Satellite & C.

 

 

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My first approach with satellite ... I was nearly 10, when was launched Sputnik, I thought I received their signals with a broadcast SW radio ; my experiments with a spark Tx assembled from an electrical construction set, gift from my uncle Emil ; then Explorer, Vanguard ... we familiarized with count-downs ; at school I scribbled my note pads with satellite and spacecraft designs ; then came Mercury, Soyuz, Apollo ... till nowadays !

 

 Era il gennaio del 1958, avevo quasi 10 anni ... con i pezzi di un meccano elettrico (che avevo avuto in dono dallo zio Emilio l'estate precedente, quando era venuto in visita da Rio de Janero) avevo messo in opera un congegno a scintilla, dotato anche di mezzo metro di filo teso a mo' di antenna che, dalla passerella, da qualche tempo sede elettiva del mio "laboratorio", si faceva udire nella radio di casa in soggiorno, ripercorrendo così in modo più o meno consapevole l'Invenzione Marconiana ! Mia madre, nell'occasione, mi aveva premiato con un panettoncino di quelli tascabili, che ero corso ad acquistare al bar per 100 lire, ed ero tanto contento.

 

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Dietro i vetri appannati dei bar di paese, in quelle lunghe serate invernali, la gente guardava la TV, ancora poco presente nelle abitazioni, o discorreva, tra una bicchierata e l'altra, di varie cose tra cui gli avvenimenti e le scoperte recenti, disquisendo con arguzia e cognizione se nella corsa spaziale appena iniziata avrebbero finito per prevalere la potenza dispiegata dai vettori dell'Est o la sofisticazione tecnologica di quelli dell'Ovest. Anche tra i banchi della scuola si parlava di spazio, astronavi, della cagnetta Laika ... scarabocchiavo quaderni e diari con disegni e descrizioni dettagliate di satelliti e veicoli spaziali.

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La sera del 1 febbraio 1958 la luna piena splendeva sui tetti, nel cielo tersissimo e freddo del mio paese di montagna, il Telegiornale della sera aveva da poco diffuso le immagini del lancio di Explorer I, il potente vettore Jupiter C, gli stadi superiori rotanti, che illuminato a giorno dalle fotoelettriche si levava con solennità dalla propria rampa per salire contornato da un alone luminoso e seguito da una scia fiammeggiante, immergendosi e scomparendo infine nel buio fitto della notte sull'Atlantico ... ricordo che, terminati con "Carosello" i programmi concessi ai ragazzi, uscito per strada sulla via del rientro a casa, mi misi a cantare a squarciagola dalla contentezza .... Di lì a poco, in marzo, vi sarebbe stato il bis con Vanguard I ; lo seppi dal Giornale Radio al rientro da scuola, il nuovo bianco caseggiato scolastico inaugurato proprio quell'anno, non senza la solita sbirciatina di passaggio all'officina dei trattori ; c'erano ancora dei ghiaccioli giù dai tetti, e della neve ai bordi delle strade.

My story - La mia storia 

La sera tersissima di settembre, di plenilunio (come nei versi del Foscolo "Lieta dell' aer tuo veste la Luna, di luce limpidissima i tuoi colli ... ") quando Lunik II centrò la meta ! Con l'incalzare dei lanci, ci divenne familiare assieme ai count-down l'immagine del pulsante schiacciato allo "ZERO !" nella sala affollata di tecnici e zeppa di pannelli ... negli anni a venire, i primi astronauti Gagarin e Titov, e quelli del progetto Mercury, Shepard, Grissom, Glenn, e gli altri, la Valentina Tereskòva, i vari satelliti, tra cui mi rimasero impressi il brillante e voluminoso Echo, visibile sul far delle sere estive in paese o in campagna, nei pressi della Stazione o della Cantoniera "32", magari al rientro da una passeggiata alla "33" tra i pini secolari, con al braccio un cestello di more, tra un discorso e l'altro sulle Olimpiadi di Roma ; poi Tiros, Transit, Courier 1B, OSO, il famosissimo Telstar, e naturalmente Oscar, le prime immagini spaziali della Terra e della faccia nascosta della Luna, infine le missioni Gemini, Soyuz e Apollo, e le sonde interplanetarie, che avrebbero continuato a fornire materia di discussione, tenendo vivo il nostro interesse ; un momento importante, la visita alla mostra itinerante "L'Uomo nello Spazio" promossa dalla rivista "Corriere dello Spazio" di Maner Lualdi, giunta in Sardegna nella primavera del 1963. Si andavano anche costituendo nelle varie città gruppi più o meno numerosi di appassionati, anche sotto l'egida di alcuni periodici nazionali come "Oltre il Cielo" (F.M.E.) e "Sistema Pratico".

