PARABOLE
di I8CVS Domenico Marini
La parabola e' un'antenna ad apertura,un'antenna cioe' in cui tutta l'energia in watt/metro quadro raccolta dallo spazio e' contenuta in un'area di cattura che e' pari alla superficie in metri quadri della sua bocca. La parabola si usa quando le dimensioni di un'antenna elementare sarebbero tr oppo piccole per raccogliere da sole una sufficiente quantita' di energia dal lo spazio. Nel tuo esempio di parabola da 1 metro l'area di cattura,A QUALUNQUE FREQUENZ A e': r x r x 3,14 =0,5 x 0,5 x 3,14=0,785 metri quadri di cui solo il 50%,os sia 0,392 metri quadri viene praticamente utilizzata per questioni di rendime nto dello specchio. Invece,l'area di cattura A di un semplice dipolo a mezz'onda per 10 GHz,ossia per lambda=3 cm,e' soltanto:
/ 2 2 /\ 0,03 A=1,63 x --------- = 1,63 x --------- =0,0001167 metri quadri 4 x 3,14 4 x 3,14
Ne consegue che tutta l'onda piana a 10 GHz,raccolta dallo spazio e che entra nella bocca della parabola,a meno del 50% delle perdite,e' inviata dallo spec chio nel fuoco della parabola come onda sferica e qui' viene raccolta dal dip olo. E' evidente che il rapporto fra l'area di cattura della parabola e quella del dipolo daranno il guadagno della parabola da 1 m a 10 GHz rispetto al dipolo a mezz'onda a 10 GHz ossia: G=0,392/0,0001167=3359 volte e quindi a meno di d ecimali trascurati: G= 10 log 3359 =35 dBd (sul dipolo ) oppure 35+2,14=37,4 dBi (sull'isotropa) 10 Abbiamo detto che A=0,392 metri quadrati e' la superficie utile della parabol a in cui entra energia A TUTTE LE FREQUENZE. A quale frequenza vogliamo estrarre energia dalla superficie di questo specch io ? Supponiamo che volessimo estrarre energia alla frequenza di 144 MHz che per c omodita' di conti arrotondiamo a lambda=2 metri Ammettiamo pure per ipotesi che mettendo nel fuoco della parabola un dipolo l ungo circa 1 metro riuscissimo a illuminare correttamente tutto lo specchio. Cio' e' impossibile in pratica ma lo dobbiamo supporre possibile per continua re il ragionamento. Usando la formula di cui sopra e rifacendo i conti,troviamo che l'area di cat tura A di un dipolo a mezz'onda per 2 metri,dalla quale il dipolo estrae DA S OLO energia dallo spazio alla frequenza di 144 MHz su cui risuona vale: 2 2 A= 1,63 x ------------ = 0,518 metri quadri 4 x 3,14
A=0,518 metri quadri significa che l'area di cattura del dipolo a mezz'onda p er 2 metri e' superiore all'area di cattura della parabola da 1 metro che e' soltanto di A=0,392 metri quadri utili. Ne consegue che se per ipotesi,riuscissimo a mettere un dipolo lungo 1 metro nel fuoco di una parabola da 1 metro,anziche' avere un guadagno avremo una pe rdita di guadagno della parabola rispetto al dipolo e infatti:
Perdita = 0,392/0,518 = 0,756 volte,ossia -1,2 dB
Siccome il dipolo guadagna da solo 2,14 dB rispetto all'isotropa,ne consegue che una parabola da 1 metro,usata per 144 MHz avrebbe un guadagno rispetto al l'isotropa di soli 2,14+(-1,2)= 0,94 dBi E infatti 0,94 dBi circa e' proprio il guadagno che risulta sostituendo i nos tri valori nella formula generale per il calcolo del guadagno di parabole che e' la seguente: 3,14 x D 2 G = 10 log [ n ( ----------- ) ] dBi 10 lambda
dove: n= rendimento 50 % (tipico per uso OM) D= diametro lambda= lunghezza d'onda
Al di la' da queste grossolane e discutibili considerazioni,fatte in modo sem plicistico e non rigoroso,ma necessarie a spiegare il concetto,ci sono delle considerazioni molto esatte e rigorose che fanno comprendere il rapporto esis tente fra diametro di una parabola e frequenza di minimo uso,e cio' si fa rag ionando sulle leggi dell'ottica geometrica. Se facciamo il rapporto fra lunghezza d'onda e diametro della parabola,ossia: lambda/D otteniamo un angolo espresso in radianti (rad) Questo e' l'angolo "geometrico" che rappresenta il lobo di radiazione della p arabola in cui pero' la densita' di potenza in ogni suo punto sarebbe costant e. Sappiamo che cio' non e' possibile in natura perche' secondo le leggi della f isica la potenza decresce man mano che ci si sposta da una parte e dall'altra rispetto all'asse del lobo di radiazione. Tuttavia cominciamo a vedere quanto vale questo angolo "geometrico" per parab ola da 1 metro e lambda 3 cm: Lambda/D= 0,03/1=0,03 rad Ora sappiamo che il radiante e' il rapporto 360ø/6,28=57,32ø che arrotondiamo a 57ø per comodita' di conti tanto le cose non cambiano di