Spett.le "L' Unione Sarda"

Rubrica "Vivere in Sardegna"

Colgo spunto dall'articolo intitolato "La lunga parabola del Morse" (pubblicato sull'Unione il 24 febbraio u.s.), per annotare che l'abbandono dell'uso commerciale non ne ha però decretato la fine. Infatti il segnale telegrafico, sebbene apparentemente anacronistico, fra tutti i sistemi di telecomunicazione esistenti, per sua natura minimizza l'impegno di risorse strumentali (apparati, potenza impegnata) mentre massimizza simultaneamente il risultato (segnale utile rapportato al cosiddetto "rumore" di fondo) ; tali eccezionali qualità si scontano ovviamente, con maggiore impiego del più "costoso" fattore umano.

Proprio tale aspetto, implicante allenamento e quasi sfida, è ben noto ai Radioamatori, sia perché l'esame di telegrafia è tuttora richiesto dai relativi programmi ministeriali, ma soprattutto perché dà occasione a parecchi tra loro di cimentarvisi, sia nel privato che nel partecipare a manifestazioni, anche competitive, a vari livelli, indette dai preposti organismi internazionali e nazionali, presenti per inciso anche a Cagliari (in via Fara) come pure nei principali centri della nostra isola.

Ringrazio per la cortese attenzione.

Cagliari, 6 maggio 1999

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