LE MIA CITTADINA "ITTIRI"

Iterum Cannetus

ITTIRI

Ittiri è un comune di 9000 abitanti (il sesto per numero di abitanti in provincia) in provincia di Sassari, , nel Logudoro e più precisamente nella regione storica del Coros. Con decreto del 24 aprile 2000 il Presidente della Repubblica ha conferito ad Ittiri il titolo istituzionale di Città. Il territorio di Ittiri è per lo più collinare, l'altitudine varia da un minimo di 74 m s.l.m. del Rio Minore fino ad arrivare ai 635 m s.l.m. di Monte Torru. Il clima di Ittiri, molto esposta alle correnti da ovest e nord ovest, è tipicamente mediterraneo, influenzato in parte dalla vicinanza con il mare e i tre bacini artificiali del Cuga, del Bidighinzu e del Lago del Temo, con estati secche e inverni miti. Durante gli inverni è possibile assistere ad alcune nevicate soprattutto a fine gennaio primi di febbraio. La cittadina è conosciuto per la fiorente produzione agroalimentare (carciofi, varietà spinoso sardo, olio, dolci (sos piricchittos in particolare), miele, pane, salumi, formaggi (ovini e caprini) e artigianale (lavorazione del ferro e della trachite di cui le case ittiresi son adornate,produzione di tappeti e ricami). Caratteristico è il centro storico dove son presenti diversi palazzi baronali in stile liberty/deco con particolari balconi e facciate di case abbellite dalla trachite ittirese; molte vie del centro sono ancora in lastricato ed in particolare una via (via Cavour) è in acciottolato. Ad Ittiri è presente anche l'Ospedale (Ospedale G.A Alivesi) costruito alla fine del 1800 Dal Generale Alivesi. La parte storica dello stabile, caratteristica è la sua facciata realizzata in trachite rossa di ittiri sapientemente lavorata da abili scalpellini ittiresi, ospita gli uffici dell'Asl, alcuni poliambulatori (dibetologia), il consultorio familiare e la cappella. La parte moderna (entrata in servizio negli anni '80) ospita i vari reparti: Medicina, Chirurgia, Radiologia, Laboratorio Analisi e Pronto soccorso. Nativo di Ittiri è anche l'ex ministro dell'interno della Repubblica Italiana, il senatore Giuseppe Pisanu. Le principali manifestazioni sono la manifestazione di danze e canti popolari Ittiri Folk Festa (dal 1986, a metà luglio) , il festival di musica etnica Ittiritmi (dal 1991, nella prima metà di agosto), la fiera dei prodotti agroalimentari e dell' artigianato ittirese Prendas (gioielli) de Ittiri (dal 2006, fine marzo primi di aprile) nonché la biennale della trachite (dal 1994), dove le numerose sculture realizzate sono rimaste esposte nelle vie e piazze. Nel periodo Natalizio l'Associazione Culturale Boghes e Ammentos organizza dal 2003, la manifestazione itinerante denominata "Cantigos de sos tres Res".

STORIA

Da chi sia stata Ittiri nessuno ha mai saputo dire e forse nessuno lo dirà con certezza, infatti sull'origine del nome si fanno le più svariate ipotesi: dall'antico popolo dei Tiri, stanziato anticamente nelle vicinanze dell'attuale centro, alla parola Punica "hatar" che vuol dire terra fertile e forse questa è la più plausibile perchè le nostre terre sono molto fertili. Poichè la Cittadina e' chiamata anche Ittiri Cannedu, qualcuno a pensato ad "Iterum Cannetus" (un altro cannedu).La tesi che si ritiene più attendibile è che in epoca romana Ittiri fosse una stazione di cambio sulla strada carovaniera che da Romana, ove si pensa fosse un accampamento, portava verso "Carbia", il porto di Alghero,la strada si chiamava appunto "Iter in Cannetum". Una delle prime fonti che cita il nome di Ittiri è costruita dal Condaghe di San Pietro di Silki che cita Il nome di "Ithir e Coraso" a "ambas villas de Ithiris".Con quest'ultima espressione alcuni vogliono identificare Ittiri Cannedu e Ittiri Fustiarbus (attuale Ittireddu).Angius nel suo dizionario riporta le due ville nettamente distinte "Iteri Cannedu"..... già compresa nella curatoria di Coros...." e "Iteri Fustialbu, l'attuale Ittireddu nella provicia d'Ozieri". Questa distinzione viene anche confermata da La Marmora nel suo Itinerario dell'isola di Sardegna".