molto: In conseguenza l'angolo e' 0,03 x 57 =1,71ø Questo pero' non e' l'angolo di apertura del lobo a -3 dB,cioe' nei punti del fascio in cui la potenza ad entrambi i lati del lobo diventa meta',ma per cal colarlo con sufficiente approssimazione basta moltiplicare il rapporto lambda/ D per 70ø anziche' 57ø e quindi otterremo che a 10 GHz,una parabola da 1 metr o di diametro ha un fascio la cui apertura a -3 dB e' 2,1ø circa Questo semplice conto mette in evidenza quanto sia grande la direttivita' di questa parabola da 1 metro,se usata a 10 GHz,e cio' si intuisce subito dal fa tto che l'antenna irradia tutta la sua energia dentro un fascio a -3 dB stret to appena 2,1ø e cio' lo fa a discapito di tutte le altre possibili direzioni dove invia poco o niente coi lobi secondari. Questo fascio ha la forma di un cono e se per semplificare le cose supponiamo che la sua base sia perfettamente circolare,ossia che il fascio sia simmetric o nei due piani azimutale E e zenitale H,possiamo calcolare quanto vale la su a direttivita'. Supponiamo che il fascio di 2,1ø sia quello di una torcia elettrica e noi di essere al centro di una sfera al buio. Se accendiamo la torcia,noi illuminiamo solo una calotta circolare della supe rficie interna della sfera e questo fascio ha un angolo solido di 2,1 x 2,1 = =(4,41)ø quadrati. Ma noi sappiamo che la superficie S della sfera vale: 2 S= 4 x 3,14 x r
Se ora sostituiamo al raggio r della sfera il suo valore in radianti che e' 1 radiante di 57ø,otterremo che la sfera si compone di:
4 x 3,14 x 57 x 57 = 41253 gradi quadrati.
Ma noi sappiamo che la direttivita' D e' data dal rapporto fra la superficie di tutta la sfera e quella porzione di sola sfera che noi illuminiamo con la torcia per cui: D=41253/4,41 =9354 e in dB avremo:
D= 10 log 9354 =39,7 dB 10
Lasciamo concettualmente la torcia e ritorniamo alla parabola.Ovviamente la s ua direttivita' di 9354 volte e' riferita a un radiatore isotropico messo al centro della stessa sfera che la illuminerebbe con densita' di potenza costa nte in watt/metro quadro su tutta la sua superficie interna. Si intuisce facilmente che alimentando la parabola e l'antenna isotropica con la stessa potenza,e mettendole al centro della sfera una per volta,la parabol a da 1 metro invierebbe sulla calotta illuminata di 4,41 gradi quadrati,una d ensita' di potenza 9354 volte maggiore di quanto farebbe l'antenna isotropica. Questo pero' e' vero solo in parte in quanto la parabola non e' uno specchio perfetto e abbiamo detto che il suo rendimento e' del 50 % e quindi la densit a' di potenza,sempre sullo stesso angolo solido di 4,41 gradi quadrati,e' la meta' ossia 9354 x 0,5 =4677 volte soltanto,e in dB col conto di prima viene 36,7 dB. Ma 36,7 dB e' allora il guadagno della parabola rispetto all'isotropa che per non imbrogliarci scriviamo G= 36,7 dBi e questo valore e' molto vicino a quel lo di G= 37,4 dBi che si ricava dalla formula generale di cui prima. Questo ragionamento serve a dimostrare che direttivita' D e guadagno G di un' antenna non sono la stessa cosa e infatti sullo stesso angolo di 4,41 gradi q uadrati del lobo,la densita' di potenza per la direttivita' D e' 9354 volte q uella dell'isotropa perche' abbiamo considerato che il rendimento dello specc hio e' il 100 % In realta' ,a parita' di apertura del fascio,il guadagno sull'isotropa scende a 4677 volte perche' il rendimento dello specchio e' il 50% come avviene nell e parabole di noi OM. Ne deriva che il guadagno di un'antenna e' pari alla direttivita' D per il re ndimento,ossia G= D x n dove n e' il rendimento Per fare un esempio piu' comprensibile,accendiamo i due fari uguali dell'auto mobile e sporchiamone uniformemente uno in modo che l'energia luminosa della lampadina esca solo per il 50%. L'angolo in gradi del fascio luminoso dei due fari sara' sempre lo stesso ma il faro sporco illuminera' a distanza minore perche' il suo guadagno,a parita' di lampadina,e' diminuito a causa delle perdite. Ne consegue che potremmo sentirci felici di brandire un'antenna ad angolo str ettissimo da fare invidia agli amici per dimostrare che guadagna moltissimo, Tuttavia questa felicita' potrebbe essere illusoria perche',a parita' di fasc io, il guadagno reale dell'antenna potrebbe essere molto inferiore al previst o e addirittura minore di quello di un'antenna a minor direttivita',con fasci o piu' largo,ma con rendimento maggiore.