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Non mi era allora ben chiara, né poteva esserlo stante la mia verde età, la misura dell'enorme fabbisogno di risorse finanziarie ed umane della ricerca spaziale, tale da non poter essere efficacemente sostenuto da singoli paesi, senza la collaborazione di altri, come la storia successiva sembrerà indicarci ; come d'altro canto la sua grandissima ricaduta tecnologica e culturale. Appunto per questo motivo la ricerca spaziale italiana avviata in quegli anni, assume un grande significato ideale, tecnologico e pionieristico, col sondare segmenti inesplorati ; dalla nube di sodio liberata ad alta quota per lo studio dei venti stratosferici, proprio qui in Sardegna agli inizi del 1961 (“cos è quella strana cosa ?” nel cielo al tramonto), al satellite San Marco, il primo con orbita equatoriale circolare, recante delicatissimi strumenti per lo studio della densità dell'alta atmosfera, e via via sino ai giorni nostri con altre importanti realizzazioni scientifiche ed industriali, e persino amatoriali come il satellite per comunicazioni digitali ITAMSAT.

La radio costituisce difatti uno dei più solidi presidii della ricerca spaziale, e sicuramente il più accessibile alla sperimentazione hobbistica ; l'esistenza stessa di un veicolo spaziale,  almeno nella sua concezione moderna (eccettuati cioè veicoli quali il proiettile lunare di G. Verne, ed altri ipotetici dello stesso genere, concepiti quando essa ancora non c’era), sarebbe impensabile senza la radio ; per tacere della conoscenza dell'universo dataci dalla radioastronomia e dalle sonde spaziali !

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La tecnologia, come ormai ci è noto da decenni, può veicolare di tutto : preziosi dati scientifici, che accrescono il patrimonio ed il desiderio del sapere, e con esso la carica umana che risiede in ciascuno di noi, ampliandone gli orizzonti e suscitando l'aspirazione ad elevarsi in ogni dimensione, materiale, culturale, ed anche spirituale ; questa la ricaduta delle imprese di questi eroi dello spazio, a rischio della propria stessa vita, assieme ai primi satelliti artificiali, e così anche ai giorni nostri schiere di astronauti, migliaia di tecnici e scienziati, e perché no, anche dilettanti appassionati, giovani e di ogni età.

Tuttavia attraverso gli strumenti messici a disposizione dalla tecnologia, transitano purtroppo ogni giorno anche brutture e banalità di ogni specie, che nel migliore dei casi annoiano, quando non asserviscono, sviliscono ed umiliano la persona umana ; o addirittura ci minacciano in modo più o meno grave, più o meno diretto e palese.

 

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Non sappiamo, ma possiamo ritenere che i contemporanei di Colombo non fossero abbastanza consapevoli, che quasi certamente l'informazione sarà stata carente, probabilmente distorta, comunque scarsamente tempestiva ; che insomma non si rendessero bene conto, non valutassero correttamente la portata di quegli avvenimenti. Mi rimane la consapevolezza di aver vissuto, ed in qualche misura partecipato, di un'epoca straordinaria, irripetibile, e non solamente dal lato scientifico e tecnologico ; un'epoca che forse Galileo e molti altri grandi avrebbero vagheggiato. Epoca che ancora una volta ci rivela la sovrabbondanza del dono divino della vita e della conoscenza, doni che solo la nostra ignavia ha potuto così spesso ignorare, stravolgere, svilire e banalizzare.