Nel periodo Romano i Fenici e i Cartaginesi probabilmente occupavano le campagne di Ittiri quando invasero la Sardegna, non potendo certo ignorare i fertilissimi territori di questa zona, ma non abbiamo testimonianze ufficiali che confermino la loro presenza.

La Sardegna passò dalla dominazione cartaginese a quella romana nel 238 a.C.,alla fine delle guerre puniche. La conquista non fu facile e occorsero otto anni di feroci guerre. Dalla dominazione romana sono rimaste alcune tracce nel territorio. Paulis, Okkila, Sa Iddazza Sa pedra Pertunta, Sant'Ereno in queste zone è facile trovare qualche traccia di quella civiltà. La curatoria di Coros restò per 450 anni sotto la dominazione dei romani, che ne fecero probabilmente una piazzaforte occupata da coloni-militari che coltivavano e difendevano le valli. Questo è senz'altro il periodo del massimo splendore per Coros sia per il grande sviluppo economico agricolo (con la forte produzione di frumento) che per il traffico commerciale nella vicina strada romana.

             

Manifestazioni

Religiose

Culturali – Folkloristiche

         

Chiesa n.s Coros L'ABBAZIA CISTERCENSE DI NS.DI COROS COME ERA IN ORIGINE SITA IN LOCALITA SAS SEAS 510MT S.L.M

Questo Monastero insieme a quello si Santa Maria di Paulis e' stato fatto costruire intorno al 1205-1230 dai monaci cistercensi, giunti in Sardegna al seguito dei Pisani e dei Genovesi. Coros nacque come "eremo" di Paulis che era l'abbazia pricipale.



 Cartolina radioamatoriale Field day Coros






Chiesa n.s Coros L'ABBAZIA CISTERCENSE DI NS.DI COROS DOPO I LAVORI DI RESTAURO DEGLI ANNI 80'








San PietroCHIESA DI SAN PIETRO IN VINCOLI.


All'ingresso della città (arrivando da Thiesi 131bis) troviamo la chiesa Parrocchiale di San Pietro in vincoli eretta nel Quattrocento in stile gotico aragonese. La facciata di questa chiesa è stata interamente ricostruita nel XIX secolo, mentre all'interno non ha subito grandi rimaneggiamenti. La chiesa è a navata unica absidata, con cinque cappelle laterali per lato, alcune gotiche, con volta stellare, facenti parte della costruzione originaria, altre con volta a botte. L'abside ha una bella volta stellare. Il campanile ha la parte bassa quadrata, e la parte alta ottagonale aggiunta in seguito. Da poco (2001) ha subito dei lavori di consolidamento, il campanile ha ripreso il suo colore originale.



Chiesa n.s Coros CHIESA DI N.S BV DEL CARMELO SITA IN VIA 4 NOVEMBRE VISIBILE ANCHE DA VIA MARCONI.









Ospedale Alivesi OSPEDALE ALIVESI "PARTE STORICA",COSTRUITO ALLA FINE DEL 1800 DAL GENERALE ALIVESI.









ospedale alivesi PARTICOLARE FACCIATA









Scuola elementare CORSO VITTORIO EMANUELE, PALAZZO SCUOLA ELEMENTARE SAN GIOVANNI BOSCO, COSTRUITA IN STILE LIBERTY NEGLI ANNI 20.









Foto del Corso e del primo rifornitore del Signor Pilo Giuseppe (mio Zio) anni 50'

CORSO-CORSO

CORSO VITTORIO EMANUELE ALL'INIZIO DEGLI ANNI 60'. E' VISIBILE IL PALAZZO DELLE SCUOLA ELEMENTARE SAN GIOVANNI BOSCO COSTRUITA NEGLIA ANNI 20. IL GLORIOSO CINEMA ODEON,(UNO DEI DUE CINEMA PRESENTI AD ITTIRI IN QUEL PERIODO) E UNA 600 MULTIPLA AUTO FORTEMENTE USATA DAI TASSISTI ITTIRESI DEGLI ANNI 60'.


panorama visto da montesileScorcio di Ittiri visto da via Matteoti

Sito istituzionale del comune

Siti che illustrano la nostra cittadina

Sito che illustra il costume di Ittiri

www.prendasdeittiri.it

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