La grande impresa


Personaggi ed interpreti

(in ordine di apparizione)

Il Nostro
Il radioamatore generoso
Il radioamatore straniero
Il radioamatore volonteroso
Il gufo
Gli ospiti indesiderati
Il fotoreporter

Guido, IW2CUH
Angelo, IW2AXS
Rainer, DF2NU
Salvatore, IK2ZEK
Daniela
le vespe
Daniela

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Tutto cominciò in giugno, alla fiera di Novegro. Il Nostro era alla ricerca di cosucce varie per il piccì, quando venne risvegliato dalla trance spendereccia da una possente manata sulla schiena e da un vocione cordiale che tuonava qualcosa come: "Ma guarda chi si vede!!!"

Era il buon vecchio IW2AXS, Angelo per gli amici, da molto tempo perso di vista: pare impossibile, data la stazza, ma il Nostro ci era riuscito! Per farla breve, tra una chiacchiera e l'altra l'Angelo offre al Nostro una bella Aldena 9 elementi per i 144 MHz, al solo costo di un "grazie", perchè "tanto è lì a occupare spazio per niente!".

Al Nostro non pareva vero! Pertanto, a scanso di equivoci, la sera stessa era a casa dell'AXS a prelevare il bottino. Tutto contento, se la portò a casa, già facendo piani sull'installazione: "Smonto qua, tiro giù là, eccetera: facile!", ma gli dei dell'Olimpo già stavano cominciando a ridere di lui...

Insomma, la famosa installazione venne rimandata ripetutamente per tre mesi, ma finalmente venne la grande occasione.

L'occasione venne grazie ad uno "sked", o appuntamento via radio che dir si voglia, combinato con un amico bavarese, Rainer, che sosteneva essere cosa tranquillamente fattibile (per lui!) quella di fare un collegamento in VHF attraverso le Alpi alla fine di settembre. Il Nostro era un po' scettico, in verità, ma valeva certamente la pena di fare l'esperimento: "In fondo," il Nostro pensava, "il modo migliore per fare progressi è quello di porsi degli obiettivi e sforzarsi di riuscire."

Quindi, per aumentare le non eccessive probabilità di successo, il Nostro finalmente si decise ad intraprendere l'installazione della famosa antenna. Tuttavia, il problema era serio: era già stato un lavoraccio quello di installare da solo la precedente antenna, molto più piccola e leggera, ed in più c'era da smontare e poi rimontare anche la 4 elementi per i 50 MHz.

Pensa che ti ripensa, al Nostro venne la grande idea: Una gru! Presto fatto il progetto: due pertiche da due metri attaccate insieme, due bandelle di ferro per fissare il tutto alla parte fissa del palo di sostegno delle antenne, una carrucola in cima, un po' di metri di fune adatta ed un bel gancio stile macellaio in fondo alla fune, in modo di agganciare e sganciare facilmente l'antenna.

A questo punto il Nostro stava già cercando di mettere insieme tutto il coraggio necessario per affrontare la lavorata quando, parlando dell'imminente impresa con IK2ZEK, Salvatore, si vide offrire una a dir poco gradita collaborazione. L'incauto Salvatore ormai si era lasciato sfuggire la proposta ed il Nostro, fulmineo come il gatto quando acchiappa il topo, fissò per il successivo sabato pomeriggio l'inizio dei lavori, giusto in tempo per il programmato sked internazionale.

Giunto il grande giorno, il volonteroso Salvatore raggiunse con la massima facilità e con un minimo di aiuto via radio la casa del Nostro e, raccolti gli attrezzi necessari (tutti meno uno, naturalmente: quello introvabile ma indispensabile) e trasferiti sul tetto gli attrezzi, l'antenna e, ultima ma non ultima, la gru, i nostri eroi si accinsero a cominciare.

Entra qui in scena un nuovo personaggio: il Gufo, anzi, per meglio dire, la Gufa, ossia la moglie del Nostro, la quale, visto l'assemblaggio della gru in corso, cominciò subito con una serie di: "non funzionerà", "non può funzionare", "non funzionerà MAI", per finire con un "vi cascherà tutto in testa".

Il Nostro, sicuro del fatto suo, ed il volonteroso ZEK, incosciente come non mai, non le prestarono attenzione, salvo che per un fatto: nella giornata non era stato previsto nessun Gufo, in realtà, mentre era prevista la partecipazione di un Fotoreporter. Il problema era che le due figure coincidevano.