 

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 P.S. vorrei aggiungere due cose  ... Einstein, alle cui teorie prima o poi i viaggi spaziali, per esser veramente tali, dovranno pur fare riferimento, collegava il concetto stesso di simultaneità alla velocità (essa stessa un rapporto spazio/temporale, o più propriamente ds/dt) con la quale si propaga un segnale, il quale altri non è se non la notizia di un evento ... nel 1957/58, quando erano la da venire sia il Telstar (chi lo ricorda ?) che, tanto meno, i satelliti geostazionari per telecomunicazioni, il concetto stesso di "diretta" (chiamiamola così ...) era subordinato ai tempi di spedizione al di qua dell'Atlantico delle "pizze" con i filmati ; la stessa aviazione commerciale andava a pistoni, sebbene ancora non per molto !

Dello Sputnik, allora, si avevano purtroppo solamente elementi frammentari, e qualche rappresentazione pittorica, spesso fantasiosa e perloppiù approssimativa ; ma chi da ragazzino ha provato l'emozione di assistere in "diretta" (diciamo..., nel senso poc'anzi espresso) al decollo di Explorer I, non lo potrà mai più dimenticare, ed in qualche misura darà anche per scontati i voli successivi: l'Apollo, lo Shuttle, la ISS ...

 

  

NASA - official site www.nasa.gov -

A look to the interesting historical section, with the outstanding Mercury and Apollo project documents, may disclose to us the very fundamentals of space flight.

Sito ufficiale dell'Agenzia Spaziale americana - Uno sguardo all'interessante sezione storica, assieme alla folta documentazione tecnica relativa ai progetti Mercury ed Apollo, può svelarci le conoscenze più fondamentali ed autentiche del volo spaziale.

SPACEFIGHT NOW ! http://www.spaceflightnow.com/index.html

AMSAT ITALIA - The Radio Amateur Satellite Corporation http://www.aec2000.it/amsat_i/

"Le sue finalita', puramente tecniche, scientifiche e non commerciali, comprendono lo studio e lo sviluppo della teoria e della pratica delle telecomunicazioni via satellite (nelle diverse applicazioni) e di tutte le discipline e materie a questa collegate".

CelesTrak WWW - satellite data (and much more) - tutti i dadi orbitali dei satelliti (e molto di più) by Dr. TS Kelso http://celestrak.com

F.M.E. - Federazione Missilistica Europea http://digilander.libero.it/fme

ORBITRON - very nice satellite tracking program - bellissimo programma per la localizzazione dei satelliti by S. Stoff http://www.stoff.pl

SATELLITES - by Liceo Scientifico "L. Respighi" - Piacenza (teoria - fondamenti di astrofisica e meccanica celeste - storia) http://www.odisseo.pc.it/scuole/respighi/satelliti/satellit.htm

SPUTNIK - first artificial satellite - il primo satellite artificiale http://www.batnet.com/mfwright/sputnik.html

LUNIK 3 - The first images of the far side of the Moon - Da sempre, l'altra faccia della Luna ci era ignota ... e adesso, proprio adesso ... ecco, stava LI'.... ! http://nssdc.gsfc.nasa.gov/database/MasterCatalog?sc=1959-008A Ricordo di aver ricopiato quell'immagine su di un foglio da disegno, aggiungendolo come nuova tavola al grande Atlante di casa....

VANGUARD 1° - the earliest manmade satellite still orbiting - l'unico ancora in orbita dei primi satelliti arificiali (17 - 03 - 1958) http://home.swipnet.se/~w-52936/index20.htm

 

 

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