Se facciamo ora lo stesso conto per lambda=2 metri su parabola da 1 metro,tro veremo che:lambda/D=2/1=2 L'apertura dell'angolo geometrico sarebbe 2 x 57=114ø e quella a -3 dB sarebb e 2 x 70 = 140ø e l'angolo solido sarebbe 140 x 140 = 19600 gradi quadrati. La direttivita' sarebbe D= 41253/19600=2,1 ,ossia 3,2 dB e il guadagno sareb be G= 2,1 x 0,5= 1,05 e in dB G=0,21 dBi Si ritorna quindi negli stessi ordini di grandezza di guadagno prima calcolat i per via diversa con la formula generale. Sulla base di queste considerazioni,facendo un po di esercizi troveremo che u na parabola e' effettivamente utilizzabile con vantaggio quando il suo diamet ro e pari a circa 10 volte la lunghezza d'onda di lavoro. Per 70 cm ci vorranno dai 6 o 7 metri,mentre per 10 GHz,ossia 3 cm,basterebbe ro anche 30 cm e cio' dipende dall'uso che si vuol fare. In ogni caso la parabola e' un'antenna a basso rendimento ma col grosso vanta ggio di avere un basso Q e di tollerare anche notevoli imperfezioni geometric he. Inoltre l'illuminatore e' unico e il problema dell'adattamento di impedenza e del ROS e' solo su questo elemento eccitato. In piu' la parabola serve per una gamma vastissima di frequenze cambiando sol o l'illuminatore o montando contemporaneamente piu' di un illuminatore. La yagi invece e' un'antenna che,presa singolarmente e a parita' di dimension i,ha un rendimento molto maggiore di tutte le altre antenne e quindi la sua d irettivita' D e' molto vicina al guadagno G. Il rovescio della medaglia e' che la yagi e' un'antenna ad alto Q,lavora su u na banda di frequenze molto stretta e il suo funzionamento si deteriora facil mente con piccole variazioni delle sue dimensioni fisiche. L'accoppiamento di piu' yagi in un allineamento per aumentarne il guadagno co mporta delle perdite nelle linee e negli adattamenti per cui il guadagno di 3 dB ogni volta che si raddoppia il numero di antenne e' solo teorico. In conclusione,la parabola e' facilmente utilizzabile a frequenze elevate dov e le sue dimensioni fisiche sono ragionevoli e dove le yagi avrebbero dimensi oni molto critiche e sarebbero troppo piccole per essere competitive anche us ando accoppiamenti che inevitabilmente introdurrebbero perdite eccessive. Nel rispondere alla domanda di Dario,iK2YDM ho preferito ragionare sul perche' determinate cose non sono realizzabili anziche' dire perche' altre cose sono notoriamente realizzabili. Nel dare la risposta saro' certamente incorso in errori e imprecisioni dei qu ali chiedo clemenza alla corte,sperando almeno di essere riuscito a spiegarmi da un punto di vista concettuale su cose semplici che sono comprensibili a tu tti,ed e' quello che conta.
73 de i8CVS Domenico
Italian Amateur Radio Station IK8XLD - Loc. JN70VO - POTENZA South Italy |