.3
MHz, viene generato dal sintetizzatore. Il noise blanker agisce a livello di
media frequenza prima dei filtri a quarzo che determinano la selettivita’ del
ricevitore. L’AGC pilota anche il circuito dello squelch. Il filtro CW e’
inseribile in ricezione in serie al filtro per la SSB in modo da aumentare anche
la reiezione dei segnali non desiderati lontani dal segnale ricevuto. Tutte le
commutazioni ricezione/trasmissione
(e viceversa) sono seguite in modo completamente elettronico, non sono stati
cioe’ usati dei dispositivi elettromeccanici quali rele’ vari. La
commutazione SSB/CW e’ automatica: premendo il PTT sul microfono il
ricetrasmettitore va in trasmissione SSB mentre premendo il tasto CW il
ricetrasmettitore va in trasmissione CW; la ricezione risulta ovviamente comune
per la SSB e per il CW. Il sintetizzatore contiene un solo anello di
comparazione frequenz/fase. Il VCO oscilla sulla frequenza d’uscita desiderata
da 133.3 MHz a 135.3 MHz. Questo segnale viene convertito nella gamma da 2 a 4
MHz nel convertitore del PLL con l’ausilio del segnale a 131.3 MHz. Il segnale
da 2 a 4 MHz pilota il divisore a modulo variabile, che fornisce alla sua uscita
degli impulsi con una frequenza prossima a 100 Hz. Questi impulsi vengono
comparati in frequenza e fase con i 100 Hz generati dalla base dei tempi del
PLL. Il risultato della comparazione viene fornito sotto forma di impulsi di
correzione PLL UP e /PLL DOWN al circuito ‘charge pump’ che genera la
tensione di controllo del VCO. Il segnale a 131.3 MHz viene generato con la
conversione di un segnale a 142 MHz sottraendo la frequenza del BFO a 10.7 MHz
circa. Variando la fequenza del BFO varia anche la frequenza del segnale a 131.3
MHz e di conseguenza anche la frequenza d’uscita del sintetizzatore,
quest’ultima pero’ in direzione opposta alla variazione del BFO. Quale e’
il vantaggio pratico di questa complicazione? La frequenza di lavoro del
ricetrasmettitore e’ data dalla somma delle frequenze del BFO e del VCO.
Variando la frequenza del BFO la frequenza di lavoro rimane la stessa visto che
il sintetizzatore varia la frequenza del VCO esattamente nella direzione
opposta. Quello che invece varia e’ il valore attuale di media frequenza.
Visto che la risposta in frequenza dei filtri a quarzo non varia, il risultato
pratico e’ di spostare virtualmente il filtro attorno al segnale ricevuto.
Questo comando viene denominato ‘pass-band-tuning’ (PBT). Il comando risulta
molto utile specialmente con segnali deboli o in presenza di QRM. In
trasmissione il comando agisce sul tono della modulazione e nelle posizioni
estreme seleziona la banda laterale desiderata (LSB o USB). I vantaggi del PBT
sono ancora piu’ pronunciati nel CW e nella RTTY, dove tale comando permette
un adattamento perfetto della risposta del ricetrasmettitore all’orecchio e/o
al demodulatore RTTY. La funzione primaria della logica di controllo del PLL
e’ di facilitare l’impostazione della frequenza tramite comandi UP, DOWN e
FAST oppure tramite l’opzionale encoder rotativo come nei VFO tradizionali a
condensatore variabile. Inoltre la logica di controllo del PLL pilota un display
a 7 cifre sul pannello frontale dell’apparecchio. Una piccola batteria al NiCd
provvede a memorizzare la frequenza operativa anche ad apparecchio spento.
Commenti e modifiche personali di i1kfh
Sono
pienamente soddisfatto di avere costruito questo ricetrasmettitore, in quanto
funziona veramente bene come tutti i progetti di Matjaz Vidmar. Mi ha dato e mi
sta dando molte soddisfazione sia per uso locale che durante i contest in
portatile. Vedi per esempio i risultati
ottenuti durante il contest Internazionale 7 luglio 2002 effettuato in
portatile e per una durata di poche ore! Nella mia costruzione non ho messo
tutti i comandi come da progetto, per esempio non ho inserito il noise blanker e
lo squelch (anche se ho costruito il modulo), non ho abilitato la parte 145-146
MHz in quanto io non la uso. Non ho messo i pulsanti di STEP UP e STEP DOWN
perche’ la sintonia fatta con encoder rotativo va veramente bene. In questa
applicazione l’encoder rotativo e’ sostituito da un piccolo motorino in cc,
per esempio quello di un vecchio mangianastri, e garantisco che e’ stata
un’idea veramente geniale! Ho dovuto eliminare la BF (LM386) dal modulo MF-BF
e costruire una BF identica ma lontana dalla MF perche’ il segnale in
altoparlante era molto distorto (vedi foto).
Step da 1 KHz
Con gli steps di 100 Hz la ‘spazzolata’ diventa troppo lunga e con quelli da 10 KHz si saltano le stazioni! Ho quindi aggiunto gli steps a 1 KHz, per ottenere una sintonia piu’ dolce ed affidabile. Per fare questa modifica bisogna agire nel modulo di logica di controllo del PLL. Scollegare il pin 11 del circuito integrato CD4001, il pin 1 di IC23 e il pin 1 di IC24. Poi collegare il pin 1 di IC23 e IC24 come da schema .
Driver per S-meter
L’ago dello strumentino dava un violento colpo indietro durante il passaggio tx/rx e poi in ricezione l’ago non partiva da inizio scala. Ho aggiunto, quindi, una schedina per pilotare lo s-meter . Essa e’ composta da un circuito integrato LM324 che pilota lo strumentino e da un NE555 che genera la tensione negativo per alimentare l’integrato LM324. Il trimmer da 10 Kohm regola lo zero dello strumento in ricezione. La costruzione e’ stata effettua su una piccola piastrina millefiori (vedi foto).
Generatore nota
a 750 Hz per C
Purtroppo non sono riuscito a fare funzionare il ricetrasmettitore correttamente in CW (mi dava poca potenza e non ho capito perche’) per cui ho aggirato l’ostacolo costruendo un circuito generatore di tono a 750 Hz da mandare all’ingresso microfonico e simulare quindi il CW. Il circuito viene abilitato direttamente dal tasto. Il circuito integrato CD4093 e’ il generatore di nota ed e’ seguito da un filtro LC per rendere sinusoidale la nota da mandare all’ingresso microfonico. Il circuito integrato CD4047 funziona da temporizzatore e mantiene in trasmissione l’apparecchiatura ogni volta che si preme il tasto CW : quando non si preme piu’ per tre secondi si ripassa in ricezione automaticamente. Il circuito integrato LM386 e’ il sidetone: non ho potuto usare quello del ricetrasmettitore perche’ veniva troppo complicato da commutare.
schemi
schema
a blocchi della parte analogica
schema a blocchi del sintetizzatore
schema per l'aggiunta dello step a 1 KHz
schema per pilotare lo s-meter
schema del generatore di tono a 750 Hz per cw
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