Risultato: la macchina fotografica non saltava fuori ed il Nostro cominciava già a chiedersi come avrebbe fatto a documentare un evento di tale portata, stante l'ostinato rifiuto del Fotoreporter ad immortalare la fine precoce di due radioamatori, a suo dire condannati senza scampo.

I due incoscienti, invece, continuavano imperterriti il loro balletto sui coppi, fra pezzi di antenna, attrezzi e solo occasionali imprecazioni. Quindi, montata la gru, in verità un po' troppo flessibile ma apparentemente solida quanto bastava, con un pochino appena di apprensione si accinsero alla rimozione delle antenne preesistenti.

Era l'ora della verità: o la gru schianta e con essa tutte le speranze, o regge e si può quindi cominciare ad assaporare il dolce gusto del successo. In realtà, il Nostro era agghiacciato dall'idea che il marchingegno infernale lo tradisse e lo costringesse ad ammettere una bruciante sconfitta al cospetto della di lui Consorte...

Urrà!!! La gru resse alla grande, il gancio da macellaio agganciò "quasi" facilmente l'antenna, le possenti braccia del Nostro fecero forza sulla fune e, piano piano con cautela, la parte superiore del palo di sostegno si sfilò delicatamente dal supporto e, sostenuta e guidata dalla ferma mano del Salvatore, scese a posarsi come una elegante farfalla sul tetto, con tutte le antenne attaccate, a mo' di albero di Natale di metallo.

L'unico vero problema erano ormai solo le vespe, ospiti indesiderati sulla scena, delle quali in Nostro ha sempre avuto un terrore folle, ma per il resto ormai i due, avendo preso confidenza, lavoravano sul velluto: bastava fare attenzione a non finire di sotto, a non litigare con le vespe, a non far cadere qualche oggetto piccolo fra i coppi per poi non riuscire più a ripescarlo e, ovviamente, a fare le cose per benino. Ma l'entusiasmo era alto!

La bilanciatura dell'antenna.

Il fissaggio del cavo coassiale.

Il Gufo però ancora non era convinto: togliere le antenne era un conto, ma rimetterle su era tutta un'altra musica, tenendo anche conto del peso e dell'ingombro dell'antenna nuova. Pertanto, la macchina fotografica non saltava fuori...

Rimossa l'antenna vecchia e montata quella nuova, venne il momento fatidico numero due: mettere su il tutto. Ancora una volta, "tu spingi che io tiro", "piano adesso", "attenzione alle dita", eccetera, l'antenna va su, il palo si inserisce a dovere nel suo supporto ed in cinque minuti il tutto è a posto.

Però, c'era un però: la prolunga del palo di sostegno, quella dove era attaccata l'antenna nuova, non era fissata bene, secondo il Gufo (chi ha detto che i gufi non hanno mai ragione? Possono avercela benissimo, specie quando non gufano!). Lo ZEK, ripescando nelle sue memorie giovanili di aiuto antennista, spiegò al Nostro cosa c'era che non andava. Detto fatto: l'intero ambaradam venne tirato giù di nuovo e sistemato a dovere.

Guido tira, Salvatore spinge...

Vittoria!!!

Era tempo di issare di nuovo tutto a posto e, ma guarda!, la macchina fotografica saltò improvvisamente fuori e la Gufa, ormai rassicurata circa la sua eventuale vedovanza, si decise finalmente ad assumere le vesti di Fotoreporter! Pertanto, si possono qui ammirare alcune fra le immagini scattate in quel fausto giorno...

Per farla breve (!), i due eroi si trasferirono infine nella stazione radio del Nostro per provare il risultato e, manco a farlo apposta, il primo collegamento venne fuori come nuovo record di distanza per la stazione radio IW2CUH, che sarebbe poi quello meno giovane nelle foto!

Un team vincente...

A titolo di cronaca, il giorno dopo l'amico Rainer ebbe modo di collegare una decina di colleghi radioamatori che si trovarono a spazzolare la frequenza al momento giusto e gli unici due che non riuscirono a collegarlo furono, ma guarda un po'!, il Nostro e lo ZEK. Così va il mondo...

Per finire, c'è un paio di foto che non c'entrano molto: sono il possente parco antenne del buon Rainer ed il Nostro nella sottostante stazione radio, in compagnia della Gufa in persona! Infatti, il Nostro ha successivamente fatto un weekend alla birra presso il Rainer ed ha avuto il piacere di operare dalla sua stazione: in effetti, non è poi così difficile collegare l'Italia dalla Baviera. Basta avere la stazione di Rainer...

73 DE IW2CUH

L'alquanto spettacolare parco antenne di Rainer.

Il Nostro e la di lui consorte ospiti di Rainer.