Ma che bel polverone!!!

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Il giorno 10 Febbraio la seguente notizia ha fatto la sua comparsa su varie fonti di informazione, come il TG1, il quotidiano "La Repubblica", il televideo RAI e varie agenzie di stampa, con poche varianti fra l'una e l'altra:

08.22 Cronache: La polizia postale di Genova ha denunciato 50 radioamatori del nord Italia e di Roma perchè trasmettevano sulle frequenze dell'aeronautica civile, rischiando di provocare disastri. I reati contestati sono interruzione di pubblico servizio e di comunicazioni altrui. Sequestrati 74 apparecchi radio, per un valore di 600 milioni di lire. L'inchiesta era partita nel maggio scorso, dopo che le autorità aeronautiche di Gran Bretagna, Germania e Svezia avevano segnalato al Ministero delle Poste continue interferenze subite in Italia dai loro aerei. Individuato anche un giro di droga.

Insomma, i radioamatori sono dei pericoli pubblici ed anche dei trafficanti di droga, per buona misura!

Ma vediamo ora il testo originale della prima agenzia che ha diffuso la notizia:

Genova, 10 feb. - (Adnkronos) - La Polizia postale di Genova, al termine di lunghe e complesse indagini, ha denunciato a piede libero alla magistratura 48 radioamatori del Nord Italia e di Roma accusati di creare disturbi e interferenze alle comunicazioni aeronautiche internazionali. L'inchiesta e' scattata nel maggio di un anno fa in seguito alle segnalazioni delle amministrazioni aeronautiche civili della Gran Bretagna, della Germania e della Svezia al ministero delle Comunicazioni italiano, lanciando l'allarme su pericolose interferenze provenienti dall'Italia. Il ministero delle Comunicazioni ha allertato i propri organi territoriali, i quali hanno realizzato monitoraggi continui delle frequenze interessate, comprese tra 6500 Khz e 6600 Khz, definite in gergo amatoriale '45 metri'. Dopo otto mesi di indagine sono stati scoperti gli autori delle interferenze. In seguito agli accertamenti, e' risultato che alcuni operatori di stazioni radioelettriche, palesemente abusive, effettuavano collegamenti radio utilizzando bande delle comunicazioni aeronautiche, con il pericolo di creare disastri in cielo. In particolare sono stati localizzati, in Liguria, due operatori che sulle frequenze interessate parlavano di un presunto traffico di sistanze stupefacenti. I rilevamenti dei tecnici della Polizia postale, in accordo con i tecnici del ministero, hanno permesso di identificare gli operatori e di sequestrare anche della sostanza stupefacente.

Insomma, come la mettiamo? Salta fuori che 48 (e non 50) non meglio identificati personaggi usavano illegalmente una banda che nulla ha a che fare con i radioamatori e che è notoriamente bazzicata da smanettoni di ogni provenienza: perchè allora infangare il buon nome dei veri radioamatori e non usare invece altri termini meglio adatti a descrivere questa gente, come "radio operatori" o "radio appassionati" o, più semplicemente e con maggiore esattezza, "pirati"?

Naturalmente, è possibile che qualcuno di questi signori fosse realmente dotato di una licenza di radioamatore, ma quanto meno questo non autorizza a definire gli altri come tali. Inoltre, secondo me con il trovarsi ad operare al di fuori del contesto radioamatoriale un radioamatore cessa di essere tale: se così non fosse, mi troverei costretto a passare nominativo e rapporto di ascolto anche quando chiamo mia moglie con il telefonino, coerentemente con ciò che sono tenuto a fare come radioamatore!

Già la gente comune tende ad identificarci come "quelli che hanno quelle brutte antenne e che disturbano tutto quanto, dal televisore allo scaldabagno" (già, non lo sapevate? A qualche nostro collega è successo anche di essere stato imputato del guasto dello scaldabagno del vicino!), anche quando le antenne sono sul tetto di un orrendo palazzone condominiale e quando il televisore funziona male semplicemente perchè è meritevole di pensionamento. C'era proprio bisogno di peggiorare la situazione con la diffusione di notizie a dir poco distorte?

A proposito, quanti di voi ricordano quando le notizie da Serajevo arrivavano solo grazie ai radioamatori locali? Perfino negli avanzatissimi Stati Uniti alla fine del 1999 le comunicazioni nella North Carolina devastata da un uragano erano assicurate solo da noi, dopo che anche la rete GSM aveva dato forfait. Chissà perchè, però, le notizie che colpiscono di più sono quelle del genere riportato ieri dai nostri mezzi di comunicazione...