SICILIA:
CRONACA
SEMISERIA DI UN VIAGGIO IMPROVVISATO
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(Agosto 2005)
SABATO
Sabato
mattina sveglia abbastanza presto per essere gia’ su strada alla volta del
Cilento (ormai le strade della zona cominciano ad essermi familiari).
Incontriamo Massimo e Rita a S.ta Maria di Castellabate e dopo una colazione al
bar, comincia il nostro viaggio;
attraversiamo tutti i piccoli comuni del cilento che si affacciano sul mare, che
in questo periodo brulicano di gente: si respira aria di vacanze e di estate,
non so….sara’ la gente con il suo brusio, sara’ il mare con la sua miriade
di riflessi accecanti, la sua brezza e la sua risacca, sara’ l’odore della
sabbia e degli alberi, sara’ il sole ed il suo calore ..forse
sara’ l’insieme di tutte queste cose contemporaneamente che rendono
il cocktail tanto piacevole.
Di tanto in tanto abbandoniamo la strada asfaltata per inerpicarci ora su
un vecchio faro (zona militare) ora su rovine di masserie fortificate e
punti di avvistamento a strapiombo sul mare;
Da quassu’ si domina tutto il mare fino a perdersi nell’orizzonte con il
cielo: quegli enormi spazi mi piacciono e mi attraggono e rimarrei ore ed ore
imbambolato a perdercimi ma e’ meglio uno sguardo fugace per riprendere subito
il cammino..si sa, stazionare a lungo in un posto fa perdere a questo il suo
fascino e la sua attrattiva
fino a farlo divenire monotono, tanto vale sfiorarlo e proseguire, per lo
meno rimarra’ un ricordo stupendo e quello che non si e’ visto sara’
creato dalla fantasia: quante volte una spiaggetta appena intravista, una
stradina di montagna, un paesello sperduto ci hanno incuriosito?
Riprendiamo il cammino verso sud: e’ tutto un sali-scendi sui tornanti di
montagna che si affacciano continuamente sul mare, ora sotto la frescura di
alberi frondosi, ora sotto il cocente sole di Agosto, ora su montagne desolate
ora tra paesini e frazioni; avevo visto il Cilento dal suo lato “montano” ma
devo ammettere che la sua costa e’ davvero incantevole.
Lasciamo la Campania alle nostre spalle per proseguire in terra lucana fino a
Maratea.
Poco dopo aver superato il Cristo di Maratea una moto stradale ci sorpassa ad
altissima velocita’: vorrei far notare al tipo che per raggiungere subito il
creatore deve si correre a piu’ non posso su quelle stradine strette, pero’
dalla parte opposta…….ho appena visto il Cristo a braccia aperte sulla
montagna....aspettera’ mica
lui??
La costa Lucana e’ abbastanza stretta e in men che non si dica ci ritroviamo
in Calabria: A Cirella incontriamo Massimiliano (il ritardatario!) e ne
approfittiamo per una pizza in compagnia; vengo rapito dalle bellezze locali (bhe’,
veramente non so se fosse una locale, da quel po’ di stoffa che aveva il suo
bikini non si capiva mica HI HI HI) ma dobbiamo riprendere la strada se vogliamo
essere in Sicilia per la sera;
Ci separiamo da Massimo, Rita e Massimiliano e continuiamo il viaggio alla volta
della Trinacria.
Il
paesaggio ora mi sembra meno vivace e attraente, ma forse e’ solo perche’ ci
sono gia stato; appena un anno fa infatti avevo girato tutta la Calabria
trovando quegli stessi luoghi affascinanti: allora e’ un po’ vero che la
novita’ rende un po’ tutte le cose piu’ affascinanti ;-)
L’appuntamento
con Massimo a Lamezia Terme salta, cosi’ abbiamo tempo di perderci
nei pressi di Tropea..ma costa cosi’ tanto mettere un po’ di
segnaletica stradale? Innervositi decidiamo di andare a fiuto e
decidiamo di percorrere l’ultimo tratto in autostrada : il sole volge
all’orizzonte e ci aspettano ancora le operazioni di imbarco per la Sicilia e
altra strada;
In men che non si dica siamo nei pressi di Villa san Giovanni ma decido di
uscire a Scilla ..non so, tale localita’ esercita un fascino particolare su di
me: purtroppo e’ buio
e posso solo seguire le luci dei lampioni per
immaginarmi le scogliere che tanto mi affascinarono l’ultima volta che
le vidi; si vedono le prime luci della Sicilia che ci aspetta.
Le operazioni di imbarco sono abbastanza veloci: il biglietto costa 8 euro e il
mare e’ piatto cosi’ non c’e’ bisogno di legare le moto.
Altrettanto veloce e’ lo sbarco…e fu Sicilia !
Ero stato in Sicilia molti anni addietro e volevo tanto ritornarci ma la credevo
sempre troppo lontana; anche Antonio aspettava con ansia questo momento!
Purtroppo e’ buio e siamo stanchi, decidiamo quindi di fare una corsa in
autostrada e cercare il nostro bed & Breckfast a Pedara, ai piedi
dell’Etna.
Mentre scrivo queste righe mi ritorna la stanchezza di quella sera percio’ non
spendero’ altre parole: subito a nanna!
73 de iz7ath, Talino Tribuzio