GUGLIELMO  MARCONI

Guglielmo Marconi nasce a Bologna  il 25 Aprile 1874 da Giuseppe Marconi e Annie Jameson, irlandese..
Sin dai primi anni di scuola si dimostra interessato più a materie tecniche che letterarie.
Si dedica quasi esclusivamente a studi di  matematica ,fisica ed è molto interessato ai fenomeni elettrici
Dalla madre impara correttamente l'inglese ed è sempre la madre che lo aiuterà  finanziariamente per portare avanti i suoi esperimenti iniziali a Villa Grifone in quel di Pontecchio , piccola frazione di Sasso e lo introdurrà negli ambienti "giusti" a Londra, qualche hanno più tardi.

Ha 17 anni quando, con  la famiglia ,si trasferisce a Livorno ed ha la possibilità di conoscere il professor Vincenzo Rosa che sarà il suo "illuminato" maestro nella teoria e nella pratica scientifica. Col  prof. Rosa , Guglielmo si impratichisce nella costruzione dei "rivelatori a limatura metallica", tubetti di vetro contenenti  polvere metallica che ,eccitata da una scarica elettrica esterna ( ad esempio un fulmine) , diventava conduttrice di elettricità. ( proprietà scoperte anni prima da Calzecchi-Onesti)
Non smette pero' di interessarsi a cosa stà succedendo nel mondo attorno a lui, continua a leggere libri e riviste scientifiche estere. E' a conoscenza degli studi e delle teorie di Maxwell, degli esperimenti di H.Hertz , del nostro A. Righi, di O. Lodge, di E. Branly e di altri ma è l'unico, forse perchè meno legato alla logica della teoria a tutti i costi, che ha la sfrontatezza di pensare meno al perchè succedono questi fenomeni ma più a prendere atto della loro esistenza e cercarne magari i limiti estremi.....nella sua mente già si è radicata l' IDEA.
Siamo nel 1894, Egli ha 20 anni.
Ed ecco che troviamo il nostro Radioamatore (consentitemi il termine) nel silenzio dei colli Bolognesi costruirsi i generatori usati da Hertz e da Righi nei loro esperimenti e tentare di migliorarli, rivelare le scariche generate dagli stessi usando i rivelatori a limatura metallica da egli stesso perfezionati ...sempre sotto lo sguardo benevolo della illuminata madre alla quale,ci piace immaginare, si rivolgeva ogniqualvolta riusciva ad ottenere un piccolo successo, buon motivo per poi chiederle un ulteriore contributo per l'acquisto dei vari materiali....
All'inizio la distanza tra l'apparato trasmittente e quello ricevente è solo di pochi metri ma Marconi non demorde. Dopo vari tentativi si accorge che la portata del sistema aumenta considerevolmente se ai poli del generatore vengono collegati due conduttori e altrettanto viene fatto dal lato ricevente. Nasce l'antenna
Dopo un anno di prove, modifiche, tentativi , segretamente portati avanti nel rifugio di Pontecchio , finalmente sul finire del 1895 Marconi può uscire allo scoperto per tentare di consegnare alla comunità scientifica il suo sistema di comunicazione senza fili.
Nel febbraio del 1896 Guglielmo accompagnato dalla madre Annie si trasferisce a Londra dove si pensa di poter ottenere con maggior facilità adeguati finanziamenti per continuare lo sviluppo della sua IDEA. E' li che conosce Sir William Preece direttore dei Telegrafi Britannici che gli fornisce sostegno morale ed economico. Il 2 giugno1896 presenta domanda di brevetto per la sua invenzione. Nel dicembre dello stesso anno durante una importante conferenza, il Preece porta all'attenzione del mondo la figura di Guglielmo Marconi presentandolo come l'italiano che per primo ha ideato un utile sistema di comunicazione senza fili e finalmente anche in Italia si comincia a discutere di questo geniale concittadino.


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